Si sta avvicinando la data di scadenza per versare il saldo IMU e i proprietari di una casa disabitata si domandano se l’imposta deve essere pagata lo stesso.
Al ricorrere di determinati requisiti, si può beneficiare di alcuni sconti o, direttamente, esenzioni dal pagamento dell’imposta. Benefici di questo tipo sono previsti anche nei confronti degli immobili disabitati, ma solo quando questi soddisfino alcune condizioni.
Vediamo subito cosa succede nel caso in cui un immobile sia disabitato e quali sono le eventuali agevolazioni.
Quando si paga l’IMU
L’Imposta Municipale Unica (IMU) deve essere pagata dai proprietari degli immobili diversi dall’abitazione principale, a esclusione delle case di lusso, per le quali l’imposta è dovuta.
L’imposizione colpisce i proprietari delle case di lusso:
- A/1 (abitazioni di tipo signorile);
- A/8 (ville);
- A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico-artistico).
Inoltre, sono tenuti al pagamento dell’imposta i proprietari delle seconde e delle terze case. Sono previste diverse esenzioni: la principale, si riferisce proprio alle prime case. Per conoscere le altre eventuali agevolazioni, si consiglia di consultare le delibere comunali, in cui l’immobile è ubicato.
Si paga l’IMU sulla casa disabitata?
Con l’avvicinarsi della scadenza del saldo IMU, i proprietari di case disabitate si domandano se devono versare l’imposta. Non si può fare a meno di fare un confronto con la TARI: in questo caso, i proprietari di case disabitate, prive di mobili e senza utenze attive sono esonerati dal pagamento.
Le regole che segue l’IMU, però, sono un po’ diverse. Anche se la casa è disabitata, senza mobili e senza utenze attive, l’Imposta Municipale Unica deve essere comunque corrisposta.
Non sono previste esenzioni solo perché la casa non viene utilizzata. Tuttavia, seppur in assenza di esenzioni, i proprietari di immobili di questo tipo possono fare affidamento su riduzioni dell’imposta.
Lo sconto è pari al 50% e spetta solo quando la casa disabitata soddisfa il requisito dell’inagibilità e dell’inutilizzabilità. Ciò significa che se la casa è disabitata, ma risulta perfettamente utilizzabile o agibile, allora l’IMU dovrà essere comunque pagata.
Si tratta pur sempre di un’imposta che non fa affidamento sul lato pratico, ma teorico: non importa se la casa non viene utilizzata.
Come non pagare l’imposta
La sussistenza degli elementi di inagibilità della casa disabitata deve essere certificata, al fine di godere dello sconto sull’imposta, come dalla risoluzione 3/2021 del Dipartimento delle finanze.
Il proprietario dell’immobile non deve far altro che compilare una dichiarazione, nella quale indica lo stato dell’immobile.
Occorre riportare tutti i dati dell’immobile e il periodo in cui è rimasto disabitato. Il contribuente, inoltre, per poter beneficiare dello sconto IMU del 50% deve presentare la dichiarazione IMU al Comune di ubicazione dell’immobile, entro il 30 giugno dell’anno successivo, allegando l’autocertificazione.
Si tratta dell’unico modo per poter beneficiare dello sconto, sempre a condizione di soddisfare tutti i requisiti che troverai elencati di seguito.
Quando un immobile è considerato inagibile
Una delle condizioni che porta l’esenzione dal pagamento IMU è l’inagibilità dell’immobile. Ai fini dell’imposta, l’immobile è considerato inagibile quando presenta un grave degrado fisico, per esempio:
- Fabbricato pericolante;
- Fabbricato fatiscente;
- Fabbricato diroccato.
Si può parlare anche di inagibilità nel momento in cui il fabbricato presenta un’obsolescenza funzionale, strutturale e tecnologica, talmente grave da non poter essere superata neppure da interventi di ristrutturazione.
Possiamo fare qualche esempio:
- Presenza di condizioni igienico-sanitarie precarie;
- Mancanza di allacci all’acqua o alla rete fognaria;
- Le pareti e i muri portanti sono lesionati al punto di diventare pericolosi per le persone.
Come ho già spiegato, tuttavia, la mancanza di utenze non fa sì che, automaticamente, l’immobile venga dichiarato inagibile.
In sintesi
A differenza della TARI, l’IMU sulle case di disabitate si paga lo stesso, ma si può fruire di uno sconto al ricorrere di alcune condizioni. Per riassumere quanto detto:
- Saldo IMU per case disabitate: l’IMU deve essere pagato anche per le case non abitate, ma ci sono condizioni che permettono sconti.
- Sconto del 50%: se l’immobile è inagibile, è possibile ottenere una riduzione del 50% sull’IMU, previa dichiarazione e certificazione.