Con il rinnovo del Contratto collettivo nazionale, è previsto un aumento degli stipendi dei docenti. Tenendo conto del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019/21 e di quello attuale, l’Aran prevede nuovi aumenti per quello che partirà il prossimo anno.

Si tratta comunque di una buona notizia, alla luce di un incremento dello stipendio mensile non indifferente. Per i prossimi anni, è previsto un aumento fino a 450 euro. Parliamo di simulazioni, ma se davvero dovessero tradursi in realtà, allora vale davvero la pena spiegare cosa accadrà e cosa è previsto.

Aumento stipendi docenti con prossimo CCNL

I docenti potrebbero aspettarsi un aumento degli stipendi con il rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Già da qualche anno, si sta riaccendendo l’attenzione verso i docenti, non solo per il loro compito, ma anche per la questione della retribuzione, da sempre tallone d’Achille della categoria. Negli ultimi tempi, c’è stato qualche aumento, a volte modico, altre un po’ più generoso.

La Legge di Bilancio del 2025 prevede lo stanziamento di 200 milioni di euro per contribuire all’incremento delle buste paga non solo dei docenti, ma di tutti i dipendenti pubblici. Era stato già previsto un aumento degli stipendi dei docenti del 6%.

L’aumento sarebbe generoso per i docenti. Mensilmente, potrebbero avere un aumento compreso tra i 10 euro e i 15 euro.

In base al provvedimento attualmente in vigore, per i docenti verrebbero stanziati 3 miliardi di euro che, di fatto, si traducono in un incremento della busta paga del 5,7%.

Sempre la Legge di Bilancio segna un record, prevedendo risorse per la successiva tornata contrattuale. Sempre riferendoci alla Pubblica Amministrazione, parliamo di uno stanziamento di:

  • 1,7 miliardi euro per il 2025:
  • 3,5 miliardi euro per il 2026;
  • 5,55 miliardi di euro annui a decorrere dal 2027.

In base ai calcoli, i lavoratori pubblici dovrebbero avere incrementi retributivi pari al 5,4%. La percentuale supera nettamente l’inflazione programmata e, inoltre, si prevede di erogare già i primi anticipi dall’anno prossimo.

Ovviamente, non interessano più di tanto le percentuali, quanto, invece, l’aumento concreto: 135,25 euro in più. Si tratta di una primissima stima per la generalità dei dipendenti pubblici, tra i quali rientrano anche i docenti.

L’aumento sarà fino a 450 euro al mese

Sommando gli aumenti di cui ho parlato prima, secondo i primi calcoli, si arriva alla fatidica cifra di 272,10 euro al mese, per 13 mensilità, nell’arco dei prossimi anni.

Ricordiamo, inoltre, come l’ultimo CCNL 2019/21, i lavoratori hanno potuto contare su un incremento di 124 euro lordi.

La cifra, successivamente, è stata adeguata anche con gli altri aumenti, portando la busta paga a crescere di altri 180 euro per il comparto scuola. Arriviamo, finalmente, all’aumento finale: sommandoli, entrambi, otteniamo un totale di 450 euro in più.

Adeguamento agli standard europei

A quanto detto fino a ora, si deve anche considerare l’importo aggiuntivo previsto dall’accordo che dovrebbe far avvicinare gli stipendi dei docenti alla media europea.

Si era stabilito, infatti, di incrementare la busta paga mensile di 124 euro. Importo che, poi, è arrivato a 180 euro, considerando anche gli incrementi delle altre voci del cedolino: indennitarie fisse e, infine, l’effetto dello slittamento salariale.

Il salario medio di un insegnante delle scuole medie è passato dai 28.773 euro dell’anno scolastico 2021/22 ai 30.354 del 2022/23.

Sul mondo della scuola ci sono anche altri dati preoccupanti, oltre al gap stipendiale rispetto ai colleghi all’estero. La scuola può vantare il personale più vecchio al mondo. Un primato che potrebbe essere evitato. Così, la linea tra l’età anagrafica degli studenti e dei docenti si distanzia sempre di più. Ma in Italia abbiamo una scuola sempre più precaria, considerando che ben il 25% del personale scolastico non è effettivo.

In sintesi

Buone notizie per i docenti, per i quali sono previsti aumenti salariali.

  1. Aumenti salariali per i docenti: il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) prevede significativi aumenti salariali per i docenti, con un incremento fino a 450 euro mensili nei prossimi anni. Questo aumento fa parte di una serie di stanziamenti previsti dalla Legge di Bilancio 2025-2027, che destineranno risorse per migliorare le retribuzioni dei dipendenti pubblici, inclusi i docenti, contribuendo a ridurre il gap retributivo con gli standard europei.
  2. Adeguamenti e problematiche del sistema scolastico: sebbene gli aumenti salariali siano un passo positivo, il sistema scolastico italiano continua a soffrire di problematiche strutturali, come il personale anziano e la precariato, con circa il 25% degli insegnanti non effettivi. Inoltre, gli stipendi medi dei docenti, pur in crescita, restano ancora inferiori rispetto ai colleghi europei, e l’Italia detiene un primato negativo per l’età avanzata del suo personale scolastico.