Le origini del sushi ci portano indietro nel tempo, in un Giappone antico dove la coltivazione del riso era già una pratica diffusa. Nacque così il narezushi, un metodo di conservazione del pesce che prevedeva l’avvolgimento dello stesso nel riso fermentato. Questa tecnica, oltre a garantire la durata del prodotto,
conferiva al pesce un sapore unico. Con il passare dei secoli, il sushi si è evoluto, adattandosi ai gusti e alle esigenze di ogni epoca.

Riso, pesce e tradizione: ecco perché Tokyo è il centro della trasformazione

Nel periodo Edo, Tokyo divenne il centro nevralgico di questa trasformazione. Fu qui che Hanaya Yohei, un venditore ambulante, ebbe l’intuizione geniale di servire il sushi con il pesce crudo, marinato in aceto
o salsa di soia. Questa innovazione, nata dalla necessità di offrire un cibo veloce e gustoso ai cittadini sempre di fretta, segnò una svolta decisiva nella storia del sushi.

La svolta inattesa

La Seconda Guerra Mondiale, con le sue cicatrici profonde, segnò una svolta inattesa per il sushi. La carenza di cibo e il divieto di vendere pesce crudo spinsero gli yatai, le caratteristiche bancarelle giapponesi, verso l’oblio. Tuttavia, dalle ceneri della guerra nacque una nuova era per questa antica
tradizione culinaria. I venditori ambulanti, costretti a reinventarsi, aprirono i primi ristoranti di sushi, trasformando un cibo da strada in un piatto raffinato, destinato a conquistare tavole sempre più esclusive.

Anni ’50: il sushi ritrova la sua anima popolare

Negli anni ’50, con l’avvento dei kaitenzushi, i ristoranti con il nastro trasportatore, il sushi ritrovò la sua anima popolare, diventando accessibile ad un pubblico più ampio. Da qui, il suo successo fu inarrestabile, conquistando prima gli Stati Uniti e poi il mondo intero, con l’iconico California Roll a guidare questa nuova ondata di popolarità. La sua popolarità non è dovuta solo al gusto, ma anche alla sua versatilità e alla possibilità di creare infinite combinazioni di sapori e consistenze.

I tipi di sushi più comuni

  • Nigiri: il più classico, composto da un blocco di riso acetato sormontato da una fetta di pesce crudo.
  • Maki: rotoli di riso avvolti in alga nori, che possono contenere diversi ingredienti, dal pesce alle verdure.
  • Uramaki: una variante del maki, con il riso all’esterno e l’alga all’interno. Hosomaki: Rotoli sottili con un solo ingrediente.
  • Futomaki: rotoli più grandi e con più ingredienti. Temaki: Coni di alga ripieni di riso e altri ingredienti, da mangiare con le mani.
  • Gunkan: piccole barchette di riso avvolte in alga nori, ideali per contenere ingredienti più delicati come le uova di pesce

Protagonista della scena gastronomica mondiale

In alcune regioni del Giappone esiste una varietà di sushi preparato con frutti di mare fermentati. Questa antica tradizione, sebbene meno conosciuta, testimonia l’infinita versatilità di questo piatto. Il sushi, con la sua capacità di sorprendere e di adattarsi a ogni cultura, è destinato a rimanere uno dei protagonisti della scena gastronomica mondiale.