L’aeronautica militare ucraina ha dichiarato che la Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale (ICBM) contro la città di Dnipro. Se confermato, sarebbe la prima volta che un’arma a lungo raggio di questo tipo viene utilizzata in un conflitto armato. Tuttavia, la dichiarazione è stata messa in dubbio da fonti occidentali.

Questi ordigni strategici sono progettati per trasportare testate nucleari e costituiscono una componente fondamentale del deterrente russo. In un messaggio video, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato: “Oggi c’è stato un nuovo missile russo. Tutte le caratteristiche – velocità, altitudine – indicano un ICBM. Un’indagine esperta è in corso”. Tuttavia, l’Ucraina non ha specificato il tipo di missile utilizzato né la natura della sua testata, escludendo per ora che fosse nucleare.

Ucraina: Mosca ha lanciato un missile balistico intercontinentale su Dnipro

L’aeronautica ucraina ha riportato che il missile è stato lanciato dalla regione russa di Astrakhan, situata a oltre 700 km da Dnipro. L’attacco avrebbe colpito un’impresa industriale e causato incendi in città, ferendo due persone. Non è chiaro se l’ICBM avesse un obiettivo specifico. L’aeronautica ha anche riferito dell’utilizzo da parte russa di un missile ipersonico Kinzhal e sette missili da crociera Kh-101, sei dei quali sarebbero stati abbattuti dalle difese aeree.

Secondo Ukrainska Pravda, fonti anonime hanno indicato che l’arma potrebbe essere un RS-26 Rubezh, un ICBM a combustibile solido con una gittata di 5.800 km. Questo missile, lungo circa 12 metri e pesante 36 tonnellate, può trasportare una testata nucleare fino a 800 kg. Il Centre for Strategic and International Studies (CSIS) sottolinea che, se caricato in modo diverso, l’RS-26 potrebbe anche essere considerato un missile a raggio intermedio.

Fonti citate da ABC News suggeriscono che si tratterebbe di un’esagerazione e che l’arma utilizzata sarebbe stata un missile balistico a corto raggio, simile a quelli già impiegati dalla Russia durante la guerra in Ucraina. Secondo l’aeronautica ucraina, l’attacco, avvenuto tra le 5 e le 7 del mattino, ha coinvolto nove proiettili lanciati dalla regione russa di Astrakhan contro infrastrutture critiche di Dnipro. Sei di questi sarebbero stati intercettati dalle difese aeree ucraine.

Evento senza precedenti

Se confermato, l’uso di un ICBM in un contesto militare sarebbe un evento senza precedenti. Andrey Baklitskiy dell’Istituto ONU per la Ricerca sul Disarmo ha sottolineato l’insensatezza dell’uso di questi missili, data la loro imprecisione e il costo elevato, ma ha ammesso che potrebbe trattarsi di un gesto simbolico di deterrenza. Anche esperti militari occidentali vedono il lancio come una possibile risposta russa all’uso da parte di Kiev di missili occidentali, come gli ATACMS e gli Storm Shadow, contro basi in territorio russo.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha rimandato ogni domanda al ministero della Difesa russo, che nel suo briefing quotidiano non ha menzionato l’uso di un ICBM.

Il segretario alla Difesa del Regno Unito, John Healey, ha commentato che le notizie sull’uso di un nuovo missile balistico da parte della Russia rimangono non confermate. Anche Pavel Podvig, esperto di armi nucleari, ha espresso scetticismo sull’utilizzo di un ICBM, sottolineando che sarebbe una scelta inefficace e costosa. Tuttavia, l’impiego di tale arma potrebbe essere interpretato come un messaggio strategico da parte di Mosca.

ICBM: una minaccia latente

Gli ICBM, sviluppati durante la Guerra Fredda, hanno una gittata che supera i 6.200 miglia, rendendoli capaci di colpire gli Stati Uniti dalla Russia. Sebbene teoricamente possano trasportare testate nucleari, il loro uso in un conflitto convenzionale è senza precedenti. La Russia possiede attualmente 326 ICBM nel suo arsenale nucleare, secondo una ricerca del Congresso degli Stati Uniti.

L’attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione, con l’Occidente che autorizza l’uso di missili a lungo raggio come gli ATACMS e gli Storm Shadow da parte dell’Ucraina contro obiettivi russi. Mosca ha avvertito che reagirà “di conseguenza” a queste decisioni. Nel frattempo, l’ambasciata statunitense a Kiev è stata temporaneamente chiusa per un potenziale “attacco aereo significativo”.

La situazione sul campo sembra influenzata dalla politica internazionale, con gli Stati Uniti che si avvicinano a un cambio di presidenza. Donald Trump, critico nei confronti degli aiuti all’Ucraina, potrebbe favorire negoziati di pace. Entrambe le parti stanno cercando di ottenere vantaggi strategici prima di eventuali colloqui. Nel frattempo, la NATO e il Dipartimento della Difesa statunitense non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali sull’uso del presunto ICBM.