Julia Child, protagonista del film Julie & Julia, è un nome che richiama l’immagine di una cucina raffinata e piena di risate contagiose. Con il suo approccio unico, Julia ha introdotto la cucina francese in milioni di case americane, diventando una vera e propria icona del mondo culinario. Tuttavia, c’è un episodio, poco noto, che racconta un lato diverso di Julia: la reazione al progetto di Julie Powell, la blogger che nel 2002 decise di cucinare tutte le 524 ricette del libro “Mastering the Art of French Cooking”, raccontando l’esperienza in un blog intitolato “The Julie/Julia Project”.
L’idea audace di Julie Powell
Julie Powell, una trentenne insoddisfatta del proprio lavoro con la passione per la scrittura, decide di scrivere di cucina nonostante non avesse alcuna esperienza in questo mondo. Così la sfida divenne di cucinare le ricette del libro di Julia Child e condividere i contenuti sul blog con tono ironico e irriverente. Il progetto, che inizia come un’avventura personale, esplode in popolarità, trasformandosi rapidamente in un vero e proprio fenomeno mediatico, che culmina nel famoso film Julie & Julia.
Julia Child e il parere sul blog
La reazione dell’icona della cucina non fu quella che molti avrebbero immaginato: Julia Child non era fan del blog di Powell, alcuni amici e collaboratori hanno riferito che non apprezzava il progetto e, secondo l’editrice storica, Judith Jones, trovava che l’iniziativa fosse in qualche modo “superficiale” e pensata più come un espediente di visibilità. Julia percepiva la sfida come un “trucco pubblicitario”, più che un autentico omaggio alla cucina.
Intrattenimento vs apprendimento: breve e lungo termine
Julia aveva dedicato gran parte della sua vita alla divulgazione della cucina francese, insegnando tecniche precise e valorizzando il lavoro serio e appassionato. Il blog di Powell, invece, le sembrava un progetto a breve termine, focalizzato sull’ironia e sull’intrattenimento, non sull’apprendimento vero e proprio. In un’intervista, Judith Jones ha spiegato che Julia Child trovava il tono di Powell “troppo volgare” e privo di rispetto per la cucina. Due visioni diverse della cucina e della comunicazione, e una reazione inaspettata che offre uno spunto interessante.
Due visioni parallele delle cucina
Julia Child apparteneva a un’epoca in cui la cucina e la comunicazione erano molto diverse: più lente, ricche di ritualità e meno inclini alla spettacolarizzazione. La cucina era un’arte, e una disciplina, un mondo che richiedeva studio, pratica e un forte rispetto. Per Julie Powell, invece, il blog era una forma di espressione moderna, un modo di mostrare anche gli aspetti comici e caotici della vita in cucina. Se da un lato Julia Child era probabilmente troppo legata alla serietà con cui aveva insegnato a cucinare, dall’altro Powell rappresentava una nuova generazione di cuochi dilettanti e appassionati che vedevano nella cucina un’esperienza più giocosa, quasi terapeutica.
Metodi diversi di lavoro, epoche diverse, pubblici diversi
Questa divergenza di visione è una finestra sulle due epoche: una in cui il pubblico si avvicina alla cucina
come “studio”, l’altra in cui la cucina diventa anche uno spettacolo, un viaggio nel quale il lettore può immedesimarsi. Il paradosso del successo di Julia e Julie, ironia della sorte, proprio lo scarto generazionale ha permesso a Julia Child di rimanere rilevante e amata, anche dalle generazioni più giovani. Nonostante Julia non apprezzasse il blog, Julie Powell ha introdotto Mastering the Art of French Cooking a una nuova generazione, confermandone il successo e consolidando ulteriormente la figura di Child come un’icona eterna della cucina.