Un incontro volto a evitare i disagi che potrebbe generare lo sciopero del 29 novembre. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini prova a ottenere, tramite un confronto con i rappresentanti dei sindacati nel pomeriggio di oggi, una riduzione delle ore di protesta da 8 a 4. Il Codacons si schiera dalla parte del vicepremier spiegando, in una nota, che i cittadini sono esasperati dal continuo utilizzo dello sciopero come mezzo di protesta in questi ultimi mesi.

Forse però il tentativo di confronto con le parti sociali arriva troppo tardi. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha ribadito, in una nota congiunta con il segretario della Uil Bombardieri, che lo sciopero si terrà nelle modalità già annunciate lo scorso 30 ottobre. La presidente del Consiglio Meloni, o un ministro da lei delegato, potrebbero ricorrere allo strumento della precettazione in caso di mancato accordo con i sindacati.

Già negli scorsi giorni Salvini aveva espresso il suo disappunto per i troppi scioperi in corso da due anni a questa parte. Lo sciopero del 29 novembre, in particolare, è la forte risposta delle parti sociali alle misure adottate dal governo Meloni all’interno della manovra di bilancio soprattutto per quanto riguarda pensioni, sanità e il mondo dell’istruzione.

Salvini contro lo sciopero generale del 29 novembre

Salvare il salvabile e, se non si trovasse un accordo, precettare. Dovrebbero essere queste le prossime mosse del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per evitare ulteriori disagi generati dallo sciopero generale indetto da Cgil e Uil il 29 novembre, cioè venerdì prossimo. La protesta a livello nazionale potrebbe generare non pochi incomodi a tantissimi cittadini e si punta ad una riduzione da otto a quattro ore di protesta. Questa richiesta è stata avanzata anche dalla Commissione di garanzia sugli scioperi.

Nel pomeriggio è stato organizzato, da parte del ministro Salvini, un incontro con i sindacati. L’obiettivo è quello di trovare un accordo in poche ore anche se sembra molto difficile. Dall’altra parte Bombardieri e Landini in una nota congiunta hanno detto che non ci saranno passi indietro e che le modalità di sciopero non saranno riviste.

Il Codacons: “Giusto precettare se non si trova accordo”

Sulla vicenda interviene anche il Codacons. Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha ricordato come i continui scioperi stiano creando disagi a moltissimi cittadini ed ha ribadito che, laddove non si trovasse un accordo per la riduzione delle ore, sarà necessario per il governo ricorrere allo strumento della precettazione. Una mossa suggerita anche dalla Commissione Garanzia Scioperi.

Il garante sottolinea che potrebbero esserci problemi per i cittadini in particolare relativamente al settore dei trasporti. Nelle scorse ore, i segretari generali di Cgil e Uil hanno accusato il garante di essersi “piegato ai diktat del ministro“.

Il commento di Scotto (PD): “Il garante è molto contraddittorio”

Non mancano le polemiche da parte dell’opposizione sul rischio di precettazione dello sciopero del 29 novembre. Il deputato e capogruppo del Partito Democratico in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, Arturo Scotto, ha spiegato in esclusiva a Tag24 che le azioni portate avanti dal ministro Salvini e dal Garante costituiscono una forzatura e potrebbero essere lesive per tanti lavoratori.

Il garante è molto contraddittorio” esordisce Scotto parlando a Tag24 “lo scorso anno ha autorizzato la precettazione sulla base del fatto che dava un giudizio sullo sciopero generale di Cgil e Uil come intersettoriale perché si articolava in più giornate. Oggi invece, che si articola in una sola giornata e dunque fa fatica a definirlo intersettoriale, pone nuove questioni chiedendone la riduzione a quattro ore per il settore dei Trasporti“.

Dal loro punto di vista” prosegue il deputato del Pd “entrerebbe in contraddizione il diritto del lavoratore a scioperare con il diritto dell’utente di utilizzare i mezzi di trasporti: è un’operazione politica indotta da Salvini che, da qualche tempo, più che occuparsi di far viaggiare i treni pensa a precettare tutti i tipi di sciopero“.

Scotto spiega che quanto voluto da Salvini rappresenta una grave lesione di un diritto costituzionale: “Il Parlamento ne dovrebbe discutere” insiste “questa mattina ho scritto una lettera al presidente della Commissione Lavoro Rizzetto per chiedere un’audizione del Garante“.

L’ipotesi precettazione è stata bollata da Scotto come una forzatura enorme. “Non parliamo di uno sciopero indetto da un sindacato minoritario poco rappresentativo, come quelli che piacciono a Salvini e al governo” prosegue l’esponente dem “parliamo di due su tre sindacati confederali che rappresentano milioni di lavoratori. Ci troviamo di fronte a un’operazione puramente politica“.

La sanità al centro della segreteria nazionale del Nazareno

Anche la sanità sarà al centro dello sciopero del prossimo 29 novembre. Ed è proprio di questo tema che si è discusso nel corso della segreteria nazionale del Partito Democratico al Nazareno. La leader dem Elly Schlein ha parlato di quanto sia importante rendere la sanità più vicina ai cittadini ed ha contestato la legge di bilancio. Secondo quanto affermato da Schlein, non solo sarebbero stati fatti tanti emendamenti alla manovra, ma il Pd avrebbe proposto anche una pdl in cui si chiedeva di aumentare il fondo sanitario nazionale portandolo al 7% del Pil.

La segretaria dem ha ribadito che nel ddl Bilancio ci sono molte risorse destinate alla riforma dell’Irpef – più di quattro miliardi – che sarebbe stato meglio spostare sulla sanità.

Vogliamo che venga approvato l’emendamento unitario a prima firma Schlein che mette 5 miliardi e mezzo sul servizio sanitario nazionale, elimina il tetto sulle assunzioni e produce un recupero reale sul prodotto interno lordo evitando che il nostro Paese sia fanalino di coda in Europa” spiega Scotto a Tag24. Secondo quanto riportato dall’esponente dem, dopo la fase del Covid la sanità in Italia è rimasta indietro rispetto alla media europea.

Nel lungo periodo, l’obiettivo è di portare il Pd nei luoghi della sofferenza, dove la sanità è negata e dove la promessa del Pnrr è stata tradita perché avremo molte meno Case della Comunità rispetto a quelle del progetto grazie all’insipienza del governo che non sa spendere i fondi e fare programmazione” conclude Scotto.

29 novembre a rischio precettazione? Ecco cosa succede

  • Tentativo di riduzione dello sciopero: Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato i sindacati per ridurre da 8 a 4 le ore di sciopero generale del 29 novembre, indetto da Cgil e Uil contro le misure della legge di bilancio. Tuttavia, i leader sindacali Landini e Bombardieri hanno confermato che lo sciopero si terrà come annunciato.
  • Possibile precettazione: Il Codacons e la Commissione di garanzia sugli scioperi supportano l’idea della precettazione per limitare i disagi, ma l’opposizione, guidata dal PD, critica questa misura come una violazione del diritto costituzionale di sciopero, definendola una mossa politica.
  • Focus sulla sanità: Lo sciopero mette in evidenza temi critici come le pensioni, l’istruzione e soprattutto la sanità. Il PD, guidato da Elly Schlein, chiede maggiori investimenti nel sistema sanitario e critica il governo per l’insufficienza delle risorse previste nella manovra.