Da Lamezia Terme a Cagliari, passando per una serie di tappe indimenticabili. Sembrava potessero essere questi i punti di partenza e di arrivo del Claudio Ranieri allenatore. E invece ancora una volta il Sir di Testaccio sembra pronto a lanciarsi in una nuova avventura, che coincide proprio con la sua Roma.

Il club giallorosso infatti è alla ricerca di un nuovo allenatore dopo l’esonero di Ivan Juric. Tra Montella, Mancini e un De Rossi bis è spuntato proprio il nome di Ranieri, che potrebbe dar vita ad un terzo ciclo nella Capitale. Tutto chiaramente per amore della sua Roma, quella squadra che nel 1973 lo fece esordire in Serie A e che è sempre stata nel suo cuore.

Il sipario definitivo sulla sua carriera sembrava esser calato lo scorso giugno quando, dopo aver regalato la permanenza in Serie A al Cagliari, Ranieri sembrava convinto della propria decisione. Ma proprio la situazione delicata vissuta dalla Roma, adesso, ha rimesso tutto in gioco. Claudio ha sognato per ben 25 anni di diventare allenatore della sua Roma, che ironia della sorta l’ha ingaggiato per la prima volta solo nel 2009.

Dagli inizi alla Vigor Lamezia fino alla Serie A con il Cagliari

Il sogno si è trascinato per dalla serie dilettantistiche fino alla Serie A, passando per la Liga spagnola e la Premier League. Ranieri infatti ha cominciato ad allenare nel 1986, accettando la proposta della Vigor Lamezia nel campionato Interregionale, oggi conosciuto come Serie D. A pochi passi dalla “sua” Catanzaro, dove Ranieri da calciatore divenne un vero e propri simbolo.

Un’esperienza breve, che si concluse con il primo esonero della sua carriera. Dopo un anno trascorso al Campania Puteolana in C1, nell’estate 1988 fu il Cagliari a bussare alla porta di Ranieri. Una vera e propria svolta della sua vita da tecnico, arricchita da due promozioni consecutive che trascinarono i sardi dalla C1 alla Serie A. In Sardegna Ranieri conquistò anche i suoi primi trofei, facendo en plein nell’annata 1988-1989: prima la vittoria del Girone B di C1 e poi quella della Coppa Italia Serie C.

Nell’estate 1991 allora fu il Napoli a chiamarlo, conquistando un quarto posto al termine della stagione. L’esperienza napoletana però si concluse nel novembre 1992 con un altro esonero, dovuto ad un rendimento altalenante soprattutto in campionato. La svolta però era dietro l’angolo. Ranieri infatti decise di ripartire dalla Serie B, accettando la proposta di una Fiorentina appena retrocessa.

I successi alla Fiorentina e le esperienze con Valencia e Atletico

E Claudio al primo colpo riesce a riportare i viola in Serie A, vincendo anche una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana nell’anno magico 1996. E quella Fiorentina di Ranieri andò vicina anche alla conquista della Coppa delle Coppe, arrendendosi solo in semifinale contro il Barcellona. Da Firenze a Valencia, che nel settembre 1997 scelse Ranieri come nuovo allenatore.

Un biennio ricco di emozioni, culminato nella vittoria della Coppa Intertoto (1998) e in quella della Copa del Rey (1999). In Spagna poi Ranieri guidò pure l’Atlético Madrid, club da cui si dimise nel marzo 2000 dopo otto mesi trascorsi sulla panchina Pochi mesi più tardi Sir Claudio approdò per la prima volta in Premier League, accettando la chiamata del Chelsea in sostituzione di Gianluca Vialli.

Quattro anni al Chelsea, poi Parma e il biennio alla Juventus

Sarà l’esperienza più lunga della sua carriera da allenatore: 199 panchine arricchite anche da una serie di traguardi non di poco conto. Ranieri a Londra non vinse nulla, ma centrò una finale di FA Cup nel 2002 poi persa contro l’Arsenal e una semifinale di Champions nel 2004, cedendo contro il Monaco. Nella stagione 2003-2004 inoltre conquistò un secondo posto in Premier League, piazzandosi proprio dietro l’Arsenal.

