Si adoperava sempre per raggiungere compromessi europei, e questo l’ho apprezzato“: parole e musica di Angela Merkel nei confronti di Silvio Berlusconi, ex premier italiano scomparso poco più di un anno fa.

Italia e Germania hanno, nell’UE, assunto spesso ruoli contrapposti e segnati da tensioni politiche e i due statisti tedesco ed italiano ne hanno rappresentato a lungo gli umori e gli indirizzi politici. Merkel sembra aver dimenticato così tutte le gaffe che Berlusconi ha causato con le sue parole o comportamenti da Presidente del Consiglio: impossibile dimenticare il “culona inchiavabile” che il Cavaliere avrebbe dedicato all’ex esponente della Cdu.

Una riabilitazione post mortem che Forza Italia potrebbe sfruttare per un proprio tornaconto personale.

Merkel: “Berlusconi più europeo di quanto molti credessero”

La presentazione di un libro da parte di un personaggio importante è solitamente preceduta da un battage pubblicitario che ne diffonde stralci più o meno ampi: l’obiettivo è quello di incuriosire i potenziali elettori e di guadagnarsi più copertura mediatica.

In questo caso, ad Angela Merkel sarebbe bastato il suo solo nome o la sua sola carriera politica per far guardare con interesse al suo atteso libro, Freedom. Memories 1954-2021, che in Italia verrà pubblicato da Rizzoli il 26 novembre 2024. Intervistata dal Corriere della Sera, l’ex “cancelliera di ferro” tedesca ha dedicato alcune battute a tutti quei presidenti del Consiglio italiani che ha visto in 16 anni di cancellierato.

Tutti hanno avuto un rapporto amichevole e collaborativo con Merkel, da Mario Monti a Mario Draghi, ma le parole che non ti aspetti sono dedicate a Silvio Berlusconi. Nulla nelle risposte della statista tedesca sembra adombrare gli echi delle polemiche passate, che le gaffe di Berlusconi hanno generato e portato a momenti di tensione fra Italia e Germania.

Berlusconi cercava più compromessi europei di quanti molti pensavano: la collaborazione si è fatta più difficile durante la crisi dell’euro” e “Non ho mai chiamato il presidente Napolitano: la caduta di un governo dipende sempre da fatti interni di un paese“: due dichiarazioni che Forza Italia incasserà sicuramente con piacere, specialmente la prima.

Sulla seconda probabilmente qualche esponente forzista continuerà a mantenere i propri dubbi, considerando Merkel e Nicolas Sarkozy (ex presidente francese) responsabili della crisi politico-economica che coinvolse il governo italiano nel 2011.

Una nuova discesa in campo per Marina e Pier Silvio Berlusconi?

Focalizzandoci per un attimo dal lato italiano dell’intervista di Merkel, non possono che risaltare alcuni punti importanti. Uno riguarda un qualcosa che sta molto a cuore di Forza Italia e della famiglia Berlusconi in particolare: i mesi precedenti alla caduta dell’ultimo governo guidato da Silvio Berlusconi, nel novembre 2011.

Diversamente da quanto affermato dall’ex presidente francese Sarkozy nel 2023, Merkel non si prende alcuna responsabilità nell’avvicendamento politico che portò Mario Monti a diventare capo di governo. Per circa 10 anni Berlusconi padre ripeté spesso che erano stati i due statisti francese e tedesco a premere su di lui affinché si dimettesse, minacciandolo di attivare rigorose procedure d’infrazione nel caso in cui non avesse migliorato la tenuta dei conti italiani.

Un astio che sembra poi esser scemato nel tempo, con l’attuale leader di FI Antonio Tajani che ricordava sempre le radici europee e liberali del partito (inserito a sua volta nella grande famiglia europea del PPE). Sentirsi dire quindi che in generale il rapporto fra Berlusconi e Merkel fosse amichevole ed improntato allo spirito di collaborazione potrebbe rappresentare un bel boost morale per i forzisti.

E per la famiglia Berlusconi? Marina (presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore) e Pier Silvio (amministratore delegato del Gruppo Mediaset) hanno sempre difeso le scelte politiche del padre e lamentato (con toni diversi) del difficile rapporto con la giustizia italiana.

Da mesi in Italia circolano indiscrezioni su un ingresso di Pier Silvio o di Marina all’interno di Forza Italia, per sostituire Tajani e dare un’immagine più giovane al partito. Per alcuni il primo avrebbe addirittura pensato alla creazione di un proprio partito, per una seconda “discesa in campo” che pure avverrebbe in un contesto totalmente diverso dal 1994.

