Le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sono diventate ben presto argomento di scontro politico fra maggioranza ed opposizione. PD e Fratelli d’Italia, anche se parlano di cercare un clima di collaborazione su un tema delicato come la violenza sulle donne, non hanno rinunciato a voler puntualizzare o criticare le parole di Valditara sui motivi che portano ai femminicidi.

L’intervento del ministro alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin sono cadute a ridosso del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il Partito Democratico ha annunciato la presentazione di emendamenti alla legge di bilancio per aumentare la prevenzione e l’educazione anche negli istituti scolastici.

La segretaria dem Elly Schlein, in una conferenza stampa oggi 21 novembre 2024 presso la sede del partito, ha attaccato la premier Giorgia Meloni per il suo silenzio sulle frasi di Valditara: “È passato un anno dalla morte di Giulia Cecchettin e il governo non ha fatto nulla. Meloni ha coperto Valditara“.

Scontro politico sulla violenza sulle donne, Schlein: “Meloni protegge Valditara”

Dalla parte delle donne, sempre e in ogni circostanza, ma in modo che sia la prevenzione a far scattare quella molla culturale che permetta il prima possibile di non vedere più fenomeni odiosi come i femminicidi.

La posizione del Partito Democratico e della sua segretaria Elly Schlein è ben chiara e in vista della discussione di metà dicembre riguardo la legge di bilancio sono pronti anche gli emendamenti per migliorare gli strumenti alla lotta contro la violenza sulle donne.

Un tipo di violenza strutturale a questa società e che le dichiarazioni di certi esponenti governativi rischiano di perpetrare a favore della propaganda politica di parte: il riferimento contro la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Istruzione Valditara non poteva essere più chiaro.

Occasione per parlarne è stata la conferenza stampa tenuta nella mattinata di oggi 21 novembre 2024 presso la sala Sassoli del PD, alla presenza non soltanto di Schlein ma anche della Portavoce nazionale della Conferenza delle donne Roberta Mori, del Capogruppo al Senato Francesco Boccia, di Cecilia D’Elia, Sara Ferrari e Valeria Valente (cioè Vicepresidente, Capogruppo e componente PD nella Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio).

La segretaria dem abbandona i toni celebratori degli ultimi giorni per la vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna e in Umbria, per criticare in modo puntuale l’assunto del ministro Valditara, secondo il quale in Italia l’aumento dei femminicidi sarebbe dovuto all’immigrazione irregolare.

Ricostruzione rifiutata in toto da tutti i presenti alla conferenza stampa, con Schlein che innanzitutto delinea cosa secondo lei sia davvero alla base della violenza sulle donne:

La violenza di genere è questione fondamentale per il PD. Non abbiamo visto anche in questo anno, anche a seguito della mobilitazione dell’anno scorso, risposte sufficienti. Non basta la repressione, quello che manca completamente è la prevenzione.

Nonostante i buoni propositi scaturiti dalla morte di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato, Filippo Turetta, non c’è stato alcun incontro decisivo fra i partiti di maggioranza e quelli d’opposizione. Nel corso dei mesi ogni partito ha presentato le proprie proposte o ha parlato secondo i propri termini di un qualcosa che Schlein definisce come un'”emergenza sistematica“.

Per noi questo è cruciale, tant’è che il PD ha presentato una proposta complessiva. Abbiamo provato anche questa volta a lavorare in dialogo con la maggioranza. Ma non è stato possibile perché hanno problemi con la Convenzione di Istanbul, come si vede dalla dichiarazione inaccettabile di Valditara coperta da Meloni.

“La violenza di genere fenomeno strutturale della società”

Dalle parole di Schlein emerge quindi come Valditara sia stato protetto dopo le sue dichiarazioni per un mero calcolo politico, portato avanti sulla pelle delle donne. Tante associazioni che aiutano in caso di violenza e di aggressioni da parte di ex mariti, fidanzati o compagni segnalano da anni come non si possa (anzi, non si debba) considerare i vari casi di cronaca come gli scatti di “gelosia” da parte di quegli uomini.

Anzi, questa è una narrazione che alla lunga toglie le responsabilità non soltanto ai singoli (che sembrerebbero commettere reati perché obnubilati dalla gelosia), quanto anche all’intera società che in molti suoi aspetti ha ancora caratteri patriarcali e di sfruttamento nei confronti delle donne.

