Marcelo Arévalo González è senza dubbio una figura storica per il tennis salvadoregno e un esempio straordinario di successo per tutta l’America Centrale. Nato il 17 ottobre 1990 a San Salvador, si è affermato come uno dei migliori specialisti di doppio al mondo, raggiungendo traguardi che sembravano irraggiungibili per un atleta proveniente da una nazione con poca tradizione tennistica. Il suo nome è entrato nella storia nel 2022, quando, in coppia con Jean-Julien Rojer, ha vinto il Roland Garros. Quella vittoria non è stata solo un successo personale, ma ha rappresentato un momento storico per il suo Paese: per la prima volta, un tennista salvadoregno trionfava in un torneo del Grande Slam. Due anni dopo, nel 2024, Marcelo ha dimostrato ancora una volta il suo talento vincendo di nuovo il titolo al Roland Garros, questa volta insieme a Mate Pavić, consolidando il suo posto nell’élite del tennis mondiale.

Chi è Marcelo Arevalo: altezza e carriera

Ha mosso i primi passi nel tennis internazionale partecipando all’ITF Junior Circuit nel 2005, dimostrando subito il suo talento in ascesa. Il suo primo successo arriva l’anno successivo, quando conquista un titolo in doppio in un torneo minore, mentre nel 2007 celebra il suo primo trionfo in singolare, anch’esso in un torneo minore. La svolta nella sua carriera juniores si registra nel 2008, un anno ricco di successi. A marzo, vince in doppio il suo primo titolo in un torneo di Grade 1, l’Asuncion Bowl in Paraguay, mostrando una crescente maturità nel circuito. Poche settimane dopo, si distingue anche in singolare raggiungendo la finale della prestigiosa Copa Gerdau, un torneo di Grade A, il livello più alto tra gli eventi juniores. Questo risultato conferma la sua versatilità e competitività in entrambe le discipline.

La sua prima apparizione tra i professionisti risale al marzo del 2005, quando, a soli 14 anni, ha rappresentato El Salvador in Coppa Davis. Schierato nel primo singolare della sfida contro l’Honduras, ha subito una netta sconfitta, ma quell’esperienza ha segnato l’inizio della sua carriera nel tennis internazionale. Il debutto nel circuito ITF Futures arriva nel gennaio 2007, dove inizia a misurarsi con avversari di livello professionistico. Tuttavia, il primo successo deve attendere fino al novembre 2009, un mese che si rivelerà cruciale per la sua carriera. Arévalo vince il suo primo titolo da professionista al torneo ITF Mexico F15 in singolare. Appena una settimana dopo trionfa sia in singolare che in doppio al torneo El Salvador F2, dimostrando il suo potenziale in entrambe le specialità.

Il 2018 è stato un anno di svolta nella carriera di Marcelo Arévalo, segnando il suo ingresso tra i protagonisti del circuito maggiore, specialmente in doppio. A luglio, ha disputato la sua prima finale ATP sui campi in erba di Newport, durante il prestigioso torneo della Hall of Fame. In coppia con il messicano Miguel Ángel Reyes Varela, è stato sconfitto nella finale da Taylor Fritz e Thanasi Kokkinakis. Il mese successivo, però, è arrivato il momento della rivincita. Sempre in coppia con Reyes Varela, Arévalo ha conquistato il suo primo titolo ATP al Los Cabos Open. Nella finale, hanno ritrovato Fritz e Kokkinakis, imponendosi con un netto 6-4, 6-4, un risultato che ha consolidato il suo status nel circuito di doppio.

Nel 2019, pur non replicando i successi del 2018, Arévalo si è mantenuto stabilmente nella top 100 del ranking ATP di doppio. A inizio stagione, ha celebrato la sua prima vittoria agli Australian Open, segnale del suo costante progresso nei tornei del Grande Slam. Tra i momenti salienti dell’anno figura la semifinale raggiunta a febbraio al torneo di Delray Beach, in coppia con Jamie Cerretani. Altri titoli significativi nel 2023, quando Arévalo ha continuato a brillare. Insieme a Rojer, ha conquistato il titolo al Masters 1000 di Toronto, uno dei successi più importanti della stagione. Poi altri due titoli ATP, confermando la loro competitività come coppia e il suo ruolo di protagonista nel circuito di doppio. Questi anni di successi hanno dimostrato la maturità e il talento di Marcelo Arévalo, rendendolo un orgoglio per El Salvador.