Ci sono storie che più di altre restano impresse nella mente, storie che sconvolgono. Tra queste, c’è quella di Gloria Rosboch, l’insegnante di 49 anni che, all’inizio del 2016, fu uccisa da un ex studente e da un suo complice nel Torinese. Per ricostruirla, dobbiamo tornare indietro nel tempo.
Chi era Gloria Rosboch? L’inizio della storia a Castellamonte
Gloria Rosboch nasce a Castellamonte, un piccolo comune del Canevese, a circa 50 chilometri da Torino, il 28 marzo del 1976, da Ettore Rosboch e Marisa Mores. Figlia unica, cresce tra le attenzioni dei genitori che – vedendola come una bambina timida e sensibile – tendono all’iperprotezione.
Dopo la laurea in Lingue, inizia a insegnare francese in una scuola media. Quando non lavora, resta a casa con i suoi, vivendo in una sorta di bolla. È una donna buona, per certi versi “ingenua”, sempre disponibile e positiva, che nella vita ha fatto poche esperienze e che, essendo priva di malizia, tende a fidarsi troppo degli altri.
Ha 49 anni quando, all’improvviso, scompare senza lasciare traccia.
La scomparsa, il ritrovamento del corpo e gli arresti
Il 13 gennaio del 2016, preoccupati di non vederla rientrare, i genitori ne denunciano la scomparsa. Gloria, raccontano, era tornata a casa per il pranzo ed era poi riuscita per tornare al lavoro. Questo, almeno, era ciò che aveva detto loro.
Le indagini si concentrano subito su un ragazzo di 21 anni. Si chiama Gabriele Defilippi ed è un ex studente della Rosboch; un tipo problematico, a cui i medici, già nell’adolescenza, hanno diagnosticato tratti narcisistici e istrionici, scarsa capacità di empatia e di identificazione nell’altro.
Cambia spesso look – vestendosi sia da uomo che da donna –: gli piace provocare, piacere, manipolare. E lo aveva fatto anche con la 49enne: gli inquirenti non ci mettono molto a scoprire che, dopo aver finto di esserne innamorato, l’aveva truffata, facendosi intestare i 189 mila euro che, con fatica, era riuscita a mettere da parte.
La donna lo aveva anche denunciato. Quando viene interrogato, Gabriele nega di essere coinvolto nella sua scomparsa, sostenendo di aver trascorso l’intera giornata del 13 gennaio a casa con il fratello. La madre, Caterina Abbattista, operatrice sociosanitaria, conferma l’alibi. Il 19 febbraio, però, il corpo della 49enne viene ritrovato, senza vita e senza vestiti, all’interno di un pozzo di una discarica abbandonata.
La svolta arriva grazie alla confessione di un uomo. Si chiama Robert Obert, ha 53 anni ed è un amico di famiglia. Stando alla sua versione, sarebbe stato Defilippi ad uccidere Gloria. L’avrebbe strangolata con un foulard. Il giovane, incalzato dagli inquirenti, confessa di aver preso parte all’omicidio, negando però di essere l’autore materiale.
La condanna di Gabriele Defilippi e dei complici
È l’analisi delle celle telefoniche, alla fine, ad incastrarlo. E ad incastrare anche la madre, che aveva raccontato di aver trascorso l’intera giornata in ospedale, mentendo. Entrambi, insieme ad Obert, vengono arrestati. La ricostruzione dei fatti dell’accusa, nel processo che si apre a loro carico, è quella che segue.
Il 13 gennaio Gloria sale in auto insieme ad Defilippi e Obert, che tentano di convincerla – minacciandola con una pistola – a ritirare la denuncia contro il 21enne (che per più di un anno, dopo averla truffata, era sparito, sperperando il suo denaro, finché Gloria, capendo di essere stata vittima di un raggiro, non aveva deciso di provare a riavere indietro i suoi soldi). Quando arrivano nei pressi della discarica, la uccidono.
Defilippi viene condannato a 30 anni di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Per Obert la pena è minore: 18 anni e nove mesi. Caterina Abbattista, accusata di concorso in truffa per aver coperto il figlio, viene condannata a 12 anni.
I punti salienti della storia di Gloria Rosboch
- La vita e la truffa: Gloria Rosboch, insegnante 49enne di Castellamonte (Torino) conduce una vita tranquilla fino a quando il suo ex studente Gabriele Defilippi la truffa, fingendo di esserne innamorato e sottraendole 189 mila euro.
- L’omicidio e il ritrovamento del corpo: la donna denuncia il giovane. Il 13 gennaio 2016, poi, scompare all’improvviso. Il suo corpo viene ritrovato un mese dopo in un pozzo presso una discarica: si scopre che Defilippi e il suo complice, Robert Obert, l’hanno strangolata dopo aver tentato di farle ritirare la denuncia.
- Le condanne: Defilippi viene condannato a 30 anni di carcere; Obert a 18 anni e nove mesi; la madre di Defilippi, Caterina Abbattista, viene condannata a 12 anni per concorso in truffa, avendo coperto il figlio.
Questa storia avrà ricordato a qualcuno quella di Rosanna Aber, derubata e uccisa.