Con l’introduzione delle nuove regole, cambia il punto di riferimento per la gestione delle cartelle esattoriali e dell’estratto di ruolo, coinvolgendo tutti i contribuenti nella transizione dal vecchio al nuovo sistema.

La rinnovata Agenzia delle Entrate – Riscossione, che si presenta con una veste più moderna e determinata, mira a recuperare i crediti con maggiore rigore, senza lasciare spazio a ritardi, prescrizioni o altre possibilità di elusione.

In questo nuovo scenario, aumentano anche le opportunità per i contribuenti di impugnare l’estratto di ruolo, aprendo nuove possibilità di contestazione.

Per comprendere meglio come agire in caso di problematiche legate all’estratto di ruolo, ti consigliamo di guardare questo video: “Estratto di ruolo – cosa fare e cosa non fare se dall’estratto di ruolo vedi cartelle mai ricevute”, pubblicato dall’avv. Alberto Bindi, il video offre utili consigli pratici su come affrontare le cartelle esattoriali mai ricevute e le azioni da intraprendere in caso di irregolarità nell’estratto di ruolo.

Vediamo insieme tutte le novità che caratterizzano questa fase di cambiamento.

Cartelle esattoriali 2025: Nuove regole per l’impugnazione dell’estratto di ruolo

A partire dal 2025, con l’avvio della riforma dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdeR), verranno messe in atto, nei tempi e modi previsti dalla legge, nuove azioni per il recupero dei crediti.

Il 2025 si distinguerà dagli anni precedenti per importanti novità, come il rinnovamento delle modalità di riscossione delle cartelle esattoriali e l’introduzione di penali a carico dell’Agenzia in caso di operazioni infruttuose.

Come raccontato da Tag24.it, la presentazione dell’articolo 6 segna una svolta importante nei rapporti tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’ente creditore riguardo alle azioni di recupero dei crediti affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

La norma si distingue per la sua chiarezza, evitando interpretazioni ambigue, e introduce un approccio strutturato e mirato a rendere il processo di riscossione delle cartelle esattoriali più rapido ed efficace.

Dal lato dei contribuenti, la riforma prevede un ampliamento dei termini per regolarizzare le proprie pendenze, offrendo maggiore flessibilità nei pagamenti.

Tra gli obiettivi principali, molti dei risultati attesi sono già stati delineati nel Decreto Legislativo n°110/2024.

La riforma dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione

Il tema della riscossione delle cartelle esattoriali rappresenta uno degli ambiti più delicati, tanto che nella Legge Delega per la Riforma Fiscale sono previsti numerosi interventi mirati.

Tra questi, spiccano i piani di rateizzazione pensati per affrontare le difficoltà economiche dei contribuenti e la nuova gestione delle attività di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

L’azione dell’Agenzia per il recupero dei debiti esattoriali è destinata a intensificarsi nei prossimi anni, anche in risposta alle sollecitazioni dell’Unione Europea. Come evidenziato da InvestireOggi.it, l’UE ha raccomandato di stabilizzare il sistema di riscossione, migliorandone efficacia ed efficienza.

Ciò include modifiche alle condizioni di accesso ai piani di rateizzazione, un aumento progressivo del numero massimo di rate concedibili dall’Agente della riscossione e una pianificazione più rigorosa delle attività annuali dell’Agenzia.

L’obiettivo è rendere gli interventi tempestivi ed efficaci, con il traguardo di liberare il “magazzino” dalle cartelle non riscosse entro cinque anni. In tale contesto, sarà sempre più improbabile che vengano concesse ulteriori scappatoie per evitare il pagamento di obblighi fiscali.

È quindi consigliabile non attendere un sollecito da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, ma piuttosto verificare con attenzione l’esattezza dei dati riportati nelle cartelle esattoriali.

Successivamente, si potrà procedere al pagamento nei modi e nei tempi indicati, oppure richiedere un piano di rateizzazione più lungo in caso di difficoltà economiche.

Quando è possibile impugnare l’estratto di ruolo?

Come riportato da FiscoOggi.it, l’articolo 12 del decreto stabilisce che l’estratto di ruolo, il documento che riepiloga i debiti del contribuente nei confronti del fisco, può essere contestato in tribunale in alcune circostanze specifiche.

In particolare, il contribuente ha la possibilità di impugnare la cartella esattoriale o i debiti iscritti a ruolo qualora la notifica non sia stata effettuata regolarmente, purché dimostri di subire un danno significativo derivante dall’iscrizione a ruolo.

Secondo la norma, l’estratto di ruolo è impugnabile nei seguenti casi:

  1. Questioni relative a contratti pubblici: ad esempio, se il debito impedisce la partecipazione a bandi pubblici o appalti (Dlgs n. 36/2023).
  2. Recupero di somme dovute dallo Stato: se il debito blocca il rimborso di importi che lo Stato deve al contribuente (articolo 48-bis del Dpr n. 602/1973).
  3. Perdita di benefici con la pubblica amministrazione: come agevolazioni fiscali o bonus resi inaccessibili dalla situazione debitoria.
  4. Procedure di crisi aziendale: quando il debito compromette la gestione di una situazione di difficoltà economica dell’impresa.
  5. Ostacoli all’accesso a finanziamenti: se il debito impedisce l’ottenimento di prestiti o crediti da istituti autorizzati.
  6. Vendita di un’azienda: nei casi in cui il debito ostacola la cessione di un’attività (articolo 14 del Dlgs n. 472/1997).

In presenza di una o più di queste circostanze, il contribuente può contestare la cartella esattoriale o il debito iscritto a ruolo dinanzi al Tribunale.

Per maggiori dettagli sulle novità in materia di riscossione, si rimanda al Decreto Legislativo n. 110/2024, “Riordino del sistema nazionale della riscossione”, in vigore dall’8 agosto 2024.

Riepilogo delle novità sulle cartelle esattoriali 2025

Di seguito un riepilogo delle principali novità introdotte dalla riforma fiscale sulle cartelle esattoriali 2025, con focus sull’impugnabilità dell’estratto di ruolo:

NovitàDescrizione
Impugnabilità dell’estratto di ruoloLa riforma fiscale introduce nuove possibilità per i contribuenti di contestare l’estratto di ruolo in caso di notifica irregolare.
Agenzia delle Entrate-Riscossione 2025La riforma mira a rendere la riscossione dei crediti più efficiente, con nuove modalità di pagamento, rateizzazione e penali per operazioni infruttuose.
Quando impugnare l’estratto di ruoloL’estratto di ruolo può essere impugnato in tribunale in caso di blocco di benefici fiscali, crisi aziendale o impedimento a partecipare a bandi pubblici.