Il Gladiatore 2 ha riportato al centro dell’attenzione la figura di Marco Opellius Macrino, interpretato con carisma da Denzel Washington. Ma chi era realmente questo personaggio storico? E quanto la sua figura è stata fedelmente rappresentata nel film?

Macrino, nato in Algeria nel II secolo d.C., è stato un imperatore romano che regnò per un breve periodo, dal 217 al 218 d.C. Proveniente dall’ordine equestre, riuscì a salire al potere dopo l’assassinio di Caracalla. Il suo regno fu segnato da instabilità politica e da una serie di rivolte che portarono alla sua caduta e alla sua morte.

In questo articolo approfondiremo la figura storica di Marco Opellius Macrino, confrontandola con la sua rappresentazione cinematografica.

Macrino è esistito davvero?

Nel film “Il Gladiatore II”, Denzel Washington interpreta Macrino, un personaggio affascinante e ambizioso. Ma Macrino è esistito davvero? Sì, è esistito davvero, ma con alcune differenze rispetto al film.

Sebbene la pellicola lo presenti come un ex gladiatore e consigliere imperiale, in realtà, Macrino era un funzionario romano di origine berbera, che servì fedelmente gli imperatori Settimio Severo, Caracalla e Geta, e poi diventò imperatore.

Non ci sono prove storiche che lo colleghino al mondo dei gladiatori o che abbia avuto un legame diretto con Marco Aurelio, come viene inteso nel film.

Dopo un periodo di caos, l’imperatore Settimio Severo (il padre di Caracalla e Geta) salì al potere per pacificare l’Impero. Fu proprio lui a decidere che i suoi figli avrebbero condiviso il trono come co-imperatori.

Uno dei consiglieri e burocrati più fidati di Severo fu proprio Macrino. Svolse molti compiti importanti e giocò un ruolo chiave nell’aiutare l’imperatore a portare stabilità a Roma. Questo consigliere non era di Roma, bensì di Cesarea, nell’odierna Algeria, e apparteneva a una famiglia equestre, il “secondo livello” dello status sociale romano, di origine berbera. 

Ciò significava che aveva accesso all’istruzione e questo gli permise di studiare fino a diventare un rispettato avvocato a Roma. Fu in quel momento che fu chiamato al servizio di Severo.

Nel film, Macrino rivela a Lucilla che un tempo apparteneva a Marco Aurelio, ma in realtà non c’è traccia che ciò sia mai accaduto. Come non c’è traccia storica che Macrino fosse un gladiatore o possedesse gladiatori e schiavi.

Come fece Macrino a diventare imperatore?

Dopo la morte di Severo e Geta, Caracalla nominò Macrino capo delle guardie pretoriane. Le politiche dell’imperatore si basavano principalmente sulla guerra contro nemici stranieri e, a quel tempo, il nemico era l’Impero dei Parti, nell’odierna Turchia.

Nel 217 d.C., mentre Caracalla e Macrino erano impegnati in campagne militari nelle province orientali, Roma era scossa da tensioni politiche. L’imperatore, già impopolare tra le truppe a causa del suo carattere paranoico e del brutale assassinio del fratello Geta, vedeva in Macrino una crescente minaccia.

Correva voce, infatti, che una profezia indicasse Macrino come il futuro imperatore. Fomentato da queste voci e temendo una congiura, Caracalla ordinò l’esecuzione del suo prefetto.

Tuttavia, anticipando i piani di Caracalla, Macrino agì per primo, incaricando un soldato scontento di porre fine alla vita dell’imperatore.

Con Caracalla e Macrino lontani da Roma, il Senato non aveva il potere di fare nulla al riguardo, e Macrino fu proclamato Imperatore dalle truppe. Divenne il primo Imperatore proveniente da una famiglia equestre e il primo a non appartenere alla classe senatoriale.

Macrino è l’unico imperatore a non aver mai governato da Roma stessa. Una volta salito al trono, cercò la pace con i molti regni stranieri che muovevano guerra a Roma, consapevole della mancanza di risorse lasciate da Caracalla.

Questa decisione, però, non fu accolta bene dalle truppe, che facevano affidamento sulla guerra per guadagnarsi da vivere. Inoltre tentò di ripristinare la maggior parte delle politiche economiche e fiscali di Severo, come la rivalutazione della moneta romana e l’adeguamento del pagamento delle truppe.

Per poco più di un anno, Macrino governò da Antiochia con suo figlio, Diadumeniano, come suo co-imperatore, ma non passò molto tempo prima che i disordini e il malcontento crescessero tra le truppe. Diadumeniano fu infine catturato dalle truppe ribelli mentre era in viaggio per una missione di pace e ucciso. Macrino incontrò la stessa sorte poco dopo. 

Salì così al trono un lontano parente di Caracalla chiamato Eliogabalo. Macrino divenne l’unico imperatore a non aver mai governato da Roma, poiché il suo regno iniziò e finì lontano dalla capitale.

In conclusione

La figura di Marco Opellius Macrino, storicamente complessa e affascinante, viene reinterpretata in modo libero e creativo ne Il Gladiatore 2. Sebbene il film prenda molte licenze artistiche, mantiene intatto il fascino di un personaggio capace di scalare le gerarchie sociali fino al potere supremo.

Nella realtà, Macrino fu un imperatore che tentò di stabilizzare un impero in crisi, ma la sua origine equestre e le politiche impopolari lo resero vulnerabile alle trame politiche e alle ribellioni militari.

La sua breve esperienza come imperatore, segnata da conflitti e tradimenti, ne fa una figura tragica e intrigante. Il confronto tra la storia e la finzione cinematografica ci ricorda come il cinema possa reinterpretare il passato per intrattenere, pur lasciando spazio alla curiosità per la vera storia dietro i personaggi.