Gli alleati lo chiamano ‘paraculetto‘, ma lui non si offende e anzi porge l’altra guancia.
“Offeso? Io non mi offendo mai. Anzi dico “Peace and Love”.
Ieri sera, il leader della Lega Matteo Salvini ha rispolverato un classico del suo repertorio, quel “Pace e Amore” che – di tanto in tanto – tira fuori per spegnere polemiche su cui preferisce non intervenire.
Lo ha fatto anche questa volta, rispondendo così ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole del portavoce nazionale di Forza Italia Raffaele Nevi che, in relazione alla vicenda dell’emendamento sul taglio del canone RAI, lo aveva definito ‘paraculetto’, ovvero una persona che tenta di fare il furbo per motivi opportunistici. Il riferimento era il tentativo della Lega di far passare per un taglio delle tasse lo sconto sul canone per la Tv di Stato.
Il vicepremier, però, non si è scomposto e agli alleati ha mandato un messaggio di pace.
Non è la prima volta che il pacifista Salvini oppone un disarmante “Peace and Love” ad attacchi personali e contestazioni.
Ecco tutte le volte che il segretario nazionale del Carroccio ha risposto con l’invito a ‘fare l’amore e non la guerra’ ai suoi contestatori.
Canone Rai, Salvini a FI: “Paraculetto? Rispondo Peace and Love”
Cosa rispondi a chi ti chiama paraculetto? Matteo Salvini risponde con un invito a fare la pace.
“Peace and love”, ripete ai giornalisti che ieri sera – giovedì 28 novembre 20204 – alla presentazione del nuovo libro del giornalista RAI, Bruno Vespa, gli chiedevano di replicare alle colorite parole rivoltegli, poche ore prima, dal portavoce nazionale di Forza Italia Raffaele Nevi e riportate dal quotidiano “Affari Italiani”.
Il contesto è noto: lo scontro velenosissimo tra Forza Italia e Lega sul taglio del Canone Rai che ha portato il Governo vicinissimo a una crisi.
Il partito di Tajani, contrario al taglio della ‘tassa’, ha votato no ad un emendamento presentato dalla Lega per ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. Il voto negativo ha portato alla bocciatura della proposta leghista, ma soprattutto ha evidenziato la gravità della spaccatura tra i due partiti di governo.
Nevi, a onor di cronaca si è poi scusato per le sue parole, dicendo di essere stato frainteso. Scuse che Matteo Salvini sembra aver accettato, dal momento che ha inviato al suo ‘accusatore’ un messaggio distensivo:
“Nessuna tensione. Peace and Love. Non mi offendo mai con nessuno.”
Ha detto e poi ha aggiunto, con una punta di polemica per il ‘volta spalle’ alleato sul taglio del canone RAI che proprio non è andato giù:
“Oggi ero al Ministero occupandomi dei problemi del paese e non ho avuto tempo per seguire alcuni appellativi affibbiatimi da alcuni alleati di Governo e non ho voglia di far polemica. Dico però che Berlusconi ci ha insegnato che ogni taglio di tasse è una buona notizia per il Paese, questo seppur minimo era un taglio di tasse”.
Quando regalò i Baci Perugina a Lilli Gruber
Appena due settimane fa Matteo Salvini, nel corso di un acceso botta e risposta con la giornalista Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo’ sul tema dei migranti, con una mossa a sorpresa tirò fuori dalla tasca della giacca due cioccolatini e li donò alla conduttrice e alla giornalista Lina Palmerini, in occasione della Giornata della gentilezza, accompagnando il dono con l’immancabile “Peace and Love”. Nessun cioccolatino per Michele Santoro anche lui in studio.
Salvini regala un "Bacio" a Lilli Gruber. Il video#ottoemezzohttps://t.co/IZhVFZFtyG
— La7 (@La7tv) November 13, 2024
All’attivista pro-Cannabis: “Fai l’amore non farti le canne”
Il 5 giugno 2024, il leader della Lega fu contestato da alcuni attivisti per la legalizzazione della Cannabis nel corso di una conferenza alla Sede della Stampa estera a Roma. L’esponente di +Europa, Antonella Soldo gli consegnò una piantina di cannibis mostrando un cartello con sui scritto: “Salvini censura questo”.
Contestazione a cui Salvini rispose strappando le foglie della pianta e ripetendo più volte:
“Fai l’amore, non farti le canne. Peace and love. La droga fa male”.
Questo il video realizzato dagli inviati di Tag24.it.
Alla contestatrice che gli fece il dito medio: “Metti i fiori nei cannoni”
Nel novembre 2019, quando la Lega viaggiava verso il 30% delle preferenze, in occasione dell’inaugurazione della sede del Carroccio a Portoferraio all’Isola d’Elba, nel suo intervento dal palco Salvini si rivolse ad una ragazza che – in mezzo al tripudio di applausi e bandiere – gli stava facendo il dito medio e le disse:
“Io voglio bene a tutti, anche a quella ragazza che mi ha fatto il dito medio. Peace and love, metti dei fiori nel tuo cannone, che qui di cannoni ce ne sono tanti”.
Per poi concludere:
“La droga fa male”.
La volta che invitò Ghali a prendere una tisana
Era il novembre del 2021 è Matteo Salvini si ritrovò al centro di un accesso botta e risposta con i cantanti italiani Ghali e Jack La Furia. Il tema era l’immigrazione con il cantante di origini tunisine che aveva criticato il leader del Carroccio e il rapper che lo aveva sostenuto. Salvini cercò di porre fine alle polemiche invitando entrambi a prendere un caffè o una tisana.
“Spero che si rilassino, facciano una tisana e se vogliono li invito a bere un caffè a parlare di musica. Poi a qualcuno piace Jack La Furia, a qualcuno piace Ghali, io preferisco Max Pezzali e Lucio Battisti, però peace & love, non è il momento di litigare”.
Affermò ospite di “Quarta Repubblica’, su Retequattro.
Salvini ai Rom: “Peace and Love”
Era il febbraio del 2016 quando il leader della Lega si recò in visita al campo rom di via Salviati, il più grande della Capitale. Nel corso della visita rispose ad alcune contestazioni con il suo invito preferito: “Peace and Love”
In conclusione
La carrellata delle volte in cui il leader della Lega ha fatto ricorso all’invito pacifista mutuato dagli anni di Woodstock potrebbe essere stata ben più ampia.
Ebbene sì, perchè che sia per difendere il taglio del canone Rai o per parlare di migranti, il leader della Lega, Matteo Salvini preferisce distruggere le polemiche con cioccolatini, tisane e fiori nei cannoni, piuttosto che con l’artiglieria verbale. Per quella, dopotutto, ci sono sempre i suoi fedelissimi.