La data da segnare in rosso sul calendario è il 19 novembre 2024. Il prossimo martedì potrebbe essere approvato dal Senato il nuovo Codice della Strada voluto dal segretario della Lega Matteo Salvini. La riforma diventerebbe legge entro la fine del 2024 – ipoteticamente a Natale. Il vicepremier ha dedicato oggi, in occasione della Giornata delle Vittime degli incidenti stradali, un post alla riforma.

Sono tante le strette previste dall’insieme di norme contenute all’interno del Codice: è previsto anzitutto un inasprimento delle pene nei confronti di chi guida al cellulare o fa abuso di alcool e stupefacenti. Il vicepremier ha più volte ribadito che il Nuovo Codice della Strada è frutto di un’intesa con più associazioni e di un lungo lavoro con il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

La riforma non sembra soddisfare tutti. Diverse associazioni, come la Federazione italiana ambiente e bicicletta, hanno contestato che la riforma favorisca la circolazione di veicoli a motore e di penalizzare altri mezzi più ecologici. Nella giornata di oggi 17 novembre, dedicata appunto al ricordo delle vittime della strada, si è tenuta a Roma una manifestazione contro la riforma definita ‘Codice della Strage’.

Cosa prevede il codice della strada

L’obiettivo principale del Codice della Strada è quello di promuovere maggiore sicurezza, il testo prevede pene molto più severe per chi guiderà in stato di ebbrezza (a tal proposito è stato introdotto l’alcolock), sotto l’effetto di stupefacenti o al cellulare. Una delle novità sicuramente più interessanti è l’ergastolo della patente che porterà al ritiro a vita della certificazione in alcuni casi specifici.

In altri ancora è prevista la decurtazione di venti punti dalla patente – è questo il caso del passaggio con il semaforo rosso – e la sospensione dai 7 ai 15 giorni. Chi invece sarà sorpreso alla guida con il cellulare riceverà una sospensione della patente per sette o 15 giorni a seconda se restano più o meno di 10 punti sulla patente. Stretta anche sugli autovelox che saranno vietati sotto i 50 km\h in città e nelle extraurbane sotto i 90 km\h.

Previste nuove disposizioni anche per quanto riguarda biciclette e monopattini. Per i ciclisti sono state introdotte alcune nuove disposizioni: chi dovrà sorpassare un mezzo a due ruote dovrà mantenere una distanza. Per quanto invece riguarda i monopattini, è previsto l’obbligo di indossare il casco e di non viaggiare fuori dai centri urbani e dotati di un’assicurazione per la responsabilità civile. Bisogna infine ricordare che il nuovo codice della strada non sarà retroattivo.

Polverini: “Salvini non tiene conto dei pareri delle associazioni”

Il testo su cui il Senato si esprimerà è praticamente uguale a quello presentato alla Camera lo scorso 27 marzo. Una situazione alquanto strana, denunciano diverse associazioni dedicate alle vittime delle stragi stradali. Erano stati proposti negli scorsi mesi diversi emendamenti ed il ministero aveva accolto e discusso con le parti sociali per giungere a una riforma che potesse soddisfare tutti. Allora perché il testo che sarà sottoposto al Senato il 19 novembre è identico?

Luca Polverini, consigliere nazionale di FIAB, spiega in esclusiva a Tag24: “Lo abbiamo ribattezzato ‘Codice della Strage’” spiega “ci aspettavamo venissero prese misure per ridurre i numeri delle stragi che si consumano sulle strada ma non ci sono quindi ci siamo sentiti in dovere di dire che questa strage purtroppo continua…“. Sono impressionanti i numeri che espone Polverini a Tag24: ogni anno ci sono 3000 morti e più di 200mila feriti gravi a causa di incidenti stradali.

La scarsa attenzione all’ecologica

Questa riforma è forte con i deboli e debole con i forti, spiega Polverini parlando delle misure prese nei confronti degli utenti green delle strade come i ciclisti. “Questo nuovo codice stradale strizza molto l’occhio ai veicoli a motore e rende molto più normate le realizzazioni di spazi pedonali e ciclabili” spiega “ci sono misure sempre più restrittive, non si agevola la condivisione dello spazio: non vieta ciclabili e ZTL ma le rende difficili da realizzare“.

Sarebbe stato importante, spiega Polverini, lasciare più spazio anche alle amministrazioni locali dei territori che dal prossimo Natale potrebbero trovarsi con le mani legate per il nuovo Codice della Strada: “Avranno sempre meno margine per prendere decisioni sul territorio, è impensabile che un ministero possa avere tutto sotto controllo, sindaci e amministratori locali conoscono meglio di chiunque altro il loro territorio” prosegue.

Il confronto tra Salvini e le parti sociali

Un dialogo tra il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e le parti sociali c’è stato ma nessun provvedimento è stato applicato al testo che arriverà martedì al Senato. “Il confronto a livello di ascolto c’è stato, in commissione Trasporti alla Camera e al Senato e in diverse occasioni, sono state ricevute associazioni dedicate a vittime della strada e ambientaliste” spiega Polverini a TAG24 “però non è stato recepito nulla delle nostre istanze: il testo licenziato alla Camera sarà valutato al Senato senza modifiche“.

Eppure erano tante le richieste fatte dalle parti sociali, come normare meglio le corsie ciclabili o ridurre la velocità. “Un conto è l’ascolto, un altro è il confronto: e lo si capisce dalla bocciatura di tutti gli emendamenti proposti” conclude Polverini.

Ora tocca al Senato. Il nuovo Codice della Strada potrebbe essere approvato ed entrare in vigore il prossimo Natale, non senza polemiche. Oggi sono in corso proteste a Roma, in largo di Torre Argentina, domani e dopodomani ce ne saranno nel resto del Paese.

Codice della Strada: cosa cambia e le polemiche

  • Obiettivi e novità del nuovo Codice della Strada: La riforma, che punta a rafforzare la sicurezza stradale, introduce misure più severe come l’ergastolo della patente per gravi infrazioni, il dispositivo alcolock, sospensioni della patente per uso del cellulare alla guida, e nuovi requisiti per ciclisti e monopattini. È previsto l’obbligo di casco e assicurazione per i monopattini e una maggiore distanza per sorpassare biciclette.
  • Critiche al testo: Diverse associazioni, come FIAB, criticano il Codice per favorire i veicoli a motore a scapito dei mezzi ecologici, limitando la realizzazione di infrastrutture per ciclisti e pedoni. Le proposte emendative delle parti sociali per migliorare il testo, come la regolamentazione delle corsie ciclabili o la riduzione delle velocità, sono state respinte.
  • Protesta sociale e prospettive: Nonostante il confronto avvenuto tra il Ministero e le associazioni, nessuna modifica significativa è stata accolta. Il testo sarà valutato dal Senato il 19 novembre 2024, con la possibilità di diventare legge entro Natale. Nel frattempo, proteste contro la riforma si stanno diffondendo in varie città.