Ti è capitato di pagare l’IMU in eccesso o non dovuta? Purtroppo è un caso molto comune. Per un errore di calcolo o perché non si sa di appartenere a una categoria esente, può capitare di pagare l’imposta, con un importo errato oppure quando non dovuta affatto.
Non tutto è perduto perché c’è un modo per rimediare. È il caso di iniziare a parlarne, considerando che la scadenza per il versamento del saldo si avvicina: il 16 dicembre 2024.
Vediamo allora come richiedere il rimborso IMU pagata in eccesso. Diamo anche uno sguardo al rimborso retroattivo, per esempio, per il caso degli immobili occupati abusivamente.
Quando si può richiedere il rimborso IMU
Può capitare di aver versato l’IMU in eccesso oppure nel momento in cui non si doveva effettuare il versamento perché esonerati. Infatti, sono presenti molte riduzioni ed esenzioni IMU, attive anche nel 2024.
In questi casi, si può chiedere il rimborso delle somme pagate erroneamente entro 5 anni dal versamento. Inoltre, è possibile presentare la richiesta di rimborso dal momento in cui è stato riconosciuto il diritto alla restituzione.
Come recuperare l’IMU pagata in eccesso
La procedura di rimborso deve necessariamente seguire una procedura ad hoc. Il primo step è proprio la verifica dell’errore. In questo caso, si devono controllare tutti i documenti relativi al pagamento dell’imposta, dai quali deve scaturire la presenza di errori o, eventualmente, di pagamenti replicati.
Solo una volta accertato l’errore, si potrà presentare la richiesta di rimborso al Comune di ubicazione dell’immobile. Per farlo, il contribuente deve utilizzare il modulo fornito dal Comune stesso. È possibile, altresì, presentare una richiesta in carta libera che includa, necessariamente, i seguenti dati:
- Generalità del richiedente;
- Annuali per cui si richiede il rimborso;
- Importo erroneamente versato;
- Quietanze di pagamento;
- Importo corretto;
- Differenza richiesta a rimborso;
- Causale della richiesta di rimborso;
- Modalità di rimborso.
La domanda, sia presentata in carta libera che utilizzando il modulo del Comune, deve contenere tutti i dati necessari.
La richiesta deve essere presentata entro cinque anni dal giorno in cui è stato effettuato il versamento errato o da quando è stato accertato il diritto alla restituzione.
Quando arriva il rimborso
Una volta presentata la richiesta, il Comune provvederà a esaminarla e, solo se necessario, a richiedere ulteriori documenti.
Questa, se tutto procede bene, alla fine delle valutazioni viene accettata. In caso contrario, rigettata.
Torniamo al caso positivo. Solo una volta accettata, il Comune procederà al rimborso dell’importo dovuto, utilizzando come metodo quello indicato nella domanda.
Consiglio di conservare la documentazione anche dopo aver ricevuto il rimborso, per avere una prova per eventuali riferimenti futuri.
Anche il Comune deve rispettare tempistiche ben precise. Il limite massimo per rispondere alla richiesta del contribuente è di 180 giorni. Il periodo si calcola a partire dal momento stesso in cui viene accettata la domanda.
Una volta trascorsi i 180 giorni dall’invio della domanda, se non si riceve risposta, allora il contribuente può inviare una comunicazione di sollecito.
Si può chiedere il rimborso retroattivo per gli immobili abusivi?
La Legge di Bilancio del 2022 ha esonerato dal versamento IMU gli immobili non utilizzabili oppure non disponibili per i proprietari dal 2023. Per poter avere l’esenzione, però, occorre aver denunciato l’occupazione abusiva.
Si può chiedere il rimborso retroattivo? La risposta arriva direttamente da una sentenza della Corte Costituzionale del 18 aprile 2024. Secondo quanto stabilito dalla sentenza, viene riconosciuto il diritto al rimborso IMU pagata in precedenza su immobili occupati abusivamente anche con effetto retroattivo.
In ogni caso, i proprietari possono presentare la domanda di rimborso entro 5 anni dal pagamento IMU: quindi, sono inclusi anche gli importi risalenti al 2019.
Rimborso IMU in sintesi
Quando l’IMU viene pagata in eccesso si può richiedere il rimborso in pochi passi:
- Verifica dell’errore: controlla se hai pagato l’IMU in eccesso o lo hai pagato quando non dovuto, esaminando i documenti di pagamento.
- Richiesta di rimborso: presenta la domanda al Comune utilizzando il modulo apposito, indicando importo errato e differenza da recuperare. In alternativa, puoi usare una carta libera, ma inserendo tutte le informazioni principali.
- Tempistiche e rimborso: il Comune ha 180 giorni per rispondere, e puoi richiedere il rimborso retroattivo anche per gli immobili abusivi, fino a 5 anni dopo il pagamento.