Non sembrano placarsi le tensioni a La Sapienza di Roma. Negli scorsi giorni si sono registrati scontri tra i collettivi di sinistra e antifascisti e il movimento di destra Azione Universitaria. L’altro ieri, il 20 novembre 2024, le due fazioni sono entrate in contatto dopo uno scambio di accuse che è andato avanti per tutta la fase del voto per la scelta dei rappresentanti degli studenti. I collettivi di sinistra, tra cui figurano Osa e Cambiare Rotta, hanno denunciato azioni antidemocratiche da parte dei militanti di Azione Universitaria.
Nella serata, alcuni esponenti di sinistra e di AU sono venuti a contatto. In molti video diffusi sui social dal collettivo ‘Cambiare Rotta’ è possibile vedere persone appartenenti al gruppo di destra armati di cinture o che reagivano a un corteo nei loro confronti. Il giorno successivo, una rappresentanza di Fratelli d’Italia – solidale con Azione Universitaria – si è recata all’interno dell’Università per controllare le condizioni dopo gli scontri.
Già nella giornata di ieri si sono registrate tensioni con un corteo da parte degli studenti contro quella che è stata definita un’ingerenza del governo. Ancora oggi si sono registrate tensioni in pieno clima elettorale quando un corteo di studenti, partito da Giurisprudenza, si è recato verso il dipartimento di Economia dove si teneva un’assemblea di Azione Universitaria. Leonardo, un militante di Cambiare Rotta, ha parlato a Tag24 di questi ultimi tre giorni.
Denuncia dei militanti di Cambiare Rotta e scontri a La Sapienza
Secondo quanto emerge dal racconto di Leonardo, negli scorsi giorni nel dipartimento di Giurisprudenza sono avvenuti abusi da parte dei militanti di Azione Universitaria. I membri del movimento di destra, con la scusa di illustrare come votare si sarebbero indirizzati preferenze utilizzando i cellulari degli studenti: “Si avvicinavano agli studenti, mostravano la procedura ed esprimevano il voto per loro” spiega il militante di Cambiare Rotta in esclusiva a Tag24 “questo è uno dei gesti più plateali, poi ci sono stati gli scontri degli scorsi giorni“.
Quando l’altro ieri c’è stata una rappresaglia nei confronti di Azione Universitaria, i militanti si sono fatti trovare pronti. Leonardo racconta che alcune persone erano armati di caschi, ombrelli e cinture per attaccare un gruppo di studenti davanti a Giurisprudenza. Il primo scontro è stato documentato tramite video diffusi sui social, nella descrizione del video è possibile inoltre leggere che nei giorni precedenti i militanti di AU hanno imbrattato manifesti con scritte neofasciste.
La delegazione di Fratelli d’Italia a La Sapienza
Le vicende non si sono concluse con il corteo dello scorso 20 novembre. Il giorno successivo, alcuni militanti di Azione Universitaria hanno continuato con i metodi già descritti: “Ieri erano forti del fatto di avere dalla loro parte di diversi soggetti più grandi di età esterni all’Università che si trovavano lì a minacciare chiunque li si avvicinasse“.
Erano presenti anche i deputati anche di Fratelli d’Italia recatisi sul posto per un sopralluogo nell’Università dopo i fatti del giorno precedente: “Noi interpretiamo tutto questo come un rovesciamento della narrazione” prosegue Leonardo di Cambiare Rotta “qui si vuole far credere che sia colpa dei collettivi antifascisti, la presenza di esponenti del governo li ha fomentati“.
Oggi invece c’è stata una conferenza stampa da parte dei collettivi di sinistra e anche da parte di Azione Universitaria, la seconda nel dipartimento di Economia de La Sapienza. “Abbiamo denunciato il modo dell’estrema destra di raccogliere i voti e abbiamo ribadito che l’Università deve essere più presente” insiste Leonardo.
La richiesta di annullamento delle elezioni
Nella giornata di ieri, alla Camera dei Deputati, il deputato di Fratelli d’Italia Marco Perissa ha parlato degli scontri a La Sapienza e ha chiesto la possibilità di rimandare le elezioni in corso dal 19 novembre a oggi all’interno dell’Università.
“Quello che sottolineano i militanti di Azione Universitaria è un controsenso” spiega Leonardo a Tag24 “dicono è stato impedito di fare campagna elettorale nei giorni di voto, cosa impossibile perché non si potrebbe fare per via del silenzio elettorale, tutta l’operazione nasce da un equivoco importante“. Il militante di Cambiare Rotta ribadisce che se La Sapienza dovesse annullare le elezioni dovrebbe farlo perché compromesse dal modo in cui hanno raccolto voti le liste di destra.
Oggi la Digos ha contenuto una manifestazione dei collettivi di sinistra non troppo lontano da viale Ippocrate, nei pressi de La Sapienza. Per ora, in attesa dell’esito del voto, le tensioni non accennano a placarsi nell’Ateneo romano.
Cosa sta succedendo a La Sapienza?
- Scontri tra collettivi di sinistra e Azione Universitaria: Durante il periodo elettorale per la rappresentanza studentesca, si sono verificati scontri tra i collettivi di sinistra (come Cambiare Rotta) e il movimento di destra Azione Universitaria (AU). I collettivi denunciano azioni antidemocratiche, come presunte pressioni per indirizzare i voti, mentre AU accusa gli oppositori di impedirgli di fare campagna elettorale.
- Intervento politico e nuove tensioni: La situazione è peggiorata dopo che esponenti di Fratelli d’Italia si sono recati nell’ateneo, generando proteste da parte dei collettivi di sinistra contro quella che considerano un’ingerenza del governo. Azione Universitaria è stata accusata di comportamenti intimidatori, documentati anche attraverso video.
- Richieste di annullamento delle elezioni: Entrambe le fazioni hanno chiesto l’annullamento delle elezioni per motivi diversi. Mentre AU lamenta impedimenti alla campagna elettorale, i collettivi di sinistra denunciano brogli e pressioni sui voti da parte del gruppo di destra. Le tensioni continuano, con manifestazioni contenute dalla polizia.