Alla fine l’accordo è arrivato, l’esecutivo von der Leyen 2 vedrà la luce così come la Presidente di Commissione l’aveva immaginato. Dopo infinite e travagliate trattative che hanno tenuto fino all’ultimo sulle spine i commissari in bilico, il Ppe, S&D e Renew hanno siglato l’accordo.

Via libera a tutti i commissari scelti da Ursula von der Leyen compresi i due ‘casus belli’ che hanno rischiato di far saltare la Commissione, ovvero, i due neo vicepresidenti Raffaele Fitto (Ecr) e Teresa Ribera (Ppe).

Il 27 novembre a Strasburgo ci sarà via libera definitivo dell’ Europarlamento, dove non dovrebbero esserci colpi di scena imprevisti, visto l’accordo siglato dai partiti che compongono la maggioranza Ursula. Hanno confermato il voto contrario i Verdi Europei, mentre in Ecr alcuni gruppi potrebbero votare con la maggioranza.

Commissione Europea, i 27 nuovi commissari

La Commissione Europea è composta da 27 commissari e commissarie, uno per ogni paese membro e resterà in carica per cinque anni, ovvero, fino alle prossime Elezioni Europee.

Ecco chi sono:

Ursula von der LeyenGermaniaPresidente della Commissione Europea
Raffaele FittoItaliaVicepresidente esecutivo per Coesione e Riforme
Teresa RiberaSpagnaVicepresidente esecutivo per il clima e la transizione ecologica
Henna VirkkunenFinlandiaVicepresidente esecutivo per la crescita sostenibile
Kaja KallasEstoniaAlto rappresentante per la politica estera e sicurezza
Roxana MinzatuRomaniaVicepresidente esecutivo per le relazioni internazionali
Stéphane SéjournéFranciaVicepresidente esecutivo per la digitalizzazione
Valdis DombrovskisLettoniaEconomia e produttività
Maros SefcovicSlovacchiaCommercio e sicurezza economica
Dubravka SuicaCroaziaMediterraneo
Oliver VarhelyiUngheriaSalute e benessere degli animali
Wopke HoekstraPaesi BassiClima, crescita sostenibile e riduzione delle emissioni
Andrius KubiliusLituaniaDifesa e spazio
Marta KosSloveniaAllargamento e relazioni con i paesi vicini
Jozef SíkelaRepubblica CecaPartenariati internazionali
Costas KadisCiproPesca e oceani
Maria Luís AlbuquerquePortogalloServizi finanziari e Unione del risparmio
Hadja LahbibBelgioPreparazione e gestione delle crisi
Magnus BrunnerAustriaAffari interni e migrazione
Jessika RoswallSveziaAmbiente, resilienza idrica ed economia circolare competitiva
Piotr SerafinPoloniaBilancio, lotta alle frodi e amministrazione pubblica
Dan JørgensenDanimarcaEnergia e alloggi
Ekaterina ZaharievaBulgariaRicerca e innovazione
Michael McGrathIrlandaDemocrazia, giustizia e stato di diritto
Apostolos TzitzikostasGreciaTrasporti sostenibili e turismo
Christophe HansenLussemburgoAgricoltura e alimentazione
Glenn MicallefMaltaEquità intergenerazionale, cultura, giovani e sport

Via libera di Ppe e Renew a Raffaele Fitto

La conferma è arrivata nella tarda serata di ieri, mercoledì 20 novembre, dopo che per bene due volte i socialisti di S&D avevano chiesto e ottenuto lo stop della seduta della commissione, in seguito alle tensioni per il voto su Teresa Ribeira, la commissaria spagnola nel mirino per l’alluvione di Valencia. Alla fine, però, il voto favorevole è arrivato per entrambi i commissari.

Nello specifico il ministro italiano di Fratelli d’Italia sarà vicepresidente esecutivo della Commissione europea alla Coesione e alle Riforme, mentre l’esponente spagnola del Ppe sarà vicepresidente esecutiva alla Transizione pulita.

Nel pomeriggio di ieri, la segretaria italiana del Partito Democratico Elly Schlein – partito che con i suoi 22 eurodeputati è la delegazione più numerosa del gruppo europeo dei Socialisti e Democratici (S&D) – si era detta fiduciosa sulla possibilità di arrivare a un accordo, sottolineando però anche il problema politico sollevato dalla nomina di Raffaele Fitto che, in quanto membro del partito di destra dei Conservatori (ECR), creerebbe ambiguità sul perimetro della coalizione di maggioranza.

La nomina di Fitto è stata accolta con un sospiro di sollievo da parte del Governo Italiano e soprattutto da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha fortemente sostenuto la candidatura del suo Ministro agli Affari Europei e al Pnrr in Europa.

Le nuove sfide dell’Unione

Nel prossimo quinquennio la Commissione Ue si troverà a dover affrontare sfide cruciali per il destino dell’Unione, dalla transizione energetica, alle conseguenze della nuova presidenza Americana, fino ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente.

La presidente Ursula von der Leyen ha creato cinque nuovi portafogli proprio alla luce delle nuove priorità strategiche.

Ci sarà un portafoglio al Mediterraneo per gestire le politiche di cooperazione sviluppo dell’area; uno per la difesa e la sicurezza per affrontare le sfide geopolitiche; uno al commercio e Sicurezza Economia per la gestione delle relazioni commerciali internazionali; uno alle politiche abitative ed energetiche e l’ultimo in materia di fisco, clima e crescita verde.

In conclusione

La nuova Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen, è composta da 27 commissari, tra cui Raffaele Fitto, nominato Vicepresidente Esecutivo per la Coesione e le Riforme, e Teresa Ribera, Vicepresidente per il Clima e la Transizione Ecologica.

Dopo intensi negoziati, l’Europarlamento ha approvato la nomina, nonostante alcune resistenze politiche. La Commissione dovrà affrontare sfide cruciali come la transizione energetica, la sicurezza geopolitica e le crisi internazionali.

Sono stati creati nuovi portafogli per rispondere alle priorità emergenti, tra cui difesa, commercio e politiche abitative. Il governo italiano ha accolto con favore la nomina di Fitto, sostenuta dalla presidente Meloni.