La guerra tra Ucraina e Russia ha ormai superato i mille giorni, con scontri intensi su più fronti. Gli equilibri geopolitici potrebbero subire mutamenti significativi con l’imminente cambio di leadership alla Casa Bianca, che finora ha rappresentato il principale alleato di Kiev.

L’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, concluderà il suo mandato il 25 gennaio e, fino a quella data, intende rafforzare il sostegno all’Ucraina. Tra le misure previste vi è l’approvazione di un nuovo e urgente pacchetto di armi e intanto Washington spinge affinché Kiev abbassi l’età della leva obbligatoria a 18 anni. Per l’Ucraina, tuttavia, la priorità rimane l’equipaggiamento adeguato dei soldati già mobilitati sul campo.

Guerra in Ucraina, gli Usa spingono per la leva a 18 anni

L’Ucraina sta mobilitando un numero sufficiente di nuovi soldati? Secondo gli Stati Uniti, Kiev dovrebbe considerare l’ipotesi di ampliare il numero dei soldati al fronte poiché l’esercito russo continua il suo costante avanzamento sul campo di battaglia.

Un funzionario statunitense, citato dal Financial Times, ha esortato l’Ucraina a rivedere la propria legislazione per abbassare l’età della leva obbligatoria a 18 anni. Questo consentirebbe di addestrare e mobilitare un maggior numero di soldati “per sostituire le perdite sul campo di battaglia e, al contempo, tenere il passo con la crescita militare della Russia”:

I russi stanno infatti facendo progressi, progressi costanti, a est, e stanno iniziando a respingere le linee ucraine a Kursk… La mobilitazione e una maggiore forza lavoro potrebbero fare una differenza significativa in questo momento.

Kiev ha modificato la normativa nella primavera del 2024 abbassando il limite di età per la leva obbligatoria da 27 a 25 anni. L’amministrazione di Volodymyr Zelensky stima la necessità di 160mila nuovi soldati, mentre Washington ritiene che questa cifra rappresenti il minimo indispensabile. La divergenza tra le parti nasce proprio da questo punto: l’avanzamento delle forze russe, infatti, non è legato unicamente alla carenza di manodopera ucraina ma anche alla mancanza di armamenti da fornire ai militari già operativi in prima linea.

Kiev affronta la carenza di armi

Secondo un alto funzionario statunitense, l’esercito ucraino dispone di “scorte consistenti di strumenti, munizioni e armi vitali necessarie per avere successo sul campo di battaglia”. Una fonte dell’ufficio del presidente ucraino ha invece dichiarato a Reuters che il paese non dispone di sufficiente equipaggiamento per sostenere adeguatamente le proprie truppe:

Al momento, con i nostri attuali sforzi di mobilitazione, non abbiamo abbastanza equipaggiamento, ad esempio veicoli blindati, per supportare tutte le truppe che stiamo chiamando. Non possiamo compensare i ritardi dei nostri partner nel processo decisionale e nelle catene di fornitura con le vite dei nostri soldati e dei più giovani tra i nostri ragazzi.

Il 19 novembre, giorno mille di guerra, Volodymyr Zelensky ha ribadito in un post che l’Ucraina non abbasserà l’età per la mobilitazione obbligatoria. Ridurre l’età della leva a 18 anni potrebbe avere conseguenze significative per la demografia del paese. Tuttavia, Kiev sta valutando l’introduzione di incentivi per incoraggiare i giovani ucraini ad arruolarsi volontariamente.

Kiev ha più volte espresso preoccupazioni riguardo ai ritardi negli aiuti da parte degli alleati occidentali. Il consigliere per le comunicazioni di Zelensky, Dmytro Lytvyn, ha sottolineato l’importanza di un supporto tempestivo e costante da parte degli alleati. Inoltre, ha criticato i ritardi nelle forniture e la mancanza di una risposta decisiva, che potrebbe compromettere ulteriormente gli sforzi militari ucraini.

Il conflitto

Negli ultimi mesi, le forze di Mosca hanno continuato ad avanzare nell’Ucraina orientale, nonostante l’apertura di un nuovo fronte nella regione russa di Kursk. L’avanzata russa nella regione di Donetsk rappresenta una sfida significativa per le forze ucraine. L’obiettivo della Russia è raggiungere Pokrovsk, un importante hub logistico, e Kurakhove, situata nelle vicinanze. Parallelamente, Mosca sta tentando di riconquistare il territorio perso a Kursk durante l’incursione ucraina.

Gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di armi da 725 milioni di dollari per Kiev in vista dell’insediamento del presidente eletto, Donald Trump, a gennaio. Mentre il periodo di transizione prosegue, persistono le incertezze sulle intenzioni di Trump. Prima della sua elezione, il tycoon aveva lasciato intendere che sotto la sua amministrazione gli Usa potrebbero non continuare a sostenere l’Ucraina.

Mentre Kiev si trova a fronteggiare una crescente pressione interna ed esterna, la sua capacità di mantenere il passo con l’avanzata russa dipende in gran parte dal supporto internazionale tempestivo e adeguato. Con la fine del mandato di Biden, l’Ucraina è chiamata a superare una sfida complessa, dove forza militare e diplomazia dovranno procedere di pari passo.