Ciò si vede bene quando, prosegue Schlein, le vittime di femminicidi vengono descritte chiamandole soltanto per nome o quando si cerca di capire, anzi di insinuare, che qualcosa del loro comportamento abbia causato la reazione violenta di un uomo:

La violenza di genere è un fenomeno strutturale della nostra società che discende dal patriarcato e bisogna agire prima che si radichi l’idea del possesso della donna. Si tende ancora a far diventare le vittime due volte: non è mai colpa delle vittime, la violenza di genere è sempre colpa degli aggressori.

La colpa di questo governo sarebbe anche quella di piegare la questione della violenza sulle donne a logiche di parte: il PD con i suoi emendamenti spera sempre di trovare un punto d’incontro in nome di un’emergenza nazionale, ma anche sottolinea come il governo abbia passato gli ultimi mesi perseguendo interessi che non sono urgenti per il buon funzionamento del nostro paese.

Abbiamo insistito negli emendamenti in manovra per risorse per la formazione e per l’educazione e continueremo a insistere sul mettere da parte la dialettica politica di fronte a una emergenza nel Paese che richiede responsabilità da parte delle forze politiche.

Boccia: “La Lega frena sul reato di molestie”

Le parole della segretaria dem rappresentano quindi un forte richiamo alle responsabilità che il governo dovrebbe assumersi. Innanzitutto proprio riguardo Valditara, le cui parole erano state giudicate da gran parte del PD come “inadeguate e imbarazzanti”: la senatrice Laura Boldrini è stata una delle più dure nel merito, indicando come il ministro non avesse capito il contesto nel quale le aveva pronunciate.

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Anche dalla Lega, e non soltanto da Fratelli d’Italia, è proseguito in questi giorni il silenzio nei confronti della vicenda, probabilmente aspettando che il caso si sgonfi. Un risvolto però che forse non è stato pubblicamente notato lo ha indicato Boccia, seduto accanto alla Schlein durante la conferenza stampa di oggi.

Il senatore lamenta che i leghisti abbiano, nelle commissioni che lavorano sulla violenza di genere, posto freni e ritardi ad alcune proposte giudicate dal PD come davvero importanti e urgenti:

I diritti delle donne non possono essere terreno di scontro politico. L’anno scorso, dopo l’omicidio di Cecchettin, ci fu una chiamata tra Schlein e Meloni e fu rafforzato un terreno comune. Speravamo in un passo in avanti. Segnalo però che questo terreno comune non c’è, c’è un freno costante che è venuto fuori in questi giorni. Un freno che pone la Lega.

I dem non potevano fare a meno di notare che le parole di un rappresentante delle istituzioni, quando inesatte e gravi per le loro possibili implicazioni, vanno criticate e corrette dalle opposizioni politiche. La Lega dimostra con il suo comportamento poco senso istituzionale, scegliendo la strada della ripicca:

Nella conferenza dei capigruppo al Senato abbiamo chiesto un passo in avanti, cioè una legge sul reato da molestie la frenata brusca della Lega riletta dopo le parole di Valditara ci fa anche male. Quando il ministro nega l’evidenza, noi non possiamo non denunciarlo. E le parole di Meloni, che hanno sostenuto Valditara, ci hanno allontanato.

I 3 punti salienti dell’articolo

  • Controversia sulle dichiarazioni di Valditara: il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha suscitato polemiche con le sue affermazioni sulla violenza di genere, suggerendo che l’aumento dei femminicidi in Italia fosse legato all’immigrazione irregolare. Questo ha generato un acceso dibattito politico, con il Partito Democratico (PD) che ha criticato duramente queste dichiarazioni e accusato la Premier Giorgia Meloni di non aver preso distanza dalle parole del Ministro.
  • Posizione del Partito Democratico: Elly Schlein, segretaria del PD, ha sottolineato che la violenza di genere è un fenomeno strutturale della società, legato al patriarcato, e ha insistito sulla necessità di prevenzione e educazione per contrastarla. Ha anche presentato emendamenti alla legge di bilancio per aumentare la formazione e le risorse dedicate alla lotta contro la violenza sulle donne, accusando il governo di non aver affrontato adeguatamente l’emergenza.
  • Critiche al governo e alla Lega: il senatore dem Francesco Boccia ha accusato la Lega di ostacolare le proposte del PD per combattere la violenza di genere, in particolare sul reato di molestie. Inoltre, ha lamentato che il governo, pur essendo in ritardo sulle risposte concrete, abbia utilizzato la questione come una battaglia politica, compromettendo un necessario approccio unito e responsabile su un tema di emergenza nazionale.