Il tempo passa ma nessuno ha mai dimenticato Fabrizio Andalò, scomparso da Budrio, comune di undicimila abitanti in provincia di Bologna il 15 marzo 2005.
Ventisettenne al momento della sparizione, il ragazzo appassionato di ciclismo, era uscito in bicicletta dal cortile della propria abitazione intorno alle 13:30 del pomeriggio.
Si trovava nelle suggestive campagne della frazione di Mezzolara, zona nota per la “Valle Benni”, una riserva artificiale d’acqua un tempo utilizzate per le risaie, ora dismesse.
Da lì a poco avrebbe dovuto raggiungere un amico per una cena insieme, nell’imminente sera, ma lì non c’è mai arrivato, elemento che ha destato da subito preoccupazione nei parenti.
Quel giorno, il giovane era uscito munito di documenti d’identità e smartphone, il secondo successivamente spento per motivi attualmente ignoti.
“Perché interrompere i contatti ed allontanarsi senza lasciare un messaggio, un biglietto o avvertire?”. È ciò che si chiedono da diciannove anni i familiari, addolorati per questo lungo silenzio apparentemente senza fine.
Fabrizio Andalò, scomparso da Budrio: identikit e abbigliamento del 27enne
Fabrizio è alto un metro e 80, pesa 70kg, ha capelli castano scuro e occhi castano verdi. Al momento della scomparsa indossava tuta blu del marchio Adidas con bande bianche ai lati e scarpe da tennis.
La mountain bike utilizzata dal ragazzo quel martedì era di colore bianco e azzurro con strisce colorate, ma non è mai stata ritrovata, segno che possa averla portata con sé.
Il suo telefono è stato spento definitivamente quella stessa giornata e con sé aveva portato i documenti d’identità e altri effetti personali.
In passato, si era già allontanato altre volte, senza dare sue notizie, ma alla fine aveva sempre fatto ritorno a casa.
Il mistero della tesi di laurea: non avrebbe potuto sostenerla
Ex studente di Lettere all’Alma Mater, considerato un ragazzo empatico, introverso, riservato, aveva sempre portato a casa buoni risultati a livello universitario, salvo un piccolo rallentamento con degli esami.
Un dettaglio di cui i parenti erano all’oscuro, in quanto Andalò avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea il 21 marzo 2005, sei giorni dopo la sua scomparsa, ma sarebbe stato impossibile.
Dalle indagini, è emerso che mancavano ancora parecchie prove accademiche prima di terminare il percorso, ma nulla di estremamente preoccupante e certamente risolvibile.
Tra le tante ipotesi legate alla sua sparizione, quella di un allontanamento volontario causato dagli studi è attualmente la meno plausibile.
L’Erasmus ad Avignone e l’ex fidanzata
In passato, Fabrizio ha vissuto del tempo ad Avignone, città della Provenza, nel sud-est della Francia, poiché parte del progetto Erasmus.
Lì aveva conosciuto una ragazza di origine inglese, con cui si era fortemente legato e nonostante la loro relazione fosse giunta tempo dopo a conclusione, avevano ugualmente mantenuto un rapporto di amicizia.
Oltre alla regolare denuncia effettuata alle forze dell’ordine e le relative indagini condotte dagli agenti, i familiari si sono recati nella località al fine di ritrovarlo autonomamente, ma il responso è stato sempre negativo.
Del caso si è occupata anche Penelope Italia OdV, l’associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, attiva sul territorio da ventidue anni, con volontari formati sul campo pronti ad offrire l’aiuto e supporto necessario per ritrovare il proprio caro.
I parenti: “Se avete notizie su Fabrizio, scriveteci”
Nei giorni successivi all’allontanamento, sono giunte ai parenti numerose segnalazioni di potenziali avvistamenti, ma nessuna ha portato purtroppo al ritrovamento del giovane.
I familiari, che ancora oggi non si arrendono e confidano di arrivare alla verità prima o poi, hanno creato un sito dedicato al ragazzo, oggi un uomo, giunto all’età di quarantasei anni.
II portale si chiama missingfabrizio.com e al momento potrebbe risultare non raggiungibile per motivi di manutenzione e contiene tutte le informazioni relative a questa drammatica vicenda.
La speranza di chi conosceva Andalò, è che tutto questo si tratti di una scelta volontaria e che non si trovi in pericolo.
L’unica certezza a distanza di tutti questi anni è che nessuno lo ha mai dimenticato. Chiunque avesse informazioni a riguardo è tenuto ad informare il servizio d’emergenza al 112, anche in forma anonima.
Proseguono le ricerche di Daniela Ruggi, scomparsa il 18 settembre 2024 da Sassuolo. È giallo, si teme un potenziale rapimento.