“Ci basterebbe un pezzettino di Jannik Sinner” disse il commissario tecnico della nazionale di calcio Luciano Spalletti all’incontro con la stella del tennis mondiale. Si riferiva all’entusiasmo, alla disponibilità al lavoro, alla sensibilità del tennista dai capelli rossi. E un pezzettino di Sinner nell’Italia pallonara c’è, scrive La Gazzetta dello Sport, Ecco, è nell’entusiasmo e nella disponibilità al lavoro dei tanti giovani chiamati a Coverciano. Uno di questi è Pietro Comuzzo, che ha i capelli rossi come Jannik e la stessa feroce concentrazione sull’uomo che ci mette Sinner nei punti decisivi, spiega La Rosea.
Sinner e Comuzzo, gli azzurri campioni di semplicità e umanità
Difensore classe 2005 della Fiorentina che fa tremare le “grandissime” del campionato e convocato da Spalletti in nazionale ha del friulano (è nato a San Daniele) il carattere tosto, la tempra del lavoratore, del fiorentino ha la faccia del sognatore. E’ partito dal campo del Tricesimo e, passo passo, con umiltà è arrivato a vestire la maglia viola, strappandola a fior di campioni, e ora a indossare l’azzurro.
In comune con Sinner ha la sensibilità. Jannik dopo la più grande vittoria ha pensato alla zia appena scomparsa; Pietro ha dedicato la sua prima maglia azzurra alla mamma morta un anno fa. Sotto quei capelli rossi c’è tanta semplicità e umanità.