L’arrivo degli X-Men nel MCU (Marvel Cinematic Universe) potrebbe essere più vicino di quanto si pensi e a dirlo è proprio il deus ex machina delle faccende legate ai cinecomics Marvel: Kevin Feige. Il presidente dei Marvel Studios ha chiarito ufficialmente, infatti, quando i mutanti della Casa delle Idee faranno la loro comparsa al fianco degli Avengers e di Spider-Man.

La strada è stata lunga e gli ostacoli non pochi. Dopo l’acquisizione della 20th Century Fox (lo Studio che deteneva i diritti di sfruttamento degli X-Men) da parte della Disney, c’era chi faceva già il conto alla rovescia per l’atteso debutto degli Uomini X all’interno della maxi-saga seriale sviluppata a partire dal 2008.

Tuttavia, il successo sul grande schermo che le storie dei mutanti hanno conosciuto in quasi tutte le loro precedenti incarnazioni deve avere in qualche modo ‘frenato’ la Marvel dal mostrare in tempi brevi le nuove versioni di personaggi già noti e, in alcuni casi, molto amati. Non è casuale, infatti, che per Wolverine (il mutante più amato, tra le pagine dei fumetti come al cinema), si sia deciso di puntare sull’usato sicuro rappresentato da Hugh Jackman.

Gli X-Men pronti a debuttare nel MCU, Kevin Feige svela i dettagli

Ora, però, l’attesa sembra avere davvero una fine.

Intervenuto in un collegamento video allo showcase della Disney organizzato a Singapore, Feige anticipa quelli che sono i piani futuri del Marvel Cinematic Universe.

Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios.

Il punto di arrivo di questa nuova fase del MCU, iniziata ormai cinque anni fa, sarà rappresentato da due pellicole degli Avengers che arriveranno nel 2026 e nel 2027 e cioè, rispettivamente, “Avengers: Doomsday” e “Avengers: Secret Wars“. Alla fine di questo dittico inizierà quella che il produttore definisce con orgoglio evidente la “nuova era dei mutanti.

“L’intera storia di “Secret Wars” ci porterà in una nuova era dei mutanti e degli X-Men. È uno di quei sogni che si avverano. Finalmente gli X-Men sono tornati!”

Il percorso di avvicinamento a questa nuova era è già iniziato. Personaggi come Namor, apparso in “Black Panther: Wakanda Forever“, e Ms. Marvel sono stati indicati proprio come mutanti, introducendo il concetto nell’Universo Marvel (che, è bene ricordarlo, fino all’acquisizione della 20th Century Fox non poteva nemmeno usare quella parola nei suoi film).

MCU, i motivi della lunga attesa per Wolverine & co.

Feige non rivela nulla sul nuovo film che vedrà protagonisti gli allievi del professor Charles Xavier ma anticipa che alcuni di loro potranno essere visti nelle prossime pellicole Marvel, prima delle due dedicate agli Avengers che chiuderanno l’attuale ‘Saga del Multiverso’.

Un approccio che qualcuno potrebbe giudicare fin troppo lento. “Avengers: Endgame” vedeva la luce, infatti, nello stesso 2019 in cui la Disney acquisiva la 20th Century Fox, portandosi a casa i personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby nel 1963. Perché, allora, non affidare subito a loro le ‘chiavi’ del futuro del MCU?

Per capire la ragione di questa cautela basta osservare la strada fatta sul grande schermo dal più famoso dei mutanti e cioè Wolverine.

Hugh Jackman nei panni di Wolverine in “Deadpool & Wolverine”.

Protagonista del primo film in assoluto sugli X-Men, diretto da Bryan Singer nel 2000, e ancora di più del suo seguito del 2003, l’artigliato canadese interpretato da Hugh Jackman ha riscosso un tale successo da essere costretto a un ritorno continuo nelle pellicole con al centro i ‘giovani dotati’ allievi di Charles Xavier.

Un personaggio talmente carismatico che, quando nel 2011 la Fox diede il via al reboot della saga, si decise di non inserirlo nella storia di “X-Men: L’inizio” proprio per evitare il confronto con l’ingombrante predecessore. Salvo poi affidarsi al paradosso temporale del secondo capitolo, “X-Men: Giorni di un futuro passato” del 2014, per richiamare Jackman nel ruolo. Scelta compiuta anche dalla Marvel in “Deadpool & Wolverine“, blockbuster che vede nuovamente il divo australiano vestire i panni dell’eroe con lo scheletro di adamantio.

