La Russia ha lanciato un massiccio attacco con missili e droni contro le infrastrutture energetiche in Ucraina. L’azione ha colpito diverse regioni, comprese quelle più occidentali del paese. Kiev si preparava da mesi a fronteggiare un nuovo inverno complicato, dopo che attacchi simili avevano causato interruzioni energetiche diffuse nei mesi precedenti. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha inoltre minacciato ulteriori escalation.

Attacchi russi ai siti energetici in Ucraina

La mattina del 28 novembre, le forze russe hanno lanciato un attacco su larga scala colpendo siti energetici in tutta l’Ucraina. Sono stati utilizzati oltre 180 missili e droni. Secondo l’Aeronautica ucraina, sono state colpite 12 infrastrutture energetiche e di carburante causando blackout in diverse regioni del paese.

Secondo quanto riportano i media, la Russia ha compromesso quasi il 50 per cento della capacità di produzione energetica dell’Ucraina. Ha inoltre causato danni significativi alla rete di distribuzione elettrica. Almeno un milione di persone sono rimaste senza elettricità nell’ovest, nel centro e nel sud del Paese.

Gli attacchi russi prendono di mira la rete energetica ucraina da mesi. L’esercito di Mosca ha utilizzato questa strategia già nell’inverno del 2022-2023. Ad agosto di quest’anno, durante una serie di scambi di attacchi, entrambe le parti hanno colpito obiettivi strategici come bacini idrici, centrali elettriche, raffinerie di carburante e depositi. Tali azioni hanno provocato interruzioni d’elettricità in Ucraina, alimentando le preoccupazioni per i mesi invernali.

Lo scorso 17 novembre, dopo un massiccio bombardamento, il ministro dell’Energia, Herman Halushchenko, ha dichiarato che le forze russe hanno preso di mira “gli impianti di produzione e trasmissione di energia in tutta l’Ucraina”. Dopo l’ultimo attacco, ha ribadito che si è trattato di un duro colpo per le infrastrutture. Quello del 28 novembre è stato l’undicesimo attacco registrato nel 2024. Mosca, tuttavia, ha intensificato le offensive contro le infrastrutture energetiche mentre la guerra si avvicina al suo terzo anno.

Perché la Russia prende di mira l’energia?

L’impatto degli attacchi sul morale e sulle preparazioni per l’inverno

Il danneggiamento delle infrastrutture energetiche ha sicuramente un impatto significativo sul morale. Come ogni inverno dall’inizio dei combattimenti nel febbraio 2022, Mosca ha colpito queste strutture prima dell’arrivo dei mesi freddi intensificando le operazioni aeree nelle ultime settimane, mentre le temperature continuano a scendere.

L’amministrazione di Volodymyr Zelensky ha già previsto la decentralizzazione dei grandi impianti, nel tentativo di ridurre la vulnerabilità agli attacchi. Anche l’Unione Europea, nel mese di settembre, ha annunciato nuovi fondi per 160 milioni di euro per aiutare l’Ucraina a fronteggiare l’inverno. Questi fondi erano destinati a coprire circa il 25 per cento del fabbisogno energetico del Paese. L’ultimo attacco, tuttavia, ha contribuito ad aumentare i timori per un inverno difficile.

Nuova ondata di attacchi dopo l’utilizzo di missili a lungo raggio

Come accennato in precedenza, questi attacchi non sono una novità. Tuttavia, la recente ondata di aggressioni è iniziata dopo che gli Stati Uniti hanno autorizzato l’uso di missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia. Putin ha dichiarato che, dopo l’approvazione da parte dell’amministrazione americana, Kiev ha lanciato un attacco sulla Russia il 19 novembre utilizzando missili di fabbricazione statunitense, seguiti successivamente da missili britannici.

Le nuove minaccie di Putin

Durante un summit di sicurezza in Kazakistan, Putim ha dichiarato che gli attacchi russi erano una risposta a quelli sul suolo russo. Ha avvertito che potrebbe considerare il lancio di nuovi missili a medio raggio contro i “centri decisionali” di Kiev e le strutture militari ucraine. Il missile “Oreshnik” è stato impiegato per la prima volta nella regione ucraina di Dnipro come risposta all’uso di armi a lungo raggio fornite dagli Stati Uniti e dal Regno Unito.

Non è tardata la risposta di Zelensky. Il presidente ucraino ha dichiarato che Putin sta cercando di intensificare la guerra in Ucraina per impedire a Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, di porre fine al conflitto su vasta scala. Secondo Zelensky, le azioni di Putin costituiscono una “pressione” finalizzata a costringere Trump ad accettare le condizioni imposte da Mosca.

Con l’arrivo dell’inverno e l’intensificarsi delle minacce russe, l’Ucraina si trova a dover affrontare una sfida non solo militare ma anche umanitaria. Le infrastrutture energetiche, essenziali per la sopravvivenza dei cittadini e per la capacità di resistere agli attacchi russi, sono sotto scacco. Mentre la popolazione si prepara ad un inverno difficile, la resilienza della rete energetica e la risposta del governo di Kiev saranno decisive per mantenere il paese operativo.