Le lavoratrici avrebbero bisogno di un’uscita flessibile anticipata a partire da 59 anni di età, sullo sfondo di una pensione a 61 anni raggiungibile senza condizioni a 62 anni di età con Opzione donna.
Non è la prima volta che le parti sociali chiedono con insistenza la reintroduzione dei requisiti del 2021. Tuttavia, le modifiche restrittive a questa misura hanno impedito di portare avanti l’idea di un cambiamento, spesso nell’ambito delle riforme al sistema previdenziale.
Un tempo, Opzione donna rappresentava una misura privilegiata che permetteva l’accesso alla pensione anticipata a tutte le lavoratrici, anche se molto penalizzante.
Oggi, invece, è un’opzione disponibile per poche lavoratrici, accessibile a 61 anni con riduzione a 59 anni, ma con maggiori vincoli e regole.
Per approfondire le ultime novità relative alla “Legge di Bilancio e all’Opzione Donna 2025“, vi invitiamo a guardare il video di Lucia Pirruccio. Nel video, vengono analizzate le modifiche e le implicazioni delle nuove disposizioni, con un focus particolare sui requisiti e le opportunità per le lavoratrici.
Vediamo insieme quali sono.
Pensione a 59 anni o a 62 anni nel 2025
A poche settimane dall’approvazione definitiva della legge di Bilancio 2025, il dibattito sugli emendamenti, inclusi quelli relativi al sistema pensionistico, rimane acceso.
A ostacolare l’introduzione di nuove misure o correttivi, che renderebbero le attuali disposizioni più accessibili ai cittadini, è il disavanzo eccessivo, che impone sacrifici e interventi prioritari per garantire la stabilità dei conti pubblici.
Tuttavia, non è accettabile che l’orientamento del governo italiano precluda le aspettative pensionistiche di tante lavoratrici, che per anni hanno accettato un assegno ridotto del 30% pur di andare in pensione.
Le condizioni attuali e le modifiche previste per il 2025
Oggi, Opzione donna conserva un’impronta di austerità, consentendo l’uscita anticipata alle lavoratrici che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023.
Le lavoratrici devono aver compiuto almeno 61 anni di età per accedere alla pensione, con la possibilità di anticipare l’uscita a 59 anni se hanno 2 o più figli, e a 60 anni in caso di un solo figlio.
Inoltre, è prevista una finestra mobile di 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome. Un altro elemento fondamentale è l’obbligo di appartenere a categorie di maggior tutela.
Il progressivo inasprimento delle condizioni per l’accesso alla pensione anticipata femminile rispecchia una stretta che si fa sempre più severa nel corso degli anni, senza riflettere un buon andamento della gestione previdenziale per le lavoratrici, le quali meriterebbero un trattamento più favorevole sia sotto il profilo lavorativo che previdenziale.
Il risultato evidente è che solo le lavoratrici che matureranno i requisiti sopra descritti entro il 31 dicembre 2024 potranno andare in pensione nel 2025, qualora la misura venga confermata nella legge di Bilancio 2025. Inoltre, le regole previdenziali operative non escludono eccezioni per Opzione donna.
Le preoccupazioni emergenti riguardano principalmente l’aumento dell’età anagrafica per accedere alla misura.
Una prospettiva che, da un lato, potrebbe aiutare a risanare i conti pubblici, ma che, dall’altro, potrebbe anche rappresentare una nuova opportunità per le lavoratrici, se venisse accompagnata da modifiche che ne ampliassero l’accessibilità e i benefici.
Come funziona Opzione Donna per la pensione anticipata
Gli anni della pensione anticipata flessibile per tutte le lavoratrici sono ormai alle spalle. Attualmente, per andare in pensione a 59 anni con Opzione donna, una lavoratrice deve presentare la richiesta all’INPS di uscita anticipata se ha due o più figli e ha maturato almeno 35 anni di contributi, perfezionando i requisiti entro il 31 dicembre 2023 o 2024, a condizione che la misura venga confermata nella legge di Bilancio 2025, senza ulteriori modifiche.
Requisiti e regole per accedere a Opzione Donna.
Esiste ancora la possibilità che alcune lavoratrici possano accedere alla pensione con Opzione donna calcolata interamente e permanentemente con il sistema contributivo, ma solo se appartengono a categorie meritevoli di tutela.
Ciò restringe il numero di donne che possono accedere alla pensione anticipata, limitandolo a coloro che hanno ricevuto il verbale di invalidità civile dalla Commissione ASL – INPS, che certifica il requisito sanitario.
Inoltre, rientrano nella categoria anche le lavoratrici che si prendono cura di un coniuge o di un parente di primo grado convivente con un handicap grave, come previsto dall’art. 3, co. 3 della Legge 104/1992.
Infine, le lavoratrici licenziate da imprese in difficoltà economica, a condizione che sia attivo un tavolo di gestione della crisi aziendale, possono anch’esse accedere a questa misura.
Quando si può andare in pensione a 62 anni con Opzione Donna nel 2025
Per l’anno prossimo, tuttavia, ci sono buone possibilità che si apra una finestra a 62 anni di età, permettendo l’accesso alla pensione anticipata Opzione donna senza il vincolo di appartenenza a una delle categorie precedentemente citate.
In questo caso, potrebbero accedere alla pensione tutte le lavoratrici che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2021, ovvero quelle che avevano già accumulato 35 anni di contributi e avevano compiuto 58 o 59 anni (a seconda che siano dipendenti o autonome).
Si tratta di lavoratrici che hanno pianificato la propria crescita previdenziale e sono preparate a sfruttare le opportunità future. Le lavoratrici che hanno “cristallizzato” il diritto a Opzione donna,
Infatti, possono scegliere se andare in pensione con questa misura nel 2025 oppure optare per Quota 103, che permette l’uscita a 62 anni con 41 anni di contributi e altre condizioni.
In pratica, non avendo deciso subito di andare in pensione, hanno congelato il diritto a Opzione donna per garantirsi una scelta migliore o meno penalizzante in futuro. Come riportato da pensioniefisco.it, questo approccio consente loro di valutare con calma la soluzione di pensionamento più vantaggiosa. Si conferma così l’importanza di una pianificazione previdenziale ben strutturata.
Riepilogo: pensione anticipata con Opzione Donna 2025
Ecco i punti chiave riguardanti le possibilità di pensionamento anticipato per le lavoratrici con Opzione Donna nel 2025, i requisiti necessari e le novità introdotte dalla legge di Bilancio.
Punti principali | Descrizione |
Pensione anticipata a 59 o 62 anni nel 2025 | Le lavoratrici potranno andare in pensione anticipata a partire da 59 anni, con la possibilità di uscita a 62 anni senza restrizioni specifiche. |
Requisiti per Opzione Donna nel 2025 | Le lavoratrici dovranno avere almeno 61 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023. Potranno anticipare a 59 anni in alcuni casi. |
Cristallizzazione del diritto a Opzione Donna | Le lavoratrici possono “congelare” il diritto a pensione anticipata con Opzione Donna, per decidere in futuro quale misura di pensionamento scegliere. |