Sono passati tredici anni dalla scomparsa di Giuseppe Ruggiero di Coreno Ausonio, comune di circa undicimila abitanti in provincia di Frosinone il 15 maggio 2011.

Soprannominato dai compaesani “Zio Peppuccio”, l’uomo era conosciuto, benvoluto da tutti, ed integrato perfettamente nel tessuto della comunità locale ove era residente.

Ottantatré anni al momento della sparizione, l’anziano era uscito dalla propria abitazione per assistere alla rievocazione di un episodio della Seconda Guerra Mondiale.

Dopo la cerimonia civile, è seguita la funzione religiosa a Vallaurea, piccola e apprezzata area dedicata all’escursionismo che può essere raggiunta dopo aver percorso una strada sterrata.

Viene notato un’ultima volta mentre si reca a bordo della sua motocicletta “MV Augusta” risalente agli anni ’60 alla “Marcia della Pace” .

Da quel momento in poi, l’anziano non è più ritornato a casa e nessuno, purtroppo, ha avuto più sue notizie.

Dietro quello che potrebbe apparire come un potenziale “allontanamento volontario” aleggia un’ombra più oscura, quella di omicidio.

Giuseppe Ruggiero scomparso da Coreno Ausonio: identikit e segni particolari

Al momento della sparizione, Giuseppe alto un metro e cinquantacinque, occhi azzurri e capelli bianchi, indossava una giacca grigia, maglione rosso, camicia bianca e pantaloni color grigio cenere.

Tra i segni particolari, l’83enne era lievemente claudicante sulla gamba destra, elemento utile in un secondo momento al fine delle indagini.

I familiari dell’uomo, una volta realizzato che non sarebbe più tornato a casa, hanno denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine.

Dopo un intenso lavoro di ricerca, la sua motocicletta è stata ritrovata nelle zone limitrofe, a detta dei parenti, parcheggiata in modo “anomalo” nelle campagne di Vallaurea. A causa del suo problema all’arto, gli era impossibile sistemare il mezzo sul cavalletto.

Perché qualcuno ha disposto il motociclo in quel modo? Qual è il motivo di tanta cattiveria nei confronti di una persona mite, sorridente e disponibile con tutti?“. Queste sono solo alcune delle tante domande, ancora oggi senza alcuna risposta concreta a riguardo.

Avviata indagine per omicidio sulla scomparsa di Giuseppe Ruggiero

Dopo un anno e due mesi di ricerche, la procura della Repubblica di Cassino, ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio e occultamento di cadavere relativo a Giuseppe Ruggiero.

Nel 2012, viene indirizzata al figlio Tonino una lettera anonima, in cui un testimone asserisce di aver sentito “due colpi, fucilate e poi più niente”.

L’ipotesi che l’anziano possa essere stato assassinato, diventa sempre una realtà più concreta.

All’interno della comunicazione, presenti le coordinate GPS del potenziale luogo dove l’83enne è stato sepolto. I resti sono stati potenzialmente posti parecchio in profondità.

Per Antonio è l’inizio di una lotta per incentivare nuove ricerche. Il documento, offre informazioni specifiche al fine di offrire una degna sepoltura all’amato papà, presumibilmente ucciso per qualcosa che non avrebbe mai dovuto vedere.

La Procura di Cassino chiede l’archiviazione del caso

Oggi Giuseppe avrebbe compiuto novantaquattro anni e nonostante il tempo passi, i familiari dell’uomo non si arrendono.

Tonino ha scritto il libro “Il buio oltre la valle” realizzato al fine di far scoprire a più persone possibile questa triste ed intricata vicenda e pubblicato la pagina Facebook “Zio Peppuccio dove sei?”.

Autonomamente i parenti proseguono le ricerche, mediante il supporto Penelope Italia OdV della sezione Lazio, l’associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse.

Il suo fascicolo è stato ormai archiviato ufficialmente, per scelta del Gip di Cassino come deciso il 7 luglio 2024.

“La gente muore solo quando viene dimenticata. Se saprai ricordarmi sarò sempre con te” scriveva Isabel Allende nel libro “La casa degli spiriti” del 1982.

La frase è un monito a non fermarsi, a continuare a parlare di queste drammatiche vicende, nella speranza di un lieto epilogo della verità.

Chiunque avesse informazioni riguardo l’anziano è tenuto ad avvertire il servizio d’emergenza al 112 o Pronto Penelope al numero 339 6514799, attivo 24 ore su 24.

Si cerca da undici anni un’altra persona, sempre in provincia di Frosinone. Si tratta di Gianni De Angelis scomparso da Pontecorvo l’8 maggio 2013. Si presume un allontanamento volontario per ricominciare una nuova vita, ma le tesi a riguardo, sono davvero poche.