La Corea del Nord e la Russia sono alleate sin dalla fondazione della Repubblica Popolare Democratica nel 1948. Questo legame storico, basato sulla cooperazione e sul principio di buon vicinato, si è trasformato di recente in un’alleanza militare, attirando l’attenzione internazionale. L’ulteriore avvicinamento tra Mosca e Pyongyang solleva preoccupazioni con il regime nordcoreano che appoggia apertamente le azioni del Cremlino.

Mentre si discute dell’invio di almeno 10mila soldati nordcoreani a supporto della Russia nel conflitto in Ucraina, Pyongyang invoca il diritto all’autodifesa del proprio alleato.

Colloqui per ampliare la cooperazione militare Russia-Corea del Nord

Negli ultimi mesi, Mosca e Pyongyang hanno dato priorità al rafforzamento delle loro relazioni. Alleati storici, i due paesi si sostengono reciprocamente da decenni in ambiti che spaziano dalla politica all’economia. Una cooperazione che è proseguita senza interruzioni anche dopo la fine dell’Unione Sovietica e con l’avvento della Russia moderna.

Da giugno 2024, i rapporti bilaterali tra Russia e Corea del Nord hanno compiuto un significativo passo avanti. Entrambi i paesi, sanzionati e isolati dall’Occidente, cercano di aiutarsi rafforzando la loro cooperazione. Nel corso di una visita ufficiale di Vladimir Putin a Pyongyang, i due leader hanno firmato un nuovo partenariato strategico sostituendo gli accordi precedenti e inaugurando una nuova fase di collaborazione.

putin e kim jong-un

L’accordo firmato prevede “l’assistenza reciproca in caso di aggressione contro una delle parti” e apre alla possibilità di una cooperazione militare più ampia. Gli alleati occidentali accusano Pyongyang di aver fornito sistemi di artiglieria, missili e altri equipaggiamenti militari a sostegno di Mosca nel conflitto in Ucraina. Il partenariato è stato ufficialmente ratificato a novembre.

Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, è giunto in Corea del Nord il 29 novembre per intensificare la cooperazione. Nonostante i dettagli dell’incontro rimangano riservati, la visita evidenzia l’impegno crescente tra Mosca e Pyongyang nel sostenersi reciprocamente contro l’Occidente.

Andrei Belousov e Kim Jong-Un

Kim Jong-Un: “Mosca ha il diritto di esercitare l’autodifesa contro l’Ucraina”

La Corea del Nord ha dichiarato ufficialmente il suo sostegno alla Russia nella guerra in Ucraina. Il leader nordcoreano ha affermato che l’uso di armi a lungo raggio da parte di Kiev è frutto di un intervento diretto degli Usa. Mosca avrebbe dunque il diritto di combattere per autodifesa. Secondo quanto riporta l’agenzia nordcoreana, KCNA, Kim Jong-Un ha affermato:

Il governo, l’esercito e il popolo della RPDC sosterranno invariabilmente la politica della Federazione Russa volta a difendere la propria sovranità e integrità territoriale dalle mosse egemoniche degli imperialisti.

Secondo il leader nordcoreano, i recenti attacchi russi contro l’Ucraina, sono “una misura tempestiva ed efficace” per dimostrare la determinazione del suo alleato.

Le reazioni dell’Occidente

Secondo gli Stati Uniti e i suoi alleati, circa 10mila soldati nordcoreani sarebbero stati inviati in Russia, con una parte di essi coinvolta nei combattimenti contro le forze ucraine. Dopo le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Corea del Sud ha confermato il trasferimento dei soldati, ma né Mosca né Pyongyang hanno confermato le accuse.

La Corea del Sud ritiene, attraverso le parole del consigliere per la sicurezza nazionale, Shin Wonsik, che la Russia, in cambio delle truppe nordcoreane, avrebbe fornito sistemi missilistici di difesa aerea alla Corea del Nord.

I recenti sviluppi nella cooperazione tra Mosca e Pyongyang hanno suscitato preoccupazioni a livello internazionale con il timore di un’escalation globale. Diverse nazioni europee, preoccupate per la sicurezza dei propri cittadini, hanno adottato misure preventive. La Svezia, ad esempio, ha distribuito un “opuscolo di sopravvivenza” di 32 pagine intitolato “Se arriva una crisi o una guerra”. Altri paesi nordici, come la Finlandia, hanno preparato guide su come affrontare le emergenze, mentre la Norvegia ha raccomandato ai suoi residenti di fare scorte di medicinali essenziali. Il ministro dell’Interno tedesco ha annunciato che la Germania sta lavorando alla creazione di un elenco digitale di bunker e rifugi di emergenza che i cittadini potranno localizzare rapidamente tramite un’app dedicata.