I medici e gli infermieri incroceranno le braccia domani 20 novembre 2024. La legge di bilancio che il governo Meloni vorrebbe approvare non stanzia abbastanza risorse rispetto a quelle che gli operatori della sanità chiedono. Già nel corso delle audizioni tenutesi ad inizio novembre tra il governo e le parti sociali, i sindacati del mondo medico hanno fatto notare diverse criticità e denunciato tagli.

Il segretario nazionale di Associazione Nazionale Aiuti e Assistenti Ospedalieri Piero Di Silverio ha spiegato in esclusiva a Tag24 le motivazioni dello sciopero che coinvolge non solo i medici ma anche dirigenti, infermieri e altri operatori sanitari. La protesta durerà in tutto ventiquattro ore, dunque per l’intera giornata di domani.

Quali saranno le conseguenze dello sciopero? Circa un milione e duecentomila prestazioni potrebbero saltare. 15mila interventi chirurgici programmati potrebbero essere rinviati assieme a 100mila visite specialistiche. Lo sciopero è stato proclamato dai medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed assieme a Nursing Up. Diverse le sigle che hanno aderito alla protesta.

Sciopero dei medici del 20 novembre 2024, parla Di Silverio

Nessun passo in avanti per la sanità nella legge di bilancio. Di Silverio ribadisce che ormai da due anni, ovvero da quando il governo Meloni si è insediato, viene chiesto di lanciare “un segnale” per gli operatori del settore sanitario. Le richieste dei sindacati sono numerose e servono fondi adeguati per rilanciare la sanità italiana. Tuttavia il governo non ha fornito alcun segnale in tal senso.

L’opposizione e diverse parti sociali hanno spesso ribadito, dopo le audizioni di inizio mese, che la legge di bilancio opera troppi tagli in settori che invece avrebbero bisogno di maggiori risorse. Anche la sanità rientra tra questi, come ha fatto intendere il segretario nazionale di Anaao Assomed.

Avevamo chiesto un segnale coraggioso in questa finanziaria” spiega a Tag24 Piero Di Silverio “il segnale è arrivato ma è offensivo: concedere un aumento di 17 euro netti ai medici e di 14 euro per i dirigenti sanitari ci sembra un’offesa“.

Il malumore per la legge di bilancio: poche risorse e mal distribuite

Il testo della manovra finanziaria arriva poco dopo la nascita di una legge che lasciava intendere una maggiore attenzione da parte del governo Meloni nei confronti della sanità: il dl contro le aggressioni al personale sanitario.

Si tratta di una buona norma che veniva incontro alle nostre richieste” dice Di Silverio “sembra però che con una mano si dà e con l’altra si toglie, non abbiamo avuto nemmeno il tempo di elogiarlo che questa finanziaria è caduta come una mannaia sulla sanità. Siamo rimasti di stucco…“.

Eppure la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito lo scorso mese che grazie al suo governo il fondo sanitario arriverà a 136,5 miliardi nel 2025 e l’anno successivo a 140 miliardi. Si tratta di numeri molto alti, secondo la premier sarebbe lo stanziamento di risorse più elevato fatto da un governo.

Il problema non è il valore storico, la sanità rappresenta una parte del calderone economico dello Stato” spiega Di Silverio parlando delle dichiarazioni della premier “se cresce quel calderone, cresce anche la sanità: dobbiamo chiederci quante risorse servano e come verranno distribuite, non abbiamo ricevuto risposte in merito“.

Di Silviero spiega che le risorse sono insufficienti in un momento storico difficile per la sanità: “Non siamo in ordinaria amministrazione, siamo in un momento di emergenza e quelle poche risorse stanziate sono state distribuite male“.

