La notte è serena e il cielo è stellato. All’improvviso, dal nulla appare un fascio di luce solare che squarcia il buio. Non è l’inizio di un racconto o di una sceneggiatura di un film di fantascienza, ma di un progetto che potrebbe presto vedere la luce. A partorirlo è una startup californiana, la quale ha deciso di trasformare un sogno apparentemente impossibile in una realtà “luminosa”. L’azienda in questione si chiama Reflect Orbital, il cui scopo è di illuminare letteralmente le nostre notti.

Un progetto del genere rappresenta un grande passo in avanti nel settore delle energie rinnovabili, e si affiancherebbe ai già esistenti sistemi di raccolta dell’energia del sole, come il solare termodinamico e gli impianti fotovoltaici, ad esempio. Approfondiamo la questione di seguito.

Luce solare di notte: un’idea “illuminante”

Ci sono aerei ibridi che già solcano i nostri cieli, auto elettriche per le strade e dispositivi che consumano poca energia. Adesso è arrivato il progetto di Reflect Orbital, tanto audace quanto affascinante.

Utilizzando specchi giganteschi posizionati su satelliti,l’intento è riflettere la luce solare dallo spazio verso la Terra. In questo modo, avremo fornitura costante di luce solare di notte. L’idea è, ovviamente, di grande interesse per numerosi settori, non ultimo quello delle energie rinnovabili. Impianti di pannelli solari che funzionano anche al buio? Fantastico!

Oltre al settore energetico, altri ne trarranno beneficio. Pensiamo all’intrattenimento: la possibilità di illuminare eventi serali con fasci di luce solare apre a nuovi orizzonti creativi. Il progetto è ancora nelle fasi iniziali, ma i primi test promettono tanto.

I riflettori sono puntati su una mongolfiera: volando a un’altezza di 3 km, ha generato circa 500 watt di energia per mq. È bastato un click sullo smartphone e il fondatore Ben Nowack ha mostrato come è possibile “giocare” con il cerchio di luce, posizionandolo a piacimento su una mappa digitale.

Le sfide e le speranze del futuro

Per il prossimo anno, l’obiettivo della startup è di lanciare il suo primo satellite di prova. Il piano è di inaugurare una rete di satelliti simile a Starlink, il cui scopo, però, è di riflettere la luce solare, fornendo in questo modo energia supplementare quando è necessario.

Come ogni progetto innovativo, anche Reflect Orbital è chiamata ad affrontare delle sfide. Gli scienziati sono giustamente preoccupati dell’inquinamento luminoso e su come possa interferire con le osservazioni astronomiche. Nonostante questa preoccupazione, i fondatori garantiscono che il loro sistema è a prova di interferenza.

Un futuro pieno di satelliti che riflettono la luce solare?

Se tutto andrà secondo i piani, in futuro vedremo una flotta di più o meno 60 satelliti equipaggiati con specchi di mylar, ciascuno pesante appena 16 kg. In orbita polare, seguirebbero il percorso del sole, illuminando il nostro pianeta due volte al giorno.

Inoltre, il sistema aggiungerebbe 30 minuti di sole alle centrali elettriche nel periodo di massimo fabbisogno. Reflect Orbital è sicura che il suo piano garantirà la continuità energetica, senza disturbare l’ecosistema notturno.

Non c’è dubbio che la visione di Reflect Orbital di fornire luce solare di notte è rivoluzionaria. Staremo a vedere se sapranno davvero farsi strada nello spazio sopra la Terra, senza oscurare le nostre meravigliose notti stellate. Una cosa è certa: l’idea ha già catturato l’attenzione di molti.