Parola d’ordine ‘pace’ e tanto basta per porre le basi di un’alleanza insolita. Scorrendo il programma degli ospiti della giornata di oggi a Nova, la kermesse del Movimento Cinque Stelle, non poteva sfuggire la presenza di una delle nuove protagoniste della politiche europea: Sahra Wagenknecht. L’ex membro di Die Link è uscita dal suo vecchio partito e poco meno di un anno fa ha dato vita a Bundnis Sahra Wagenknecht, un movimento di estrema sinistra che condivide anche alcuni principi della destra come la lotta all’immigrazione.
Sono tanti i temi affrontati dall’esponente della sinistra radicale tedesca nel corso di Nova. Dopo essere stata accolta da Conte, Wagenknecht – in collegamento video da casa sua – ha parlato della Nato e della necessità della pace in Europa. Ed è proprio grazie alla richiesta di un cessate il fuoco in Ucraina che la leader del BSW è riuscita a costruire le sue recenti fortune elettorali in Germania.
Una mossa, come spiegato dall’ex viceministro dell’Economia Stefano Fassina a margine della kermesse, molto importante per i 5s. Bsw è riuscito nell’impresa di riportare le fasce più deboli della popolazione tedesca a scegliere un partito di sinistra, sebbene abbia una vocazione anti-sistema e populista. Restano tanti i dubbi circa questa alleanza: nel gruppo europeo The Left, che i 5s condividono con l’ex partito di Wagenknecht, tutto tace per ora. A livello nazionale, invece, bisognerà capire come il Pd potrebbe accogliere una simile alleanza vista la distanza ideologica con Bsw. Un patto con Wagenknecht potrebbe sortire effetti su più fronti.
Conte accoglie Wagenknecht a Nova: cosa si sono detti
“Benvenuta, Sahra!“. È un saluto sincero quello di Giuseppe Conte a Sahra Wagenknecht, intervenuta in videochiamata durante la kermesse pentastellata ‘Nova’. La leader di Bsw ha preferito restare in Germania in un grande momento di fragilità per il suo Paese: la crisi politica ha messo la parola fine al governo Scholz e le elezioni sono state anticipate a febbraio 2025. Risultato? Un clima di costante campagna elettorale che lascia poco margine agli spostamenti dei leader.
Nonostante tutto Wagenknecht è riuscita a ritagliarsi uno spazio per parlare a Nova e confrontarsi con Conte sui temi caldi del momento. Il leader del M5s ha subito chiesto cosa la leader di Bsw pensasse delle guerre in corso. Temi che interessano agli elettori pentastellati e che possono essere la solida base di una futura alleanza in Europa con il movimento di estrema sinistra.
La stessa Wagenknecht ribadisce quanto sia fondamentale per le forze europee progressiste che chiedono la pace costruire alleanze tra di loro. Segue una filippica contro le guerre e la disparità sociale e sull’importanza del cessate il fuoco in Ucraina e in Medio Oriente:
C’è una corresponsabilità dell’Occidente e della Nato, questa guerra non sarebbe mai dovuta scoppiare perché si tratta di appartenenza alla Nato dell’Ucraina: i russi non volevano i militari americani vicino al loro confine. Questa guerra è scoppiata a causa della Nato, sarebbe potuta terminare con i negoziati a Istanbul
Un altro tema importante è la critica al premier israeliano Netanyahu definito responsabile della guerra in Israele.
Immigrazione e rapporti con la Russia: i temi caldi della discussione
Sull’immigrazione e sui rapporti con la Russia emerge la vena di ‘sinistra conservatrice’ della leader di Bsw. Wagenknecht interviene sull’immigrazione e spiega che esistono dei limiti ben precisi all’accoglienza ribadendo che non è possibile per i Paesi europei accettare così tanti extracomunitari sul proprio territorio:
“C’è una migrazione che aiuta, ma noi abbiamo una mancanza di appartamenti, abbiamo una mancanza di insegnanti, di asili nido, questo danneggia soprattutto i più poveri”
In Germania si andrà al voto a febbraio, spiega la leader di Bsw, che non si fa problemi a definire l’ex governo socialdemocratico di Scholz come un “pessimo esecutivo”. Ora la lotta è a Friedrich Merz, leader del centrodestra tedesco considerato come possibile futuro cancelliere e animato da idee molto più di destra che di centro.
