A un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, le misure messe in atto dal governo per contrastare la violenza sulle donne sono ancora troppo poche. A dirlo in esclusiva a Tag24 è la senatrice del Movimento Cinque Stelle Alessandra Maiorino, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. L'esponente del M5s ha spiegato che una serie di scelte che avrebbero potuto aiutare nel contrasto ai fenomeni di violenza non sono state neanche discusse dal governo Meloni.
La senatrice ha anche commentato le recenti parole del ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara nel corso della presentazione della Fondazione Cecchettin, dedicata alla ragazza 22enne uccisa l'11 novembre 2023 dal fidanzato Filippo Turetta. Il titolare del dicastero ha correlato l'aumento dei femminicidi alla crescita dell'immigrazione illegale in Italia. Un intervento visto dalle opposizioni e dal mondo dell'associazionismo come una strumentalizzazione del caso Cecchettin per fini politici.
Un commento sull'immigrazione illegale, additata come causa dell'aumento delle violenze sulle donne, ed un altro sulla lotta al patriarcato, vista come "ideologica". A fare notizia nella giornata di ieri, 18 novembre 2024, alla Camera dei deputati non è solo la nascita della Fondazione Cecchettin ma anche le parole del ministro dell'Istruzione Valditara che hanno scatenato non poche polemiche da parte dell'opposizione. Il titolare del dicastero dell'Istruzione ha detto:
Il ministro ha poi detto:
Dichiarazioni che la senatrice del M5s Maiorino ha descritto così a Tag24: "Fuori luogo e di cattivo gusto da parte di un ministro che ospitava un evento su una ragazza che è stata uccisa" spiega "tradire così la volontà della famiglia di chi ha promosso questo evento e questa fondazione infilandoci temi politici divisivi e, dal mio punto di vista offensivi, è stato un gesto inelegante ed inopportuno che ha dimostrato che il patriarcato esiste".
La violenza sulle donne e i femminicidi continuano a essere emergenze in Italia. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha parlato nella giornata di oggi alla presentazione della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere #Nessunascusa presso l'università Luiss di Roma spiegando che, nonostante un lieve calo degli omicidi complessivi, 96 delle 263 vittime di quest'anno sono donne. Stando a un rapporto pubblicato dal Viminale a marzo 2024, lo scorso anno sono state circa 120 le donne uccise.
Secondo la senatrice Maiorino, non c'è un lavoro concreto da parte del governo per limitare i femminicidi: "Si lavora poco e male a riguardo" racconta l'esponente del M5s a Tag24 "non c'è la volontà di aggredire la questione alla radice, ora gli esponenti di maggioranza hanno iniziato a dire che si tratta di una questione culturale ma senza trattarla come tale".
La senatrice dice che non si tratta solo di un problema di rapporto tra i sessi ma di impostazione della società che vede primeggiare gli uomini. "La società agevola, anche indirettamente, i comportamenti prevaricatori dell'uomo" insiste Maiorino "questo fenomeno non si può eradicare completamente ma quantomeno alleviare, la violenza di genere è purtroppo una questione quotidiana e diffusa anche solo psicologica...".
Da parte del governo, spiega la senatrice, non è stato proposto nulla per poter consentire alle donne di potersi rapportare in maniera eguale con gli uomini. "Le riforme fondamentali sono quelle che permettono alle donne di poter partecipare alla pari con gli uomini" prosegue Maiorino. Sono necessarie misure che permettano di alleggerire il lavoro di cura, di consentire anche ai padri di stare con i propri figli così da equiparare le responsabilità genitoriali e rafforzare gli strumenti che garantiscono la continuità delle donne.
"Non solo non è stato messo in atto nulla a sostegno delle donne" spiega la senatrice a Tag24 "ma sono state tolte diverse cose importanti come Opzione donna, lo sgravio dell'Iva sui prodotti d'igiene femminile e sull'infanzia...sono piccoli segnali".
Maiorino spiega che garantire dignità ad una donna è fondamentale anche per favorire la creazione di una famiglia: "Nelle coppie dove sia uomo che donna lavorano metto al mondo i figli, lo dicono i dati" racconta "quelle dove c'è una donna realizzata sia a livello umano che lavorativo".
Sono ancora tanti i passi in avanti che bisogna compiere per raggiungere la parità tra uomo e donna in Italia. Sebbene il numero di femminicidi sia leggermente calato, preoccupano anche i dati sull'occupazione femminile: secondo il Global Gender Gap del World Economic Forum del 2024, l'Italia è passata dal 79esimo all'87esimo posto della classifica rispetto allo scorso anno. Preso atto del problema, urge lavorare per trovare soluzioni alla disparità di genere crescente.