Le posizioni personali di Marina Berlusconi su alcuni temi, come l’aborto o il fine vita (con molti disegni di legge fermi da tempo nelle rispettive commissioni parlamentari), hanno sempre causato un po’ di disagio nei ranghi di FI, divisi fra il rispetto fra chi ha creato il partito – e un nuovo modo di fare politica – e le proprie posizioni politiche sull’argomento.

Non sembrano, questi, indizi sufficienti a fornire la prova decisiva che nella parte moderata dell’attuale centrodestra al governo si arrivi ad una scissione o ad un nuovo soggetto politico che, ancora una volta, vuole fare presa sul numeroso elettorato moderato che sembrerebbe esistere in Italia.

Tutte le gaffe di Berlusconi nei confronti di Merkel

Non si sa se l’intervista al Corriere della Sera non abbia avuto modo di sviscerare l’argomento o se la stessa ex cancelliera tedesca abbia glissato, ma nelle sue parole non vi è alcun cenno a quanto accaduto quando sia Merkel che Berlusconi erano a capo dei rispettivi governi.

Al di là dei fatti di più stretta politica, la cui interpretazione è soggetta anche allo scorrere del tempo, i due statisti sembrano esser considerato l’uno l’antitesi dell’altro. Se Merkel rappresenta la compostezza e la fermezza assunte in momenti molto complessi per l’UE e la Germania (dalla crisi dell’euro nel 2013 a quella dei rifugiati siriani nel 2015), Berlusconi è stato criticato ed esaltato per la sua “esuberanza diplomatica”.

Convinto fautore dei rapporti diplomatici basati sul rispetto e sulla simpatia personali, Berlusconi ha omaggiato Merkel di alcune performance entrate ben presto nell’immaginario culturale italiano. Nel 2009, in occasione di una visita ufficiale a Kiel, Merkel attendeva che Berlusconi scendesse dalla sua auto per un primo saluto.

Attesa quasi vana: l’allora premier italiano scese sì dall’automobile, ma essendo impegnato al cellulare chiese con alcuni gesti alla cancelliera tedesca di attendere. Fra il divertito e la sorpresa Merkel attese fino a quando Berlusconi si avvicinò per stringerle la mano. Una gaffe forse con uno scopo più nobile: alcuni raccontano che Silvio fosse al telefono con Erdogan affinché questi non ponesse altri veti sulla scelta dell’allora segretario della Nato.

Meno bene sembrerebbe andata per quelle due parole, “culona inchiavabile”, che Berlusconi avrebbe pronunciato nel 2011 parlando di Merkel. A dare lo scoop fu Il Fatto Quotidiano, anche se nel 2015 il quattro volte Presidente del Consiglio riferì di una “battuta totalmente inventata.

Parlare così di un altro capo di governo, ma anche più in generale di una donna, venne da subito considerata una gravissima caduta di stile che portò il settimanale Der Spiegel a chiamare il capo del nostro governo “zotico e volgare.

I tre punti salienti dell’articolo

  • Merkel elogia Berlusconi: Angela Merkel, nel suo libro “Freedom. Memories 1954-2021”, ha parlato positivamente di Silvio Berlusconi, sottolineando il suo impegno per i compromessi europei e definendolo “più europeo di quanto molti pensassero“. Non ha menzionato le polemiche passate, come le sue gaffe, creando un’immagine di collaborazione e amicizia tra i due leader.
  • Forza Italia e la famiglia Berlusconi: le parole di Merkel potrebbero giovare a Forza Italia, specialmente sulla questione della caduta del governo Berlusconi nel 2011, con la tedesca che si distanzia dalle accuse di aver influenzato le dimissioni del premier italiano. Inoltre, si parla di un possibile ritorno in politica di Marina e Pier Silvio Berlusconi, per rilanciare l’immagine del partito.
  • Le gaffe di Berlusconi: nonostante le parole di elogio di Merkel, il rapporto tra i due è stato segnato da episodi controversi, come la famosa espressione “culona inchiavabile” di Berlusconi nel 2011. Merkel ha evitato di commentare questi episodi, mentre Berlusconi, noto per il suo stile diplomatico informale, ha fatto spesso parlare di sé con gaffe che hanno sollevato critiche internazionali.