Si sta avvicinando la scadenza per effettuare il versamento del saldo IMU e, come sempre, si è alla ricerca degli sconti previsti come quello per il comodato d’uso gratuito.
Nel 2024, fortunatamente, è stata confermata la riduzione dell’imposta per gli immobili in comodato d’uso, sempre che si rispettino alcune condizioni.
Questa riduzione permette ai proprietari altrimenti tenuti al versamento dell’imposta per intero, di uno sconto non indifferente.
Nel testo, spiegherò come funziona lo sconto, chi sono i destinatari e, soprattutto, quanto spetta.
A chi spetta lo sconto IMU sul comodato d’uso gratuito
Uno degli sconti IMU previsti dalla legge e attivi anche nel 2024 è sull’immobile in comodato d’uso gratuito. Si deve far riferimento alla normativa contenuta nella Legge n. 160/2019.
Il comodato d’uso gratuito, ai sensi dell’articolo 1803 del Codice Civile, è il contratto con cui una parte consegna a un’altra un immobile oppure una cosa mobile, affinché il secondo se ne serva per un tempo determinato, in modo gratuito. Il secondo, inoltre, deve restituire la cosa ricevuta.
Sono previsti diversi limiti alla fruibilità dello sconto e, infatti, si tratta di una riduzione prevista solo in alcuni casi specifici.
Lo sconto è pari al 50% dell’imposta e spetta solo quando il contratto di comodato d’uso gratuito viene stipulato tra genitori e figli: si deve essere parenti in linea retta entro il primo grado.
Solo in presenza di figli minori, la riduzione si applica anche in caso di morte del comodatario e ne può fruire il coniuge di quest’ultimo.
Inoltre, la riduzione del 50% spetta solo quando il contratto di comodato viene regolarmente registrato all’Agenzia delle entrate entro 20 giorni, se in forma scritta, oppure presentando richiesta direttamente all’Ente, se il contratto è in forma verbale. Solo e unicamente nel rispetto delle suddette condizioni lo sconto può essere applicato.
Quando spetta
Non ci resta che fare un elenco completo dei requisiti necessari e delle condizioni da soddisfare per poter fruire dello sconto IMU del 50% per gli immobili in comodato d’uso gratuito.
Oltre ai due requisiti di cui abbiamo parlato, ovvero della registrazione obbligatoria del contratto e che il comodato deve essere solo tra genitori e figli, la normativa richiede di rispettare anche le seguenti condizioni:
- L’immobile in comodato deve essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale;
- Il comodante deve possedere solo un immobile in Italia oltre alla prima casa;
- L’immobile non deve far parte delle categorie di lusso;
- Il comodante deve avere residenza e dimora abituale nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato d’uso.
Quando non spetta lo sconto IMU
Lo sconto IMU sul comodato spetta solo nel rispetto di alcune condizioni, forse un po’ troppo stringenti.
Sono, quindi, tanti i casi in cui non spetta lo sconto ed è previsto il pagamento intero dell’imposta. Ecco quando non spetta lo sconto:
- Il comodato è per gli immobili appartenenti alle categorie catastali: A/1, A/8 e A/9;
- Si è proprietari di tre o più immobili a uso abitativo;
- La prima e la seconda casa sono ubicate in Comuni diversi;
- Si ha la residenza in un Comune e la seconda casa è in un altro Comune;
- Si è proprietari di immobili all’estero;
- L’immobile concesso in comodato non è adibito ad abitazione principale del comodatario;
- Il contratto viene stipulato tra nonni e nipoti.
Si deve presentare la dichiarazione IMU?
A differenza di molti altri casi di riduzioni ed esenzioni, nel caso dello sconto IMU sul comodato d’uso gratuito non si deve inviare la dichiarazione IMU, così come previsto dall’articolo 3-quater della legge di conversione del decreto Crescita.
Non è necessario che il cittadino attesti il possesso dei requisiti, il quanto il Comune dove è ubicato l’immobile ne è già a conoscenza. Il motivo è molto semplice, il Comune ne è già a conoscenza anche perché i contratti di comodato devono essere obbligatoriamente registrati.
L’abolizione dell’obbligo di presentazione della dichiarazione è stato un modo di ridurre un eccesso di burocrazia.
In sintesi
Lo sconto IMU del 50% per gli immobili consegnati in comodato d’uso gratuito è attivo anche nel 2024. I limiti e le condizioni di fruibilità sono stringenti, ma ecco quando ne puoi beneficiare:
- Sconto del 50% IMU: si applica solo per comodato d’uso gratuito tra genitori e figli, con immobile adibito a residenza principale.
- Requisiti necessari: contratto registrato, comodante con un solo immobile oltre la prima casa, e residenza nello stesso Comune.
- Esclusioni: non spetta per immobili di lusso, contratti tra nonni e nipoti, o più di due abitazioni.