Per capire il primo effetto della Costituente del Movimento Cinque Stelle, bisogna seguire le tracce di Roberto Fico: l’ex presidente della Camera, dopo l’eliminazione della regola dei due mandati, pur non abbandonando la sua usuale flemma, già si sente candidato in pectore del centrosinistra per succedere a Vincenzo De Luca alla guida della Regione Campania.
Campania 2025, Fico si sente candidato in pectore
Del resto, dopo la fine del suo secondo mandato in Parlamento, Fico è rimasto buono buono per mesi. E solo domenica, all’esito della Costituente che ha lanciato un Movimento Cinque Stelle libero dalla regola dei due mandati così cara a Beppe Grillo, ha cominciato a rimettere la testa fuori dal guscio. Ma a modo suo. Di sicuro, pensando già alla prossima campagna elettorale che, con tutta probabilità, lo attende:
“Quello contro il limite dei due mandati non è stato un voto contro una persona: Beppe è e rimane il fondatore del Movimento Cinque Stelle, su questo non ci piove”
Come dire: Fico, ora, si preoccupa più che mai di non creare lacerazioni. Sa che nei prossimi mesi avrà bisogno di un centrosinistra quanto più compatto possibile per battere il candidato del centrodestra e, soprattutto, Vincenzo De Luca. Il quale, sebbene il Pd gli abbia posto un veto, ha già annunciato la sua ricandidatura all’indomani del voto del consiglio regionale che ha dato il via libera al suo eventuale terzo mandato.
Il patto con Gaetano Manfredi
Il patto su cui si fonda il centrosinistra pronto a sostenere Roberto Fico per le prossime regionali in Campania, del resto, sembra già delineato. Prevede, in primis, un’alleanza di ferro con Gaetano Manfredi, il sindaco di Napoli appena eletto presidente dell’Anci anche grazie ai buoni rapporti che coltiva con Giuseppe Conte.
Accanto a Fico, quindi, si dovrebbe schierare, oltre al Movimento Cinque Stelle, il Partito Democratico, Avs e tutto il resto dei cespugli che germogliano attorno a quest’asse. Tranne, naturalmente, quelli di confessione deluchiana che, fino alla fine, vorranno fiorire attorno all’ex sindaco di Salerno. E magari risultare determinanti in una pur suicida strategia da muoia Sansone con tutti i filistei.
Il centrodestra alla finestra
I filistei, per De Luca e i suoi, sono i rappresentanti del centrosinistra, Fico in testa. Il quale, a dirla tutta, avrebbe il via libera facile alla candidatura da parte del Pd perché Elly Schlein, se non rientra lo strappo con De Luca, in fondo, considera la partita campana già persa.
Così, dall’altra sponda, dal centrodestra, Fulvio Martusciello, leader di Forza Italia in Campania, nonché uno dei due papabili candidati Governatore della coalizione (l’altro è il sottosegretario Fdi Edmondo Cirielli), già si diverte a metterla così:
“I campani non saranno costretti a scegliere tra uno che si crede fico e uno che si chiama Fico. Un’alternativa è possibile”
E, in vista delle regionali del prossimo anno, qual è l’alternativa se non il centrodestra?
“Ci stiamo preparando con serietà a questo appuntamento cruciale. Giovedì, tre nuovi sindaci formalizzeranno la loro adesione a Forza Italia nelle mani del presidente Antonio Tajani, e questo è solo l’inizio. I moderati troveranno casa con Forza Italia e saranno protagonisti di una nuova stagione in Regione Campania”
Fico (di nome o di fatto) avvisato.
Dalla Costituente 5 Stelle alle elezioni in Campania: tre passaggi pro Fico
- La Costituente del Movimento Cinque Stelle ha cancellato, oltre che il ruolo di Garante detenuto da Beppe Grillo, anche la regola cui più teneva il suo fondatore: quella che imponeva il limite dei due mandati. Così, l’ex presidente della Camera Roberto Fico può scendere di nuovo in campo
- Non è un mistero che Fico desiderasse da tempo un nuovo incarico. Così, dopo mesi di sostanziale silenzio, ora già si preoccupa di non creare lacerazioni e, sentendosi candidato in pectore del centrosinistra in Campania, già si prepara alla campagna elettorale con la speranza di convogliare una alleanza abbastanza ampia da sconfiggere anche Vincenzo De Luca, che Elly Schlein ha già lasciato al suo destino
- Nel centrodestra, intanto, si fiuta l’odore della vittoria. Tant’è che Fulvio Martusciello, uno dei due papabili candidati della coalizione per Palazzo Santa Lucia, ha cominciato a punzecchiare sia De Luca che l’ex presidente della Camera