Inammissibile. Così la Corte Europea per i diritti dell’uomo (Cedu) ha giudicato il ricorso del legale di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, le due donne condannate in via definitiva per la morte della 15enne Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto. La notizia è stata data dall’inviato Giammarco Menga della trasmissione televisiva Quarto Grado nella serata di ieri, 29 novembre 2024. Ecco cosa succede adesso.
Respinto il ricorso di Sabrina Misseri e Cosima Serrano
Il ricorso contro la sentenza di condanna all’ergastolo, emessa per Sabrina Misseri e Cosima Serrano nel febbraio 2017, era stato presentato dal legale che assiste le due donne, l’avvocato Franco Coppi, nell’aprile del 2018. L’obiettivo era riaprire il procedimento a loro carico dopo la decisione della Cassazione.
Da sempre, infatti, entrambe si professano innocenti, sostenendo che ad uccidere la 15enne Sarah Scazzi fu un’altra persona: Michele Misseri, condannato dai giudici per la sola soppressione del cadavere della nipote e da poco tornato in libertà.
Quali sono le conseguenze di questa decisione?
Con la notizia del rigetto del ricorso da parte della Cedu, resa nota dal programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete 4, viene meno la possibilità per Misseri e Serrano di una revisione della pena. In assenza di ulteriori sviluppi, quindi, per entrambe resterà confermato l’ergastolo.
Madre e figlia condannate per l’omicidio Scazzi
Secondo le motivazioni della Cassazione, madre e figlia si macchiarono in concorso dell’omicidio di Sarah, consumato mediante “strangolamento” attraverso “una struttura nastriforme”, quale una cintura: una delle due mise in atto “la specifica azione di soffocamento da dietro della vittima”, mentre l’altra le impedì di difendersi (sul suo corpo non furono rinvenuti “segni di lotta”).
Il tutto dopo una “fredda pianificazione”. Il motivo? Secondo i giudici, Sabrina sarebbe stata gelosa della cugina 15enne – che frequentava assiduamente nonostante la differenza d’età (all’epoca lei aveva 22 anni) – per le attenzioni riservatele da un giovane di Avetrana, Ivano Russo, di cui sembra fosse innamorata.
E non avrebbe sopportato il fatto che la cugina avesse messo in giro delle voci su un presunto rapporto sessuale non concluso tra lei e Russo, per volere di quest’ultimo. Ricostruzione da sempre negata dalla difesa delle due ergastolane, che dal carcere puntano il dito contro Michele Misseri, a sua volta più volte autoaccusatosi del delitto.
Michele Misseri continua ad autoaccusarsi
Sempre la Cassazione ha definito le dichiarazioni rilasciate dall’uomo come “oscillanti e prive di costanza”, suggerendo che, assumendosi la colpa dell’omicidio, cercasse di “coprire e sollevare da responsabilità” le due donne della sua vita.
Atteggiamento che non ha abbandonato neanche dopo aver finito di scontare la sua pena ed essere tornato in libertà: di recente, in un’intervista rilasciata a Le Iene, ha dichiarato di essere “l’assassino di Sarah”, di averla uccisa dopo un rifiuto sessuale.
“Non mi credono perché mi hanno fatto cambiare le versioni”, ha detto. “Non le ho cambiate io, me le hanno fatte cambiare”. Parlando di due “innocenti in carcere”. Contribuendo a tenere accesi i riflettori sul caso, che ha ispirato la serie tv “Qui non è Hollywood”, che in quattro episodi ripercorre la vicenda, dall’inizio ad oggi.
Chissà che la decisione della Cedu non possa ora chiudere definitivamente il cerchio.
Una ricostruzione per punti della vicenda
- Rigetto del ricorso della Cedu: la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, confermando la loro condanna all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010 ad Avetrana.
- Motivazioni della condanna in via definitiva all’ergastolo: secondo la Cassazione, madre e figlia uccisero Sarah Scazzi mediante strangolamento. Il motivo? La gelosia provata da Sabrina nei confronti della cugina. Le due donne hanno sempre proclamato la loro innocenza, accusando del delitto Michele Misseri, che però è stato condannato solo per la soppressione del cadavere della 15enne.
- Le dichiarazioni di Michele Misseri: Michele Misseri continua a dichiararsi colpevole dell’omicidio, sostenendo di aver ucciso Sarah dopo un rifiuto sessuale. Recentemente è tornato in libertà dopo aver scontato la sua pena.