Il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo è stato rinviato a giudizio dal gup di Biella per la vicenda dello ‘Sparo di Capodanno’. Dovrà rispondere delle accuse di ‘porto illegale di arma comune da sparo’ e di ‘porto illegale di munizionamento da guerra’.
Una decisione che il parlamentare di Fratelli d’Italia ha commentato oggi – giovedì 21 novembre – ai microfoni della trasmissione “Cinque Notizie” condotta da Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
Emanuele Pozzolo non commenta direttamente i fatti accaduti la notte del 1 gennaio 2024, quando durante la famosa festa presso la Pro loco di Rosazza un uomo rimase accidentalmente ferito da un proiettile esploso da un’arma che sarebbe poi risultata di sua proprietà, ma racconta lo stato d’animo che lo ha accompagnato in questi mesi e il processo di ‘mostrificazione’ nei suoi confronti.
Pozzolo ha, infine, sottolineato la sua speranza che il procedimento giudiziario possa far luce sulla vicenda, dichiarando però che, al di là della sua situazione, non è facile riporre una fiducia smodata nella giustizia.
Emanuele Pozzolo: “Difficile avere fiducia nei giudici”
“Ho una relativa fiducia nella qualità dell’operato di alcune procure e l’ho visto sulla mia pelle. Auspico che si trovino giudici che vogliano valutare le cose come sono. Al di là del mio caso, comunque, avere una smodata fiducia nella giustizia italiana mi sembra un pò eccessivo”.
Risponde così, Emanuele Pozzolo, quando gli viene chiesto se ritenga che il processo che si aprirà tra pochi mesi possa far definitivamente luce sulla vicenda che lo vede coinvolto. La maggior parte delle accuse nei suoi riguardi è caduta in fase preliminare, ma in aula dovrà comunque rispondere per il possesso dell’arma da cui partì il colpo la notte di Capodanno del 2024 alla festa nei locali della Pro Loco di Rosazza.
La vicenda gli è costata anche una procedura di sospensione dal partito di Fratelli d’Italia in cui milita da oltre dieci anni e con il quale è stato eletto alla Camera dei Deputati.
“Al momento sono in attesa della valutazione da parte dei probiviri per la valutazione della sospensione. Io rispetto le valutazioni del partito. Deluso? No, credo che ci sia anche una questione cautela a fronte di determinati provvedimenti a tutela del partito, anche a tutela mia. Attendo con grande serenità la valutazione. Io sono sempre stato molto rispettoso dello statuto del partito”
ha detto Emanuele Pozzolo.
Il deputato: “Contro di me gogna mediatica senza precedenti”
Rispondendo, infine, alla domanda su cosa lo abbia ferito maggiormente dell’intera vicenda, il deputato di Fratelli d’Italia ha indicato la ‘mediatizzazione estrema’ dei fatti che avrebbe portato, a suo dire, a una sorta di “mostrificazione” nei suoi confronti e che avrebbe coinvolto anche i suoi familiari.
“La mediatizzazione estrema della vicenda, non ha aiutato la ricerca della verità e ha portato a una mostrificazione nei miei confronti. Una sproporzione rispetto ai fatti occorsi e a un’accusa che io rigetto. C’è stata un’operazione di gogna mediatica senza precedenti non sto piagnucolando ma solo fotografando la situazione.”
Conclude, quindi, il deputato di Fratelli d’Italia.
Cosa è successo a Rosazza la notte del 1 gennaio 2024?
Il processo a carico di Emanuele Pozzolo inizierà il 25 febbraio 2025 a Biella. Il deputato di Fratelli d’Italia (attualmente sospeso) è stato rinviato a giudizio per i fatti relativi allo “Sparo di Capodanno” accaduto tra il 31 dicembre 2023 e il 1 gennaio 2024 durante una festa, appena terminata, presso la Pro Loco di Rosazza.
In quella circostanza, un proiettile partito accidentalmente da una pistola – un piccolo revolver che Pozzolo aveva portato con sè – ferì Luca Campana, un operaio di 31 anni e genero del capo scorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, che era presente alla festa ma fuori dal locale al momento dello sparo e non coinvolto nell’incidente.
Negli ultimi giorni, Campana ha ritirato la querela per lesioni dopo aver raggiunto un accordo economico con Pozzolo, facendo così cadere questa accusa. Inoltre, sono cadute anche le accuse di esplosioni pericolose e omessa custodia d’armi.
Restano in piedi, però, le accuse di “porto illegale di arma comune da sparo” e “porto illegale di munizionamento da guerra”, che saranno oggetto del processo. Il rinvio a giudizio è stato formalizzato, ieri, mercoledì 20 novembre.
Lo ‘Sparo di Capodanno’ in cinque punti:
- Rinvio a giudizio: Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia, è stato rinviato a giudizio per le accuse di “porto illegale di arma comune da sparo” e “porto illegale di munizionamento da guerra” in relazione all’incidente dello “Sparo di Capodanno” durante una festa a Rosazza.
- Accusa di “gogna mediatica”: Pozzolo ha denunciato una “gogna mediatica senza precedenti”, lamentando l’eccessiva esposizione mediatica che ha influenzato negativamente la sua vita e quella della sua famiglia, senza aiutare a chiarire i fatti.
- Mancata fiducia nella giustizia: Nonostante il processo in arrivo, Pozzolo ha espresso la difficoltà di avere fiducia smodata nel sistema giudiziario.
- Sospensione dal partito: Il deputato è stato sospeso da Fratelli d’Italia a causa dell’incidente, ma ha dichiarato di rispettare la decisione del partito e di attendere con serenità la valutazione dei probiviri.
- Incidente e accordo con la vittima: L’incidente del Capodanno 2024 ha visto un proiettile partire accidentalmente da un revolver di Pozzolo, ferendo un uomo, Luca Campana. Tuttavia, Campana ha ritirato la querela dopo un accordo economico, facendo cadere alcune accuse.