“Non è mai troppo tardi” per imparare a scrivere e Alberto Manzi lo insegnò a milioni di italiani con la fortunata trasmissione televisiva messa in onda dalla Rai dal 1960 al 1968 ed esportata in 72 Paesi. Manzi venne scelto per la sua esperienza di maestro elementare nel quartiere romano della Garbatella e per il suo modo di rapportarsi con gli alunni ebbe anche qualche contrasto con i dirigenti scolastici.
Nelle pagelle scriveva: “Fa quel che può, quel che non può non fa”. Quest’anno ricorre il centenario della nascita e la Fondazione Luciano Bianciardi di Grosseto ha organizzato nella città maremmana alcune iniziative. Per il 29 novembre propone la giornata di studi “Il disegno che insegna” alla quale parteciperanno tante classi delle scuole grossetane. Manzi era stato sindaco di Pitigliano e il suo valore è particolarmente riconosciuto da queste parti.
L’idea, dicono i promotori, nasce dall’interesse dello scrittore Luciano Bianciardi per il famoso maestro che contribuì all’alfabetizzazione dei tanti italiani ancora privi, negli anni Sessanta, della licenza elementare.
Il centenario della morte di Alberto Manzi
“Con questo progetto abbiamo voluto coinvolgere le scuole su uno dei piani più originali dell’insegnamento di Manzi, quello del disegno – dice Lucia Matergi, direttrice di Fondazione Bianciardi – e la risposta che abbiamo registrato è la prova del grande interesse che ancora suscita il personaggio trattato”.
“La riscoperta dei numerosi articoli su Manzi, solo di recente resi noti grazie alla pubblicazione dell’intero corpus degli articoli giornalistici di Bianciardi dal titolo ‘Tutto sommato’ (ExCogita 2022) – dichiara Massimiliano Marcucci, presidente della Fondazione Bianciardi -, ci permette di dare il nostro contributo al centenario di un personaggio importante per la storia del nostro Paese”. La giornata di studi si svolge venerdì 29 novembre dalle 9.30 alle 13, nella sede del Polo universitario grossetano, in via Ginori 43 a Grosseto.