La Lega e il M5s non riescono più a racimolare consensi come cinque anni fa. I partiti guidati da Matteo Salvini e Giuseppe Conte sono state le delusioni delle due elezioni regionali tenutesi il 17 e 18 novembre 2024 in Umbria ed Emilia Romagna. Nel Centro Italia, il Partito Democratico ha trainato l’intera coalizione verso il successo realizzando più del 30% dei voti, il Movimento Cinque Stelle si è attestato attorno al 4,71% al pari delle altre forze politiche che fanno parte della coalizione per la neoeletta presidente di Regione Stefania Proietti.

In Emilia Romagna, la formazione pentastellata non è riuscita invece a superare il 3,5%. Anche nel Nord Italia, il Partito Democratico si è dimostrato la forza trainante del centrosinistra riuscendo a portare De Pascale alla presidenza della Regione.

Perde consensi anche il Carroccio. Il partito guidato da Matteo Salvini non è riuscito ad andare oltre il 7,7% in Umbria e il 5,3% in Emilia Romagna, venendo così superato da Forza Italia. Abissale la distanza con Fratelli d’Italia: il partito di governo ha registrato il 19% in Umbria ed il 23% in Emilia Romagna dove cinque anni fa la Lega aveva ottenuto un buon risultato.

I risultati di M5s e Lega nelle elezioni in Umbria e Emilia Romagna

Scontata la vittoria del centrosinistra in Emilia Romagna dove da quasi ottant’anni non ha rivali. Il Partito Democratico è riuscito a ottenere il 43% dei consensi portando De Pascale alla presidenza della Regione, una percentuale molto alta che rende quasi nullo il contributo di Alleanza Verdi Sinistra (5,3%), Civici (3,8%) e infine M5s (3,5%).

Sorprende in negativo il M5s che nel Nord Italia perde alcuni punti percentuali rispetto al passato. Nel 2020, quando si sono tenute le ultime elezioni regionali in Emilia Romagna, i pentastellati avevano registrato il 4,74% dei consensi. Oggi invece perdono uno 0,9%, all’epoca il Movimento Cinque Stelle correva da solo mentre in questa occasione ha fatto parte della Lista Pascale-Presidente.

Lieve perdita di consensi anche in Umbria dove il partito di Giuseppe Conte non è mai stato tra i preferiti dell’elettorato. Nel 2019, i Cinque Stelle hanno corso assieme al centrosinistra nella lista dell’allora candidato Vincenzo Bianconi che è stato sconfitto da Donatella Tesei – fino a ieri presidente della Regione. In quell’occasione i pentastellati hanno registrato il 7,41% dei consensi, oggi il 4,71%.

Nessun segnale d’allarme ma dati decisamente troppo bassi per una forza che al pari del Pd dovrebbe essere il faro del campo largo. Non è da escludere che i risultati siano oggetto dell’imminente Costituente pentastellata.

Emorragia di voti per la Lega

Se le perdite del M5s sono minime, quelle della Lega portano a porsi più di qualche domanda. Nel 2019, pochi mesi dopo il Papeete Beach e la fine del governo gialloverde, il Carroccio era il partito più votato del centrodestra ed i dati in Umbria e Emilia Romagna del 2019 parlano chiaro. La Lega è stata, cinque anni fa, la forza trainante capace di cambiare le carte in tavola in Umbria – Regione storicamente rossa – portando, grazie al 36,95% dei consensi ottenuti alle urne, Donatella Tesei alla guida della Regione. All’epoca Fratelli d’Italia e Forza Italia viaggiavano al 10% e al 5%.

Cinque anni dopo è tutto cambiato. Fratelli d’Italia guadagna +9% mentre Forza Italia sale dal 5,50% al 9,60% mentre il Carroccio crolla dal 37% al 7,70%. Un dato, questo, che dovrebbe allarmare dalle parti di via Bellerio assieme a quello che arriva dall’Emilia Romagna.

Se nel 2019 la Lega guidava la coalizione di Borgonzoni forte del suo 32%, oggi sembra il fanalino di coda della lista di centrodestra di Ugolini: il Carroccio registra il 5,3% venendo completamente sostituito da Fratelli d’Italia che nonostante tutto non riesce ad avvicinarsi nemmeno al risultato del partito di Salvini del 2020. La fiamma tricolore non va oltre il 23%, sicuramente un risultato incoraggiante rispetto all’8% di cinque anni fa ma nemmeno troppo. Sorride Forza Italia che dal 2,56% passa al 5,3%.

Numeri allarmanti per il Carroccio che è passato nel giro di cinque anni da trascinatore del centrodestra a fanalino di coda delle liste dei candidati alla presidenza della Regione venendo rimpiazzato da Fratelli d’Italia.

Il confronto: quanto hanno perso M5s e Lega

Nel 2019 la situazione era la seguente:

UMBRIA 2019:

  • Lega: 36,95%
  • Movimento Cinque Stelle: 7,41%

EMILIA ROMAGNA 2020:

  • Lega: 31,95%
  • Movimento Cinque Stelle: 4,74

UMBRIA 2024:

  • Lega: 7,70%
  • Movimento Cinque Stelle: 4,71%

EMILIA ROMAGNA 2024:

  • Lega: 5,3%
  • Movimento Cinque Stelle: 3,5%

Chi ha deluso in queste elezioni regionali?

  • Crollo della Lega: In Umbria ed Emilia Romagna, la Lega registra un drastico calo di consensi rispetto alle elezioni del 2019-2020, passando rispettivamente dal 36,95% al 7,7% e dal 31,95% al 5,3%, cedendo il ruolo di forza trainante del centrodestra a Fratelli d’Italia.
  • Declino del M5S: Il Movimento Cinque Stelle continua a perdere terreno, fermandosi al 4,71% in Umbria e al 3,5% in Emilia Romagna, ben al di sotto delle percentuali registrate cinque anni fa, nonostante la partecipazione in coalizione.
  • Dominio del PD: Il Partito Democratico si conferma la forza dominante del centrosinistra, con il 43% in Emilia Romagna e oltre il 30% in Umbria, trainando le coalizioni alla vittoria e consolidando la leadership regionale.