Le carenze nel mondo della sanità: cosa chiede Anaao

Sono troppe le carenze nella sanità italiana, come ha sottolineato più volte il sindacato. L’assenza di risorse, il mancato aggiornamento di alcune leggi che disciplinano il settore assieme a stipendi troppo bassi e tutele inadeguate rendono complicato il lavoro degli operatori sanitari. In un post diffuso da Anaao Assomed sono stati elencati tutti i motivi che hanno portato allo sciopero di domani:

  • Al finanziamento dei contratti di lavoro, compreso quello dei colleghi dell’ospedalità privata, vengono assegnate risorse assolutamente insufficienti
  • Mancata detassazione di una parte della retribuzione
  • Mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario
  • Esiguo ed intempestivo incremento dell’indennità di specificità infermieristica, non viene prevista la sua estensione alle Ostetriche
  • Assenza di risorse per l’immediata assunzione di personale
  • Mancata introduzione di norme che impegnino i Ministeri competenti alla immediata attivazione di Presidi di Pubblica Sicurezza negli ospedali italiani al fine di renderli luoghi sicuri per il personale che vi opera
  • Mancata riforma delle cure ospedaliere e territoriali
  • Mancata contrattualizzazione degli specializzandi di area medica e sanitaria
  • Mancata previsione di retribuzione anche per quelli di area non medica;
  • Mancato inserimento delle professioni assistenziali tra quelle a carattere usurante, con relativa ammissione ai benefici d legge
  • Mancata introduzione di norme atte a sospendere l’attuazione dell’Accordo Stato Regioni sulla figura dell’assistente infermiere
  • Mancata introduzione di norme per il superamento delle disposizioni vigenti e per la concreta abolizione del vincolo di esclusività per gli infermieri ed i professionisti sanitari ex legge n 43/2006.

Lo sciopero del 29 novembre: Anaao non ci sarà

La protesta inizia e finisce il 20 novembre, per ora. Anaao non è intenzionata a partecipare allo sciopero del 29 novembre 2024 indetto lo scorso mese dai segretari della Cgil e della Uil. Il sindacato da una parte vuole rivendicare la sua autonomia da ogni sigla che possa essere accostata alla politica e dall’altra portare avanti una battaglia interprofessionale che va avanti da tempo e che non coinvolge solo i medici.

Rivendichiamo da due anni l’autonomia da ogni sigla che possa essere anche indirettamente associata a una forza politica, siamo lontani da ogni partito e non vogliamo essere strumentalizzati” spiega Di Silverio “stiamo portando avanti una battaglia interprofessionale, non basta che siano solo i medici ma anche gli infermieri. Rispettiamo tutti coloro che scenderanno in campo il 29 novembre ma restiamo della convinzione che l’autonomia paghi“.

Lo scorso 5 dicembre 2023 si è tenuto un altro sciopero negli ospedali a livello nazionale per diverse ragioni come la carenza di personale e gli stipendi troppo bassi.

Protesta dei medici del 20 novembre: punti salienti

  • Sciopero del settore sanitario il 20 novembre 2024: Medici, infermieri e dirigenti sanitari incroceranno le braccia per 24 ore in protesta contro la legge di bilancio proposta dal governo Meloni, che non stanzia risorse sufficienti per la sanità. Circa 1,2 milioni di prestazioni e 15.000 interventi chirurgici programmati potrebbero essere rinviati.
  • Critiche alla legge di bilancio: I sindacati, guidati da Piero Di Silverio (Anaao Assomed), considerano gli aumenti salariali (17 euro netti per i medici, 14 per i dirigenti sanitari) offensivi e inadeguati in un periodo di emergenza per il settore. La manovra viene giudicata insufficiente nonostante il governo preveda un aumento del fondo sanitario a 140 miliardi entro il 2026.
  • Autonomia e rifiuto di adesione allo sciopero del 29 novembre: Anaao Assomed non parteciperà alla mobilitazione indetta da Cgil e Uil per mantenere la propria autonomia dalle forze politiche. La protesta vuole essere interprofessionale e rappresentare non solo i medici, ma anche il resto del personale sanitario.