La kermesse pentastellata Nova entra nel vivo, nel prossimo fine settimana gli elettori del Movimento Cinque Stelle saranno chiamati a esprimersi su temi fondamentali per il futuro. Il più importante di tutti? Probabilmente il ruolo di Garante del Movimento rivestito da Giuseppe Grillo. Dopo le elezioni europee dello scorso 8 e 9 giugno i rapporti tra il fondatore del M5s e il suo presidente Giuseppe Conte si sono incrinati. Adesso Conte punta ad eliminare il ruolo ma avrà bisogno di almeno 44.472 voti per raggiungere il quorum necessario.

La consultazione online degli iscritti al M5s è partita oggi, 21 novembre 2024, e si chiuderà domenica 24 novembre. Quello che riguarda Beppe Grillo, sebbene sia uno dei quesiti fondamentali, non è l’unico sul quale verterà l’intera kermesse. Nei prossimi giorni sarà affrontato il tema della sanità, della vendita di armi e dell’istruzione pubblica.

Se da una parte Grillo vorrebbe un Movimento che torni alle origini e ne rivendica la paternità, dall’altra Conte punta a una trasformazione per rendere il partito più conforme alle sfide del futuro. Il momento clou della kermesse pentastellata s’inserisce in una fase difficile del Movimento: nelle ultime elezioni regionali in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna, il M5s non ha fatto la differenza all’interno del campo largo. Risultati poco brillanti che impongono riflessioni sul futuro del partito.

Conte e l’appello per raggiungere il quorum per eliminare il garante

“Vuoi eliminare la figura del garante?” è il quesito fondamentale che sarà posto agli iscritti del Movimento Cinque Stelle a partire da oggi fino a domenica alle ore 15. Il fondatore è al centro di un dibattito sul rinnovo del partito pentastellato del quale ha rivendicato più e più volte la paternità. In caso di esito positivo, dalle 15 della prossima domenica Grillo non rivestirà più il ruolo di garante all’interno del M5s.

L’unico scoglio da superare è quello della maggioranza assoluta. È previsto infatti un quorum per la votazione iniziata oggi: almeno 44.472 iscritti al Movimento dovranno esprimersi affinché il voto sia valido. Una sfida, quella del quorum, che potrebbe costare cara all’ex presidente del Consiglio che negli scorsi giorni ha disposto l’invio di un messaggio ai sostenitori via Whatsapp:

“Ciao! Ho appena votato sui quesiti fondamentali per il futuro del Movimento 5 Stelle! ️ È un’occasione unica, ogni voto conta davvero! Il tempo stringe! Accedi al tuo profilo e partecipa al voto tramite questo link. Non perdere l’opportunità di fare la tua parte. Insieme possiamo costruire il nostro futuro! “

La presidenza legata ‘a doppio filo’ alla Costituente

Tutto è in forse, anche lo stesso Giuseppe Conte. Il presidente del M5s è intenzionato a far prevalere la sua linea all’interno della Costituente, ovvero quella progressista. Se però gli iscritti decidessero di prendere un’altra direzione, allora il presidente si metterebbe automaticamente in discussione. A raccontare è lo stesso Conte in un colloquio al quotidiano ‘Repubblica’ spiegando come, già nel 2021, era stata scelta una linea precisa per il Movimento che lo distanziasse dalla destra:

Se questa scelta di campo progressista venisse messa in discussione, il Movimento dovrà trovarsi un altro leader

Dal simbolo allo Statuto: cosa potrebbe cambiare

Dodici quesiti fondamentali per il domani pentastellato. In gioco c’è molto più del design del partito di Giuseppe Conte, il futuro del M5s dipenderà dai prossimi tre giorni. Nei quesiti rivolti agli elettori è possibile leggere proposte di modifica al Consiglio nazionale pentastellato, al ruolo del presidente e sul nome e sul simbolo del partito stesso.

In gioco anche le alleanze con altri partiti, dopo una lunga lista di quesiti in merito alla linea politica interna del Movimento Cinque Stelle. Future alleanze potrebbero dipendere anche dalla condivisione di determinati punti condivisi all’interno di un ‘Codice Etico’. Una mossa che probabilmente potrebbe mettere la parola ‘fine’ al campo largo, fonte di tanti malumori all’interno dei pentastellati.

E ora? Non resta che attendere lo scoccare delle 15 del 24 novembre quando le urne saranno chiuse e le decisioni sul futuro del M5s – ammesso che il partito si chiamerà ancora così per allora – saranno prese. Nel frattempo la politica italiana, soprattutto il centrosinistra, resta a guardare in attesa degli effetti di Nova.

Dal quorum al futuro dei 5s: cosa sta succedendo?

  • Consultazione online sul futuro del M5s e del ruolo di Grillo: Dal 21 al 24 novembre 2024, gli iscritti al Movimento 5 Stelle votano su 12 quesiti fondamentali, incluso l’eventuale abolizione del ruolo di Garante attualmente ricoperto da Beppe Grillo. Per eliminare questa figura, Giuseppe Conte ha bisogno di raggiungere un quorum di almeno 44.472 voti.
  • Conflitto tra Grillo e Conte sul futuro del Movimento: Grillo spinge per un ritorno alle origini del M5s, mentre Conte propone una trasformazione progressista del partito. Questa tensione riflette la difficoltà del Movimento nell’affermarsi politicamente, come dimostrato dai deludenti risultati nelle recenti elezioni regionali.
  • Possibili cambiamenti strutturali e politici: I quesiti includono proposte di modifica allo Statuto, al simbolo del partito, e al ruolo del presidente, oltre a decisioni su alleanze future e un nuovo “Codice Etico”. Il risultato delle votazioni potrebbe ridefinire il M5s, influenzando anche la leadership di Conte e il posizionamento politico del Movimento.