Si dice che in un ambiente favorevole e con tutti i pressupposti per far bene mai nessuno è riuscito ad imporsi a casa propria, ma Claudio Ranieri alla Roma sì. Già due volte!

Amato sempre per la dedizione alla causa e perché è acclaratamente romano di Testaccio tifoso della Roma, investito da un popolo da sempre esigente come un Re, Claudio Ranieri porta in dote per questa nuova avventura tutta l’esperienza di un allenatore che dell’umità, della saggezza e della competenza fa dei suoi grandi punti di forza.

Ranieri, Re Claudio per la Terza volta

Non è il primo, ma è un terzo approdo figlio anche questo di una grandissima dimostrazione d’amore incondizionata. Un atto dovuto da parte di chi non guarda né ai danari né alla durata del contratto offertogli ma ascolta il cuore quando si tratta della Roma e non ci pensa su due volte nemmeno se qualche mese prima aveva deciso di non allenare più.

A testimoniarlo le parole che al suo ritorno alla Capitale nel 2019 sicuramente non sono passate inosservate agli orecchi dei tifosi della squadra giallorossa:

“Non mi interessa dei soldi, io per la Roma firmo e basta”

Oggi lo ritroviamo dunque nelle vesti di allenatore della Magica per la terza volta: accolto con entusiasmo da molti tifosi a Fiumicino, di ritorno da Londra dai Friedkin coi quali sancisce un accordo che lo legherà come allenatore fino a giugno 2025 e poi negli anni a seguire come dirigente, più precisamente nei panni di consulente tecnico (si occuperà di tutte le questioni di campo, tra queste la scelta del nuovo allenatore), Ranieri si mostra come sempre sorridente e disponibile verso la folla che lo acclama.

Come sono andate le due precedenti esperienze giallorosse

La prima esperienza dell’ex tecnico del Cagliari sulla panchina della Roma risale nel biennio 2009/2011: il lavoro svolto al suo primo anno gli porta la magra soddisfazione di infastidire fino all’ultimo l’Inter di Mourinho nella corsa a titolo grazie ad un girone di ritorno praticamente perfetto: raggiunge la bellezza di 80 punti e guadagna l’accesso alla sedicesima finale di Coppa Italia poi persa con in nerazzurri.

Alla sua seconda stagione le cose però non vanno benissimo e viene esonerato a Febbraio dopo aver perso la finale di Supercoppa Italiana e vinto addirittura la prima partita di campionato alla 5ª giornata.

La seconda esperienza sulla panchina della Roma avviene quando nel marzo del 2019 è chiamato a risollevare una squadra fortemente in difficoltà. Prende il posto di Eusebio Di Francesco e porta Totti e compagni a sfiorare di soloi tre punti l’ingresso in Champions.

Roma, la cura Ranieri farà effetto?

Non c’è due senza tre! Questa massima se non si è mai smentita nei secoli perché doverbbe farla ora? Le prime due esperienze di Ranieri alla Roma sono andate bene: ogni volta che è stato chiamato a risollevare la causa giallorossa ci è riuscito e alla grande.

Ha sfiorato di vincere uno scudetto e due trofei, ma soprattuto ha tolto la Roma anche dalla zona pericolosa della retrocessione in passato.

Dunque la cura Raniera non potrà che fare effetto sicuramente e positivamente. Lo dice la sua lunga carriera da aggiusta guai.

Le avventure miracolose sulle panchine di Parma e Sampdoria condannate alla retrocessione testimoniano che anche le salvezze impossibili con lui si possono raggiungere.

La rinascita di alcune squadre come il Monaco e il Cagliari anche. Grazie alla sua straordinaria conduzione tanto la squadra monegasca, blasonata di Francia, quanto quella sarda sono risalite dalle macerie della Serie B.

La stessa pachina della Juventus nel periodo post calciopoli si è rivelata positiva: al primo anno in bianconero ha portato la squadra che solo un anno prima giocava in B in Champions League, come soprendente quella del Leicester: a sorpresa ha condotto una matricola a vincere la Premier League!

Insomma tante sono le imprese di questo grandissimo allenatore, e se tanto ci da tanto, vuol dire che la Roma anche questa volta in buone sue mani, quelle di Re Carlo Ranieri, profeta in Patria!