La storia cinematografica degli X-Men e del loro ‘portabandiera’ è, dunque, una storia di sostanziale successo (a eccezione dell’ultimo “X-Men: Dark Phoenix“, vero e proprio flop del 2019). Del tutto diversa, insomma, rispetto agli insuccessi degli ultimi film incentrati sui Fantastici 4, altra proprietà della Fox tornata alla Marvel nel 2019. Non sorprende, dunque, che mentre gli inquilini del Baxter Building torneranno a breve con il loro film targato Marvel (uscita prevista a luglio 2025), per gli X-Men sia necessario aspettare ancora un po’ di tempo.

Gli X-Men per il rilancio della Marvel al cinema

Tempo che appare proporzionale all’importanza che gli X-Men rivestiranno nel futuro del MCU.

Parlando di “nuova era dei mutanti” Feige conferma quanto sarà importante il gruppo nelle future avventure dell’Universo Cinematografico Marvel. Una centralità che il presidente dei Marvel Studios sottolinea da diverso tempo e che ha perfettamente senso, arrivati a questo punto della saga.

Il Marvel Cinematic Universe degli ultimi anni non è stato in grado, a detta di molti, di replicare il successo travolgente della ‘Saga dell’Infinito’ conclusasi nel 2019 e questo fondamentalmente per una duplice ragione. Da un lato, per quella che potrebbe essere definita ‘sbornia televisiva’, che ha portato alla produzione di una quantità obiettivamente eccessiva di serie tv che avevano il compito di portare avanti la trama principale assieme ai film per per il grande schermo. Il risultato è stata una progressiva perdita di pubblico causata dall’incapacità materiale di poter seguire l’intero sviluppo della storia. Del resto, le giornate continuano a durare 24 ore e nemmeno la Marvel può farci niente.

Dall’altro, l’assenza di supereroi che potessero sostituire i vari Iron Man, Capitan America, Vedova Nera ecc. progressivamente usciti di scena. L’ultimo rimasto nel cuore del grande pubblico è lo Spider-Man interpretato da Tom Holland e, a quanto trapela dai corridoi di Hollywood, sarà proprio lui a traghettare il MCU verso la conclusione della ‘Saga del Multiverso’.

Dopodiché, serviranno nuovi protagonisti dotati dello spessore giusto per reggere un simile peso e gli X-Men sembrano perfetti per questo scopo. Nati negli anni ’60 su precisa volontà di Stan Lee che voleva raccontare i rigurgiti razzisti degli Stati Uniti attraverso la metafora di questi ragazzi rifiutati dalla società in quanto diversi, i mutanti sembrano essere gli eroi più adatti per descrivere un Paese, gli USA, e un mondo in cui simili tensioni sembrano tristemente tornare d’attualità.

Conclusioni

  • L’arrivo degli X-Men nel MCU: Kevin Feige ha confermato che gli X-Men entreranno nel Marvel Cinematic Universe (MCU) dopo gli eventi di “Avengers: Secret Wars“, segnando l’inizio di una “nuova era dei mutanti” per la saga cinematografica. Alcuni personaggi mutanti, come Namor e Ms. Marvel, sono già stati introdotti, preparando il terreno per l’ingresso degli X-Men.
  • La lunga attesa e cautela: la Marvel ha scelto di non introdurre subito gli X-Men dopo l’acquisizione della 20th Century Fox nel 2019, soprattutto a causa del successo ottenuto dai precedenti film degli X-Men (a eccezione di “X-Men: Dark Phoenix” del 2019);
  • Il ruolo centrale degli X-Men nel futuro del MCU: Feige ha sottolineato l’importanza degli X-Men per il rilancio del MCU, reduce dalle recenti difficoltà nel replicare il successo della ‘Saga dell’Infinito’. I mutanti rappresentano una nuova generazione di protagonisti capaci di affrontare temi sociali rilevanti, ieri come oggi, che li rendono adatti a guidare le trame future del MCU.