La Roma è ripartita dal nuovo allenatore Claudio Ranieri, che oggi ha parlato in conferenza stampa con il responsabile dell’area tecnica Florent Ghisolfi. Per la terza volta, il romano si siederà sulla panchina della squadra giallorossa con il chiaro obiettivo di risollevare le sorti di una stagione partita male e che aspetta ancora la scintilla dopo i due esoneri di Daniele De Rossi e Ivan Juric. Già al termine della conferenza stampa, Claudio Ranieri si è recato sul campo di Trigoria per dirigere il primo allenamento da nuovo allenatore della Roma. Nel mirino c’è la gara di campionato contro il Napoli di Antonio Conte, che si giocherà al termine della sosta per le Nazionali al Maradona (Fischio d’inizio domenica 24 novembre alle ore 18).

Claudio Ranieri nuovo allenatore: “Riporterò la Roma nella prime posizioni”

Dopo l’annuncio nella giornata di giovedì, oggi Claudio Ranieri si è presentato alla stampa, dettando la rotta per i prossimi mesi e i punti di cui ripartirà. L’allenatore romano ha accettato di tornare alla Roma per la terza volta in carriera in quella che sarà la sua ultima avventura in panchina. Al termine della stagione, infatti, il classe 1951 vestirà i panni di consulente della Proprietà per tutte le questioni sportive della Roma. Prima di pensare al futuro, però, Claudio Ranieri dovrà risollevare le sorti di un club in notevole difficoltà, che ha raccolto soltanto 13 punti in dodici giornate di campionato. Per il romano la sfida è importante ma dettata dal cuore:

Prima di iniziare con le vostre domande volevo mettere i puntini sulle i. Io avevo smesso di allenare e devo dire che ho avuto più richieste in questi mesi che quando vinsi con il Leicester. Io ho sempre detto che sarei tornato solo in cui casi: Roma o Cagliari. Il fato ha voluto che tornassi a casa con il Cagliari, dove ho cominciato e chiuso. Il fato forse però ha voluto che ho cominciato qui la carriera da giocatore qui e la finirò qui come allenatore e dirigente. Ci tenevo a precisare questo. Io sono prima di tutto un tifoso poi l’allenatore. Io mi sento di dire ai tifosi di starci vicino. Giocare a casa propria con il pubblico che ti fischia è la cosa peggiore al mondo. In quei casi le cose non venivano. Io voglio una squadra e un pubblico coeso. Qui siamo tutti una famiglia. Adesso cominciamo e ci saranno 3 partite una più bella dell’altra ed è importante che i tifosi possano uscire dicendo: “Oh almeno ci abbiamo provato” se dovesse andare male“.

Claudio Ranieri ha confermato la centralità di Paulo Dybala nel progetto. Nonostante un periodo di appannamento, l’ex Juventus è vitale per il nuovo allenatore giallorosso. Una richiesta avanzata sia alla famiglia Friedkin che a Florent Ghisolfi, con cui collaborerà in maniera importante:

Io ci ho parlato con lui perché gli ho detto che ha speso un sacco di soldi. E gli ho detto che se facesse vedere quanto ci tiene la città lo amerebbe. Lui mi ha detto che ci sarà tempo. Immaginate di essere al posto suo, di aver messo una barca di quattrini e vedere che le cose non vanno. Stiamo lavorando per riportare la Roma dove merita. Dybala? Sul caso Dybala io ho detto che faccio come mi pare. Non mi interessano clausole o cose del genere. Io scelgo chi voglio. Una volta mi capitò un presidente che mi disse che se avessi fatto giocare un calciatore mi avrebbe mandato a casa, sono andato a casa… Sapete come sono fatto io parlo in faccia. Su Dybala ho subito detto che io scelgo chi voglio. E lui (Ghisolfi) ha detto va bene, altrimenti non mi prendeva. Dybala si vede che è un’altra categoria. Io parlerò con il ragazzo. Giochiamo ogni tre giorni e magari potesse giocare sempre. Ho dei dubbi ma se ce la fa io non lo levo”.

Il commento sul ruolo da dirigente

Al termine della stagione, come detto, Claudio Ranieri terminerà la sua avventura da allenatore. Già pronto, per lui, il contratto come consulente della famiglia Friedkin. Un cerchio che si chiude:

L’obiettivo specifico è di fare il massimo. È normale che nel mio contratto poi ci sono dei premi per gli obiettivi. Li ho messi proprio tutti, al Leicester misi il premio per il campionato. Il discorso è che qui c’è gente che per questa squadra fa cose incredibili. Io ho incontrato tre romanisti a Cagliari che passavano per Cagliari dopo la trasferta in Belgio per spendere meno. Qui c’è gente che fa sacrifici veri. Io sono l’uomo vicino alla famiglia Friedkin in modo tale che faremo tutti insieme. Si guarderà insieme e speriamo di sbagliare il meno possibile. Ricordatevi che solo chi fa sbaglia. C’è una frase bellissima su un palazzo a Firenze con scritto “È più facile criticare che fare”. Vogliamo riportare la Roma nelle prime posizioni“.