Silvana Covili, una donna di 79 anni, è scomparsa il 19 novembre 2021 da Pavullo nel Frigeno, paese composto da circa diciottomila abitanti in provincia di Modena, in Emilia Romagna.
Immerso nella natura e sede dell’antico Castello di Montecuccolo, la fortezza ospita la cella di aceto balsamico più alta al mondo di 873 m.s.l.m, comunemente detta “L’Acetaia”.
Un comune silenzioso, ricco di storia e prodotti tipici come l’apprezzata “Crescentina” e di un mistero che purtroppo, perdura da tre anni senza una pista concreta: la sparizione della sopracitata 79enne.
Tra le ipotesi vagliate dagli inquirenti nel corso di tre anni: rapimento, sequestro di persona e allontanamento volontario.
Silvana Covili, scomparsa: identikit e abbigliamento della 79enne
La donna si è allontanata di casa a piedi, sita in Via Matteotti, come di consueto, intorno alle 18, in un venerdì apparentemente qualunque per andare dalla parrucchiera, come riferito ai familiari, ma lì, non c’è mai arrivata.
Al momento della scomparsa, Silvana Covili indossava giubbotto nero, pantaloni scuri e una borsa a tracolla nera: è alta un metro e sessantadue, occhi azzurri e capelli neri. Tra i segni particolari, un neo tra naso e bocca.
I parenti ne hanno immediatamente denunciato la sparizione alle forze dell’ordine. In poco tempo è stata attivata un’intensa macchina delle ricerche nella speranza di ritrovarla quanto prima sana e salva nel minor tempo possibile.
“Dov’è adesso Silvana? Sta bene? È in pericolo o qualcuno le ha fatto del male?”. Questi gli interrogativi della comunità locale di Pavullo, a lei affezionata, del nucleo familiare, degli agenti e oggi dell’Italia intera.
L’ipotesi rapimento e sequestro dell’anziana
Nel 2021, i cani molecolari avrebbero fiutato le tracce della donna non molto lontano dalla propria abitazione, lì dove tutto è ufficialmente iniziato.
Il giorno della scomparsa, venerdì 19 novembre, le temperature estremamente rigide e la mancanza di illuminazione sulla strada percorsa, ha reso le indagini ancor più complesse. Un dettaglio, però, ha aggiunto ulteriore preoccupazione: Silvana non aveva alcun appuntamento fissato con la parrucchiera.
Le ricerche, approvate dalla Procura, si sono estese per oltre un mese. L’area dell’abitazione è stata setacciata integralmente dagli agenti, come le zone limitrofe, senza però dare alcun feedback positivo.
Nessun materiale video è mai pervenuto all’Arma: le telecamere installate nel perimetro non hanno mai registrato alcun suo spostamento.
Da qui la possibilità che Covili possa essere stata rapita e sequestrata da un malintenzionato, forse una persona di cui si fidava ma con intenzioni nefaste, fuori dall’ordinario.
Richiesta dalla Procura l’archiviazione del caso
La Procura, avrebbe chiesto recentemente l’archiviazione del caso relativo a Silvana Covili, dopo tre anni senza alcun elemento utile all’evoluzione delle indagini.
Come spesso accade, arriva un momento in cui le istituzioni, anche per motivi prettamente burocratici, vorrebbero mettere un punto su alcune vicende e andare avanti.
I familiari della donna, però, non hanno mai potuto beneficiare di un tale lusso e non si arrendono, confidando nel buon corso della giustizia.
L’invito dei parenti, delle tante persone sui social network, della comunità locale di Pavullo è di “non dimenticare la storia della 79enne” e di tenerne vivo il racconto al fine di giungere alla verità, qualunque essa sia, seppur dolorosa e contraria ad un lieto epilogo.
Un’altra pista seguita dagli inquirenti era la possibilità che Silvana si fosse persa nei boschi, per un potenziale stato confusionale, come accaduto parallelamente in altre storie relative alla tematica degli scomparsi.
Chiunque avesse informazioni o per potenziali avvistamenti è tenuto ad informare il servizio d’emergenza al 112 o il comando provinciale, sito a Modena.
Ancora nessuna notizia di Emilien “Querdal” Martin scomparso nel 2018 a Marsiglia, città marittima nel sud della Francia e mai più ritornato.