Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano è entrato in vigore nelle prime ore del 27 novembre 2024. L’accordo tra le parti ha posto fine alle ostilità che si erano intensificate progressivamente dall’ottobre 2023.

La storia si è ripetuta nella regione. Nel 2006, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva votato per porre fine al conflitto tra Israele e il gruppo libanese sostenuto dall’Iran. Con la risoluzione 1701 del 2006 si era registrato un periodo di relativa calma, durato circa due decenni. Anche il recente cessate il fuoco ricalca in gran parte questa storica delibera.

Cos’è la risoluzione Onu 1701?

La risoluzione 1701 dell’Onu è stata fondamentale per stabilire la pace tra Israele e Libano. Votata all’unanimità nel 2006 dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, aveva l’obiettivo di porre fine alla guerra del Libano scoppiata lo stesso anno. Il conflitto, iniziato a luglio 2006, è durato 34 giorni. La risoluzione prevedeva un cessate il fuoco immediato e permanente, oltre alla creazione di una zona cuscinetto lungo il confine.

Prevedeva la piena attuazione degli accordi e delle risoluzioni precedenti e richiedeva il disarmo di tutti i gruppi armati in Libano. Era mirata a garantire che solo lo Stato e le autorità ufficiali potessero detenere armamenti. Ribadendo la sovranità del governo libanese, la risoluzione prevedeva il divieto di vendita o fornitura di armi al Paese senza l’approvazione dell’esecutivo.

Entrambe le parti, inoltre, erano tenute a rispettare la Linea Blu, che si estende per 120 chilometri lungo il confine meridionale del Libano e quello settentrionale di Israele. I due paesi erano anche obbligati a implementare misure di sicurezza per prevenire nuove ostilità. In particolare, l’area compresa tra la Linea Blu e il fiume Litani doveva essere libera da militari e materiali bellici, con l’eccezione delle autorità libanesi e delle forze di peacekeeping dell’Unifil.

L’accordo Israele-Hezbollah

Dopo lo scoppio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023, gli scambi di attacchi tra Israele e Hezbollah si sono intensificati. Dopo circa un anno di ostilità, le operazioni militari delle forze armate israeliane si sono estese in Libano. La risoluzione 1701 è stata considerata l’unica soluzione per stabilire la sovranità e l’integrità territoriale del Libano e per mantenere la stabilità nella regione.

Nelle prime ore del 27 novembre 2024, la tregua è entrata in vigore. L’annuncio di un accordo tra Israele e Hezbollah è stato dato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il giorno precedente. Il cessate il fuoco rappresenta un passo importante per la regione e per la presidenza Biden, che si concluderà nel mese di gennaio. Tuttavia, resta aperta la questione di un eventuale accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas.

L’accordo tra Hezbollah e Israele segue l’esempio della risoluzione 1701. Secondo i termini dell’accordo, entro 60 giorni Hezbollah ritirerà i suoi combattenti e le armi dall’area tra la Linea Blu e il fiume Litani, una zona di circa 30 km a nord. Contestualmente, le forze israeliane avvieranno il loro ritiro graduale. Questo accordo offre ai civili sfollati la possibilità di tornare alle proprie abitazioni

L’attuazione della tregua

La risoluzione 1701 ha portato ad un periodo di relativa pace che si è esteso per circa due decenni ma i suoi termini non sono stati applicati pienamente. Le difficoltà nell’attuazione delle risoluzioni Onu precedenti sollevano interrogativi sulla possibilità di una pace duratura. Questo provoca preoccupazioni anche riguardo alla possibilità di una completa attuazione del recente accordo tra Israele e Hezbollah.

Il Medio Oriente è stato spesso segnato da ostilità geopolitiche e controversie territoriali che hanno ostacolato i progressi verso una cessazione definitiva dei conflitti. Negli ultimi anni, sono state segnalate diverse violazioni di frontiera anche in assenza di conflitti attivi. Inoltre, dopo l’avvio dell’incursione di terra dell’esercito israeliano, la missione di peacekeeping ha accusato le parti di danneggiare le proprie infrastrutture e di ostacolare le proprie operazioni.

La situazione attuale nella regione resta altamente instabile poiché gli equilibri sono cambiati ulteriormente dal 2006 e la guerra a Gaza è ancora in corso. Gli Stati Uniti e la Francia vigileranno sull’attuazione dei termini dell’accordo, anche se sarà necessario attendere ulteriori chiarimenti riguardo alla supervisione.