Alto un metro e 75, corporatura magra e capelli grigi e folti. Chi è Francesco Leone, scomparso da Corato, in provincia di Bari, il 5 giugno 2023 in circostanze misteriose.
Il quarantacinquenne fino al giorno del suo allontanamento, presumibilmente volontario, aveva sempre comunicato con la madre, a lui fortemente legata.
Quel giorno, avrebbe chiesto al genitore di avvertire i suoi datori che non sarebbe andato al lavoro, proprietari di un noto tarallificio della zona.
Da quel momento, nessuno ha avuto più sue notizie. Una persona ben integrata all’interno del tessuto della comunità locale del comune pugliese, benvoluto da tutti, riservato e sempre pronto ad offrire una mano.
Perché sparire senza lasciare un messaggio, un biglietto o informazioni relative a suoi potenziali spostamenti?. È questa la domanda che si pongono i parenti e tutte le persone preoccupate per le sorti dell’uomo, fuori dai radar da ormai un anno.
Francesco Leone scomparso: un’ultima telefonata, poi il silenzio
Francesco Leone si è allontanato dalla propria abitazione di Corato, comune di 46mila abitanti in provincia di Bari e non vi ha fatto più ritorno. Non aveva con sé effetti personali o documenti d’identità.
Dopo aver comunicato telefonicamente alla madre che non sarebbe andato al lavoro, le avrebbe successivamente chiesto di avvertire lei stessa i datori, senza però specificarne i motivi.
Da quel giorno lo smartphone di Francesco Leone risulta spento, aumentando non poco la grande mole di apprensione dei familiari.
Di professione panificatore, dal carattere introverso e riservato, per i titolari dell’azienda, esperti in produzione di taralli, era considerato una persona diligente e disponibile.
Richieste dai familiari le analisi dei tabulati telefonici
Dal giorno della sua scomparsa, lo smartphone di Leone risulta spento e cercarlo è diventata un’impresa davvero complessa per l’Arma.
Se in tutto questo tempo, Francesco lo avesse riacceso, seppur per pochi minuti, le forze dell’ordine avrebbero potuto tracciare la cella telefonica e raggiungerlo e risolvere definitivamente il caso, ma ciò non è accaduto.
Un esempio di successo con l’ausilio del GPS è è il ritrovamento di Andrea Porcu, scomparso da quartiere Torrevecchia a Roma e rintracciato a Ladispoli.
I parenti di Leone, lo scorso anno, hanno richiesto parallelamente le analisi dei tabulati telefonici al fine di comprendere le sue ultime interazioni e frequentazioni. Come sottolineato in una conferenza stampa, tenutasi a Coriato, dalla sorella di Leone.
Tracce del 45enne rivelate a Trani dai cani molecolari
Dalle ricerche effettuate dal reparto zoofilo di Trani, mediante l’utilizzo di cani molecolari, l’ultimo spostamento di Leone risalirebbe alla stazione dei pullman di Trani, a circa ventisette minuti di auto da Corato.
L’uomo potrebbe aver preso un mezzo di fortuna diretto in altre località, ma resta ignota la motivazione. Prima di allora, non si sarebbe mai allontanato dalla propria città, se non per raggiungere la vicina Bari.
Le altre possibili zone in cui potrebbe essersi recato sono Ruvo e Terlizzi. È importante attenzionare, anche a distanza di tempo, stazioni dei treni, dei bus e punti di passaggio per altre città.
La nipote del 45enne ha pubblicato sui social network un appello, ancora attivo, per ritrovare l’amato parente sano e salvo quanto prima.
Chiunque avesse informazioni a riguardo è tenuto ad avvertire le forze dell’ordine al servizio d’emergenza 112 o Penelope Puglia OdV al numero +39 329 97 25 717.
L’ente no-profit, costituito da volontari formati sul campo, è attivo da ventidue anni in tutta Italia e offre aiuto e supporto alle famiglie di persone scomparse.
Nei giorni antecedenti alla sparizione, l’uomo avrebbe prelevato dalla propria banca diverse somme di denaro, movimenti ritenuti anomali dai familiari. Dietro l’allontanamento lo spettro di un potenziale debito contratto, ma a questa ipotesi non è mai pervenuta risposta.