Un passo avanti nella riforma delle prestazioni assistenziali. Arrivano importanti novità nell’accertamento della disabilità a partire dal 2025, grazie ai significativi cambiamenti introdotti dal Decreto Legislativo n. 62/2024.
La riforma mira a semplificare un sistema assistenziale spesso caratterizzato da eccessiva burocrazia. Le modifiche riguardano in particolare il processo di riconoscimento del requisito sanitario necessario per determinare la condizione di disabilità, con l’obiettivo di rendere le procedure più snelle e rafforzare il rapporto tra cittadini e istituzioni.
Per comprendere meglio come avverrà il nuovo accertamento sanitario, ti invitiamo a guardare il video “Pillola n. 3 – Domanda di accertamento sanitario” pubblicato sul Canale ufficiale INPS. In questo video, viene spiegato passo dopo passo come presentare la domanda di accertamento sanitario per l’invalidità civile, fornendo utili informazioni sulle procedure aggiornate e sugli strumenti che semplificano il processo.
Ma quali sono le trasformazioni concrete e chi sarà coinvolto? Vediamo insieme le principali novità che entreranno in vigore nel 2025.
Accertamento della disabilità e invalidità civile 2025: cosa prevede la riforma?
Il Decreto Legislativo del 3 maggio 2024, n. 62 introduce un nuovo orientamento nella gestione delle prestazioni per la disabilità, definendo con maggiore chiarezza i requisiti sanitari.
Fino a oggi, l’accertamento sanitario per ottenere le prestazioni legate alla disabilità è stato uno degli aspetti più complessi da affrontare, anche per chi presentava patologie già certificate.
L’INPS, nel messaggio n. 4014 del 28 novembre 2024, spiega che con la riforma vengono adottati criteri innovativi per l’individuazione dell’invalidità, finalizzati a semplificare i processi di valutazione e accertamento.
Tra le novità principali figurano modalità aggiornate per la presentazione delle domande, che rendono il sistema più moderno e accessibile.
Un elemento cruciale introdotto dalla normativa è il “progetto di vita individuale” per le persone con disabilità. Questo strumento è pensato per garantire un accesso più rapido e mirato alle prestazioni economiche e assistenziali.
La nuova normativa si sviluppa attraverso tre passaggi fondamentali:
- definizione della condizione di disabilità;
- valutazione di base;
- accomodamento ragionevole.
Un aspetto centrale è rappresentato dalla Valutazione di Base, che, a partire dal 2026, sarà gestita esclusivamente dall’INPS.
La centralizzazione del processo presso un unico ente punta a garantire maggiore efficienza, riducendo tempi di attesa e discrepanze nella gestione delle pratiche.
Sperimentazione dal 2025 in nove province italiane
Il nuovo sistema sarà avviato in via sperimentale il 1° gennaio 2025 e coinvolgerà inizialmente nove province: Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari.
La fase pilota consentirà di testare l’efficacia delle procedure prima dell’implementazione su scala nazionale nel 2026.
La novità principale: il certificato medico introduttivo
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda le modalità di gestione del procedimento per la valutazione della ridotta capacità lavorativa.
Attualmente, i cittadini che richiedono il riconoscimento dell’invalidità civile devono presentare una domanda amministrativa e seguire un iter spesso lungo e complesso. La riforma punta a snellire questo processo burocratico.
Sarà il medico di base ad avviare la pratica, trasmettendo all’INPS un “certificato medico introduttivo”, che diventerà l’unico documento necessario per avviare il procedimento. Questo cambiamento eliminerà la necessità di presentare una domanda separata.
In passato, i cittadini dovevano occuparsi personalmente della domanda amministrativa, spesso con il supporto di enti predisposti.
Con la nuova procedura, sarà il medico stesso, una volta accertata la condizione di disabilità, a emettere il certificato medico introduttivo. Tale documento rappresenterà il primo passo per ottenere il riconoscimento del requisito sanitario e del grado di disabilità.
La riforma accelera l’intero processo, dalla presentazione della richiesta alla lavorazione della pratica, fino alla data dell’accertamento presso la Commissione Medica ASL/INPS. Si eliminano così inutili passaggi burocratici, semplificando la vita dei cittadini che necessitano di prestazioni economiche assistenziali.
Attenzione: scadenze importanti per il 2025
Durante la fase sperimentale, i cittadini delle province coinvolte (Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari) dovranno osservare alcune specifiche regole di transizione.
Fino al 31 dicembre 2024, sarà ancora possibile presentare la tradizionale domanda amministrativa. Tuttavia, dal 1° gennaio 2025, nelle province pilota, sarà obbligatorio utilizzare il nuovo modello certificativo per avviare la procedura.
Pertanto, non sarà più possibile completare la richiesta attraverso i metodi tradizionali: il certificato medico introduttivo diventerà l’unico strumento valido per iniziare l’iter di riconoscimento della disabilità.
Cosa sapere in breve
In sintesi, tre punti fondamentali per chi cerca informazioni su accertamento disabilità, invalidità civile 2025, e le novità legate alle prestazioni assistenziali.
- Riforma accertamento disabilità 2025: Il Decreto Legislativo n. 62/2024 introduce importanti modifiche nella gestione delle prestazioni assistenziali, semplificando il processo di accertamento della disabilità e invalidità civile.
- Certificato medico introduttivo: A partire dal 2025, il medico di base avvierà il procedimento per ottenere il riconoscimento della disabilità tramite un nuovo “certificato medico introduttivo”, eliminando la necessità di una domanda amministrativa separata.
- Sperimentazione nelle province italiane: Dal 1° gennaio 2025, il nuovo sistema verrà testato in nove province italiane (Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro, Sassari) prima di essere esteso a livello nazionale nel 2026.