Conte ha vinto un battaglia ma non certo la guerra. Questo è il sentimento tra i sostenitori di Beppe Grillo il giorno dopo Nova, la kermesse del M5s, che ha dato ragione alla linea dettata dal presidente pentastellato Giuseppe Conte. Dopo aver raggiunto il quorum per nulla scontato nelle votazioni, l’ex premier è riuscito ad apportare le modifiche che voleva al Movimento: è stato rimosso il limite dei due mandati e la figura del garante, rivestita dal fondatore Grillo, è scomparsa.

Modifiche che segnano da una parte un nuovo inizio per il M5s, portando il partito nella linea voluta da Conte, e che annullano ogni possibile “ritorno alle origini” voluto dall’ala più fedele al fondatore del Movimento. Si attendeva nella giornata di oggi un video da parte di Beppe Grillo sulla vicenda ma il filmato non è ancora arrivato.

Particolarmente critico l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che ha contestato l’abolizione del limite dei due mandati e la rimozione della figura del garante. Toninelli invita i fedeli di Grillo a non lasciare il M5s perché presto potrebbe esserci una nuova votazione che necessiterà del quorum. 15mila simpatizzanti pro garante potrebbero essere decisivi in quel caso. Non si esclude neanche che Beppe Grillo possa avviare una battaglia legale nei prossimi giorni.

Costituente del Movimento Cinque Stelle, le mosse di Grillo

Il sogno è stato calpestato ma non è definitivamente morto” ha spiegato Danilo Toninelli nel corso di un video condiviso sui social nelle scorse ore. Dopo la votazione chiusasi ieri pomeriggio sul limite dei mandati e sulla figura del Garante, Conte è uscito vincitore riuscendo a far valere la sua linea all’interno del Movimento Cinque Stelle.

Non tutti però sono dalla parte del presidente pentastellato. Negli scorsi giorni ci sono state tantissime polemiche da parte di alcune correnti interne al Movimento che hanno chiesto un ritorno alle origini e il rispetto per la figura del fondatore.

Non è detta l’ultima parola. Presto potrebbe esserci un ricorso per la ripetizione del voto che potrebbe cambiare le sorti di quanto deciso negli scorsi giorni. A chiedere la nuova votazione potrebbe essere stesso il fondatore.

L’ipotesi della battaglia legale per il simbolo

Non è da escludersi anche una lunga battaglia legale per riprendersi il simbolo del Movimento Cinque Stelle da parte di Grillo. In caso di vittoria da parte di Grillo, Giuseppe Conte sarebbe costretto a mettere su un proprio partito. Per ora il fondatore dei 5S non sembra intenzionato a lanciare un nuovo progetto che condivida la struttura del “primo Movimento” ma vuole riprendersi a tutti i costi la sua creatura.

Su WhatsApp Toninelli ha condiviso una storia nella quale è possibile vedere una macchina per popcorn all’interno di un cinema: “Sediamoci a goderci il neonato Movimento5mandati“.

“Non darò pace a Conte”

Dalla sua villa in Toscana, Beppe Grillo studia le prossime mosse per potersi riprendere il Movimento. Per ora il fondatore non può certo contare su un ampio numero di sostenitori ma potrà comunque portare avanti una battaglia legale per il simbolo.

Si attendeva, nel pomeriggio di oggi, un video da parte di Grillo che avrebbe offerto il punto della situazione. Il commento del fondatore ripudiato però non è stato ancora pubblicato. Nella giornata di ieri Grillo ha detto tramite uno stato WhatsApp che si è passati, all’interno del Movimento, dall’essere francescani a gesuiti.

Che si tratti di una battaglia legale per il simbolo o di un nuovo test dal quale i pro-garante si tireranno fuori, una cosa è certa: la votazione degli scorsi giorni non ha messo una pietra sul sogno dei movimentisti e non sicuramente cancellato la figura di Beppe Grillo che continuerà a pesare, in un modo o nell’altro, sulle sorti del Movimento.

Prosegue lo scontro Grillo-Conte: cosa succederà

  • Modifiche statutarie e vittoria di Conte: Giuseppe Conte ha ottenuto l’approvazione delle modifiche statutarie, eliminando il limite dei due mandati e la figura del garante, tradizionalmente ricoperta da Beppe Grillo. Queste modifiche segnano un netto distacco dalla visione originaria del Movimento.
  • Divisioni interne e opposizione di Grillo: La decisione ha scatenato forti polemiche tra le correnti interne, con alcuni sostenitori di Grillo che denunciano il tradimento delle origini del Movimento. L’ex ministro Toninelli invita i dissidenti a restare per eventuali nuove votazioni o battaglie interne.
  • Possibili sviluppi legali: Grillo potrebbe intraprendere un’azione legale per reclamare il simbolo del Movimento. In caso di vittoria, Conte potrebbe essere costretto a fondare un nuovo partito, ma la figura del fondatore continua a pesare sul futuro del M5S.