Per capire il primo effetto della Costituente del Movimento Cinque Stelle, bisogna seguire le tracce di Roberto Fico: l'ex presidente della Camera, dopo l'eliminazione della regola dei due mandati, pur non abbandonando la sua usuale flemma, già si sente candidato in pectore del centrosinistra per succedere a Vincenzo De Luca alla guida della Regione Campania.
Del resto, dopo la fine del suo secondo mandato in Parlamento, Fico è rimasto buono buono per mesi. E solo domenica, all'esito della Costituente che ha lanciato un Movimento Cinque Stelle libero dalla regola dei due mandati così cara a Beppe Grillo, ha cominciato a rimettere la testa fuori dal guscio. Ma a modo suo. Di sicuro, pensando già alla prossima campagna elettorale che, con tutta probabilità, lo attende:
Come dire: Fico, ora, si preoccupa più che mai di non creare lacerazioni. Sa che nei prossimi mesi avrà bisogno di un centrosinistra quanto più compatto possibile per battere il candidato del centrodestra e, soprattutto, Vincenzo De Luca. Il quale, sebbene il Pd gli abbia posto un veto, ha già annunciato la sua ricandidatura all'indomani del voto del consiglio regionale che ha dato il via libera al suo eventuale terzo mandato.
Il patto su cui si fonda il centrosinistra pronto a sostenere Roberto Fico per le prossime regionali in Campania, del resto, sembra già delineato. Prevede, in primis, un'alleanza di ferro con Gaetano Manfredi, il sindaco di Napoli appena eletto presidente dell'Anci anche grazie ai buoni rapporti che coltiva con Giuseppe Conte.
Accanto a Fico, quindi, si dovrebbe schierare, oltre al Movimento Cinque Stelle, il Partito Democratico, Avs e tutto il resto dei cespugli che germogliano attorno a quest'asse. Tranne, naturalmente, quelli di confessione deluchiana che, fino alla fine, vorranno fiorire attorno all'ex sindaco di Salerno. E magari risultare determinanti in una pur suicida strategia da muoia Sansone con tutti i filistei.
I filistei, per De Luca e i suoi, sono i rappresentanti del centrosinistra, Fico in testa. Il quale, a dirla tutta, avrebbe il via libera facile alla candidatura da parte del Pd perché Elly Schlein, se non rientra lo strappo con De Luca, in fondo, considera la partita campana già persa.
Così, dall'altra sponda, dal centrodestra, Fulvio Martusciello, leader di Forza Italia in Campania, nonché uno dei due papabili candidati Governatore della coalizione (l'altro è il sottosegretario Fdi Edmondo Cirielli), già si diverte a metterla così:
E, in vista delle regionali del prossimo anno, qual è l'alternativa se non il centrodestra?
Fico (di nome o di fatto) avvisato.