Primi effetti delle elezioni regionali in Emilia-Romagna ed Umbria: se Fratelli d’Italia resta primo partito nelle preferenze di voto, perde però lo 0,5 rispetto alla precedente misurazione, mentre il PD di Elly Schlein guadagna uno 0,4%, recuperando ciò che aveva perso la settimana precedente.
I sondaggi sono stati realizzati dagli istituti Eumetra, Euromedia, Ipsos, Quorum, SWG e Tecnè nell’arco della settimana che va dal 14 novembre a oggi. Sembra che il dibattito acceso sul canone Rai fra Lega e Forza Italia o le discussioni sui rimpatri dei migranti ordinati dai giudici italiani non abbiano inciso più di tanto sulle preferenze di voto degli elettori e delle elettrici.
Le agitazioni all’interno del M5S non sembrano aver scalfito l’interesse dei potenziali votanti, mentre Italia Viva guadagna 0,2 punti percentuali.
Sondaggi politici positivi per PD, sorpresa M5S
È arrivato quel momento della settimana preferito dai partiti e dai politici: la consultazione dei sondaggi. Quello realizzato da YouTrend è molto importante perché è una media ponderata degli altri sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto (EMG, Euromedia, Ixè, Quorum, SWG e Tecnè).
In tal modo chi è interessato può avere uno sguardo d’insieme su cosa farebbero gli elettori e le elettrici italiane se si andasse a votare molto presto. Diffuso ieri 29 novembre 2024, la supermedia realizzata da YouTrend è importante anche per un secondo motivo: prendendo i dati dai sondaggi prima citati, copre il periodo immediatamente successivo alle elezioni regionali in Umbria ed Emilia-Romagna.
Qui hanno vinto due esponenti del centrosinistra, mentre nel centrodestra Fratelli d’Italia si era confermato primo partito della coalizione. Cosa dice il sondaggio di YouTrend? Una situazione non diversa dall’8 novembre, quando la supermedia di quel periodo aveva visto FdI primo partito e PD secondo come intenzioni di voto.
A risaltare è il fatto che i meloniani abbiano perso lo 0,5% rispetto al 14 novembre 2024, mentre i dem hanno guadagnato lo 0,4%. Resta la distanza di 5,8% fra i due partiti, mentre per quanto riguarda i loro alleati la situazione è leggermente diversa.
Partendo da Lega e Forza Italia, il primo resta stabile rispetto alla precedente misurazione, mentre il secondo ha guadagnato lo 0,1%: la distanza fra leghisti e forzisti è dello 0,4% e sembra fotografare gli attuali rapporti di forza nella coalizione di centrodestra.
Dal lato del “campo largo”, il segno positivo tocca come detto al PD ma anche ad AVS, che oltre a festeggiare risultati lusinghieri nelle ultime regionali registra per YouTrend anche un +0,1%.
Sale Italia Viva e tutti gli altri dati
Il resto dei partiti risulta stabile e non registra scossoni che facciano gridare allo scandalo o alla disperazione. Tutti ruotano attorno allo +0,1%, tranne Azione che guadagna un +0,2%.
Ciò che però risalta è il M5S. Non ci sono né miglioramenti né peggioramenti e qui forse sta la notizia: nonostante la guerra intestina fra (l’ex?) Garante Beppe Grillo e il presidente del partito Giuseppe Conte, chi ha risposto ai sondaggi sembra comunque contare sui pentastellati come possibile scelta per un eventuale elezione politica.
Il M5S si conferma terzo partito col 11,4% delle intenzioni di voto, mentre +Europa non aumenta il suo 2%. Qui di seguito tutti i partiti con le loro percentuali e le variazioni rispetto alla precedente misurazione:
- FDI 29,0 (-0,5)
- PD 23,2 (+0,4)
- M5S 11,4 (=)
- Forza Italia 9,2 (+0,1)
- Lega 8,8 (=)
- Verdi/Sinistra 6,3 (-0,1)
- Azione 2,7 (+0,2)
- Italia Viva 2,3 (-0,1)
- +Europa 2,0 (=)
- Noi Moderati 1,0 (=)
La situazione dei partiti dopo le regionali
Le regioni umbre ed emiliano-romagnole hanno fatto tirare un sospiro di sollievo al PD, non soltanto per la vittoria dei candidati proposti ma anche perché così si conferma di gran lunga il primo partito di coalizione. Il M5S, invece, era decisamente insoddisfatto perché confermava ancora una volta la sua scarsa presa sugli elettori quando si tratta di consultazioni non nazionali.
Dal lato del centrodestra, Forza Italia si è fatta forza con un aumento continuo di preferenze e che ha abbracciato anche le precedenti elezioni in Liguria. I forzisti stanno usando questi voti come modo per diventare i secondi della coalizione di centrodestra a scapito della Lega.
A livello di coalizione, YouTrend ha effettuato una rilevazione che coinvolge anche le ultime politiche del 2022. I pentastellati fanno fede alla loro definizione di “indipendenti progressisti” e quindi vengono conteggiati a parte: non si schiodano dall’11,4% delle intenzioni di voto.
A perdere secondo i dati qui sotto disponibili è soltanto la coalizione di centrodestra, che perde lo 0,4% rispetto al 2022. Sembrerebbe che le persone insoddisfatte siano passate al centrosinistra, se non altro perché la percentuale positiva a questa associata è della stessa quantità:
- Centrodestra 48,0 (-0,4)
- Centrosinistra 31,6 (+0,4)
- M5S 11,4 (=)
- Terzo Polo 5,0 (+0,1)
- Altri 4,0 (-0,1)
I tre punti salienti dell’articolo
- Variazioni nei sondaggi post-elezioni regionali: dopo le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, i sondaggi mostrano che Fratelli d’Italia resta il primo partito, ma perde lo 0,5%, mentre il PD guadagna lo 0,4%, riducendo la distanza tra i due partiti al 5,8%. Nonostante le discussioni politiche, come il dibattito sul canone Rai e sui rimpatri dei migranti, non sembrano influire significativamente sulle preferenze di voto.
- Positivi risultati per il PD e M5S stabile: il PD e Italia Viva mostrano una leggera crescita, con quest’ultima guadagnando lo 0,2%, mentre il M5S resta stabile al 11,4%, nonostante le tensioni interne. I partiti minori, come Azione, guadagnano qualche decimale, mentre Forza Italia e Lega restano pressoché invariati.
- Andamento delle coalizioni: a livello di coalizioni, il centrosinistra guadagna uno 0,4%, mentre il centrodestra perde lo 0,4% rispetto alle politiche del 2022. La coalizione di centrosinistra si rafforza grazie alla vittoria nelle regionali, mentre il M5S mantiene un solido 11,4% delle intenzioni di voto, senza segnali significativi di cambiamento.