Wagenknecht infine rimarca che l’intera Europa, e non solo la Germania, sta soffrendo a causa della guerra e dell’assenza delle risorse russe. Un invito, dunque, non solo a cessare la guerra ma a guardare avanti e a riprendere i contatti con Mosca: un’impresa difficile nel breve periodo.
Un’alleanza non proprio a rischio zero
Alla fine dell’intervento di Wagenknecht, Conte riprende la parola per lanciare un appello contro le due guerre in corso in Medio Oriente e nell’Est Europa. Nessun accenno alla lotta all’immigrazione o alla ripresa dei rapporti con la Russia. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha poi salutato Wagenknecht con la promessa di nuovi incontri, lasciando anche intendere che si potrebbe costruire qualcosa in futuro. La stessa leader del Bsw ha ribadito che sarebbe contenta di incontrare nuovamente Conte, sia a Roma che a Berlino.
Il presidente pentastellato, dal canto suo, ha risposto dicendo che si sarebbe volentieri recato a Berlino senza però indicare una data. È la pace dunque la colonna portante di questa futura alleanza che però potrebbe far storcere il naso a qualcuno in Europa e in Italia.
Quali potrebbero essere gli effetti di un’alleanza con Bsw
Non saranno sicuramente stati contenti dell’intervento di Wagenknecht gli esponenti di Die Linke, il movimento che fa parte del gruppo europeo The Left assieme ai Cinque Stelle. La leader di Bsw ha infatti lasciato il partito di sinistra tedesco nel 2023 e nel giro di un anno è stata capace di costruire una forza politica in grado di raccogliere molti più consensi nelle elezioni europee prima e locali poi. Non ci sono stati per ora commenti a riguardo da parte dei membri di Die Linke.
Troppo prematuri i tempi per avere reazioni anche dall’Italia ma è giusto chiedersi se il Pd potrà vedere con gli stessi occhi un alleato che cerca amicizie tra movimenti che vedono i moderati come nemici. Il margine di dialogo tra dem e Cinque Stelle è molto limitato su alcuni temi come la guerra in Ucraina e in Israele sui quali il Pd preferisce mantenere una posizione più vicina a quella del centrosinistra europeo.
Le recenti dichiarazioni di Conte sulla volontà di mantenere una linea progressista dovrebbero calmare possibili bollenti spiriti nel campo largo. Il M5s potrebbe appoggiare tranquillamente le posizioni sulla diplomazia europea e sulla giustizia sociale ma mantenersi distante – o non esprimersi – riguardo alle posizioni su immigrazione e Russia considerate più idonee a un movimento di estrema destra.
Una situazione in divenire che sarà sicuramente più chiara dopo l’incontro a Roma – o molto più probabilmente a Berlino – tra i due leader dei partiti.
Incontro tra Conte e Wagenknecht: cosa è successo
- Pace come fondamento di un’alleanza insolita: Alla kermesse Nova del M5S, Giuseppe Conte ha accolto Sahra Wagenknecht, leader del movimento tedesco Bundnis Sahra Wagenknecht (BSW). La richiesta di pace in Ucraina e la critica alle politiche della NATO sono stati i temi centrali del dialogo, evidenziando la possibilità di future collaborazioni tra le due forze politiche.
- Questioni divisive: immigrazione e Russia: Wagenknecht ha espresso posizioni conservative su immigrazione e relazioni con la Russia, che potrebbero creare tensioni con altre forze progressiste italiane ed europee. Il Pd, in particolare, potrebbe trovare difficile dialogare con un partner che critica la NATO e punta alla ripresa dei rapporti con Mosca.
- Prospettive politiche e dubbi: Un’alleanza tra M5S e BSW potrebbe rafforzare entrambe le forze sul fronte della giustizia sociale e della pace, ma rischia di isolare il M5S nel panorama progressista europeo. Le reazioni del gruppo The Left e dei partiti italiani restano incerte, mentre il dialogo tra Conte e Wagenknecht potrebbe proseguire con un incontro futuro.