La risposta del Fisco ai controlli fiscali passa attraverso l’Intelligenza Artificiale (IA). Non importa se si tratta di grandi o piccoli evasori fiscali: l’IA agirà con rigore, senza esitazioni, per scoprire le irregolarità.

L’Agenzia delle Entrate, grazie a questa nuova tecnologia, incrementa la sua efficienza nel contrasto all’evasione fiscale, sfruttando la capacità dell’IA di individuare facilmente discrepanze tra redditi dichiarati e risparmi.

Se da un lato gli evasori fiscali subiranno l’impatto delle sanzioni, dall’altro anche i contribuenti onesti potrebbero dover fare i conti con i nuovi controlli fiscali.

Per capire meglio come funziona questo sistema e chi rischia di finire sotto la lente dell’Agenzia, ti consigliamo di guardare il video di Pagare Meno Tasse dal titolo “Agenzia delle Entrate: controlli a tappeto del fisco con l’intelligenza artificiale. Chi è a rischio”.

Conti correnti sotto la lente dell’IA al servizio del Fisco

I controlli fiscali non stanno perdendo colpi; al contrario, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 13/2024, che ha istituito il concordato preventivo biennale, sono state introdotte regole più severe per il potenziamento dei controlli.

L’Agenzia delle Entrate ha adottato un nuovo algoritmo capace di intercettare immediatamente le anomalie tra reddito, dichiarazioni e risparmi visibili sui conti correnti.

Attualmente, l’Amministrazione finanziaria intensifica la lotta contro l’evasione fiscale, rendendo i conti correnti uno degli strumenti di monitoraggio più scrutati.

Concordato preventivo: il collegamento tra controlli e Fisco

Il concordato preventivo biennale è stato introdotto con l’obiettivo di finanziare le casse pubbliche tramite un piano di pagamento delle imposte concordato con l’Agenzia delle Entrate.

Le partite IVA hanno la possibilità di aderire entro il 12 dicembre, sebbene le condizioni siano ora più restrittive.

Qualora la trattativa con il Fisco fallisse, i controlli fiscali si intensificherebbero per queste imprese.

Inoltre, grazie al nuovo sistema basato sull’IA, i legami tra banca e Fisco diventano più efficienti, permettendo di attribuire immediatamente un indice di evasione che individua anomalie o irregolarità, fino a prova contraria.

L’IA col Fisco: monitoraggio in tempo reale dei conti correnti

Il Decreto Legislativo n. 13/2024 rappresenta uno dei pilastri di un cambiamento nei controlli fiscali. Come riportato da brocardi.it, la coordinazione con algoritmi avanzati basati sull’intelligenza artificiale permette di ottimizzare le procedure di monitoraggio e selezione delle discrepanze nelle dichiarazioni dei redditi.

L’uso dell’IA per il tracciamento delle dichiarazioni è una strategia che rileva le irregolarità, lasciando fuori i contribuenti a basso rischio.

Il Governo ha sempre investito nella lotta contro l’evasione fiscale, nella speranza di ridurne l’impatto.

L’introduzione di un nuovo algoritmo IA rappresenta una mossa vincente, alleggerendo il sistema da controlli fiscali superflui e concentrandosi su casi rilevanti.

L’IA analizza enormi quantità di dati in tempo reale, intercettando rapidamente le anomalie nei conti correnti e nei bilanci aziendali.

Il sistema ha il compito di selezionare i contribuenti ad alto rischio di evasione e tracciare quelli a basso rischio.

Contemporaneamente, individua le discrepanze tra i redditi dichiarati e i movimenti di entrata e uscita dei conti correnti, rilevando ogni tipo di irregolarità, che si tratti di errori, omissioni o tentativi di frode.

Fisco 2.0: l’IA individua le anomalie sui conti correnti e non solo

In particolare, l’intelligenza artificiale terrà sotto controllo diverse aree, tra cui:

  • incongruenze tra il reddito dichiarato e le uscite documentate;
  • anomalie in settori a rischio di frode fiscale, come il commercio, il turismo e i servizi;
  • modelli di comportamento anomali, che potrebbero suggerire tentativi di frode o evasione fiscale.

Negli ultimi anni sono state intraprese numerose azioni per contrastare l’evasione fiscale e si prevede che ne vengano intraprese altrettante in futuro.

La performance del Fisco sta cambiando radicalmente rispetto al passato, grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale nei controlli fiscali.

L’utilizzo dell’IA nella gestione dell’evasione fiscale permetterà di ottenere risultati significativi, incrementando il recupero delle imposte.

Le previsioni sull’intercettazione delle anomalie potrebbero anche selezionare errori e incongruenze involontarie.

Tuttavia, il contribuente avrà sempre la possibilità di fornire prove certe per dimostrare l’esistenza di un errore.

Analisi di rischio e cooperazione internazionale

Nell’articolo 2, comma 1, del Decreto 13, sono previste le regole normative per l’esecuzione delle analisi di rischio finalizzate a contrastare l’evasione fiscale.

Il sistema prevede l’applicazione di un’analisi probabilistica ricavata dai dati disponibili nell’anagrafe tributaria.

L’IA avrà anche il compito di individuare le operazioni intra-comunitarie fittizie. Nell’articolo 3 sono contenute le regole principali per la cooperazione tra le autorità fiscali degli Stati membri dell’Unione Europea e le giurisdizioni esterne.

È importante sottolineare che, sebbene l’intelligenza artificiale permetta di gestire e analizzare grandi quantità di dati in tempi rapidi, i risultati dovranno essere comunque integrati dal lavoro degli operatori dell’Amministrazione finanziaria.

Un sistema di controllo sempre più preciso e mirato

Il nuovo algoritmo IA rappresenta una “trappola” per chi tenta di sfuggire ai controlli fiscali, soprattutto per i professionisti e i lavoratori autonomi.

Il sistema elimina i controlli inutili, basandosi sulle informazioni rilevate dai conti correnti in tempo reale, concentrandosi su redditi non dichiarati rilevati attraverso il controllo delle fatture elettroniche e delle dichiarazioni dei redditi.

L’IA avrà anche il compito di intercettare incongruenze tra le fatture emesse e quelle in entrata, confrontandole con le scorte di magazzino dichiarate.

Grazie a queste informazioni, l’algoritmo sarà in grado di individuare omissioni nella dichiarazione dell’IVA, dichiarazioni fittizie, fatturazioni false o irregolari, e molto altro.

Riepilogando

  • Il fisco usa l’Intelligenza Artificiale per monitorare i conti correnti e individuare irregolarità fiscali, migliorando l’efficacia contro l’evasione fiscale.
  • Il Decreto Legislativo n. 13/2024 introduce regole più severe, utilizzando algoritmi IA per scoprire frodi fiscali e discrepanze.
  • L’IA ottimizza i controlli, riducendo gli errori e concentrandosi sui contribuenti ad alto rischio, ma consente anche la correzione di errori involontari.