Dopo quattro anni a Londra fu ancora il Valencia a volerlo, scegliendolo al posto di Rafa Benitez. Ranieri quindi si impose subito con la vittoria della Supercoppa Europea, battendo il Porto in finale. Ma la sua seconda vita a Valencia durò solo fino al febbraio 2005, quando il tecnico romano fu esonerato dopo l’eliminazione dalla Coppa UEFA. Una delusione seguita da una lunga pausa di riflessione, durata esattamente due anni.

Ranieri infatti tornò ad allenare solo a febbraio 2007, accettando la proposta del Parma. La breve esperienza in Emilia fu seguita da quella alla Juventus, che Ranieri guidò fino ad un terzo posto nell’annata successiva. Nella stagione 2008-2009 la Juve di Ranieri lottò a lungo per lo Scudetto ma il tecnico romano, dopo una serie di passi falsi, fu esonerato a due giornate dalla fine.

Roma, Inter, Monaco: poi la vittoria della Premier con il Leicester

Da Torino finalmente a Roma, club che nel settembre 2009 scelse Ranieri come propria guida tecnica. Al primo anno nella Capitale il tecnico guidò i giallorossi fino ad un secondo posto, proprio alle spalle dell’Inter di Mourinho. Il suo primo ciclo romano alla fine però si concluse nel febbraio 2011, segnato dalle dimissioni dello stesso allenatore.

Dopo sette mesi lontano dai campi, Ranieri fu ingaggiato dall’Inter in sostituzione di Gasperini. L’esperienza fu piuttosto fallimentare e si concluse nel marzo 2012 con l’esonero da parte della società nerazzurra. Nell’estate di quell’anno l’allenatore romano sposò il progetto del Monaco, che condusse alla vittoria della Ligue 2 e un secondo posto in Ligue 1 nella stagione seguente.

Da luglio a novembre 2014 poi Ranieri fu anche CT della Grecia, nazionale che guidò per sole quattro partite fino all’esonero. Da Atene a Leicester, dove Ranieri ha vissuto l’esperienza più soddisfacente della sua vita da allenatore. Nella stagione 2015-2016 Sir Claudio condusse le Foxes fino alla loro prima vittoria in Premier League, un successo su cui nessuno avrebbe mai puntato neanche un centesimo.

Il ritorno alla Roma fino alle ultime gioie con il Cagliari

Ma Ranieri usando i mezzi a disposizione riuscì a scrivere una delle pagine più iconiche della storia del calcio, che resterà per sempre negli annali di questo sport. Da lì divenne King Claudio o Sir Claudio, appellativo con cui viene chiamato ancora oggi. A febbraio 2017 però il Leicester decise di esonerarlo, complici gli scarsi risultati in campionato. Ranieri quindi accettò la chiamata del Nantes in Ligue 1, seguita da quella del Fulham dove rimase solo pochi mesi prima dell’esonero e dal ritorno alla Roma.

Nella Capitale assunse il ruolo di traghettatore, guidando la squadra da marzo a giugno 2019 e conquistando un sesto posto. Nella sua vita però c’è anche un bel pezzo di Sampdoria, formazione che ha accettato ad ottobre 2019 e che ha condotto a due salvezze consecutive in Serie A tra il 2020 e il 2021.

Da segnalare anche un ritorno a Londra, per una brevissima esperienza al Watford avviata ad ottobre 2021: 14 partite segnate da 11 ko e 2 sole vittorie, che nel gennaio 2022 hanno convinto la società ad esonerarlo. E infine il ritorno trionfale a Cagliari, che Ranieri ha riportato in Serie A nel giugno 2023 dopo la vittoria della finale play-off contro il Bari.

Una promozione arrivata all’ultimo istante e grazie all’ultimo pallone disponibile, che ha ridato gloria a Sir Claudio. Il ritiro sembra poter aspettare, perché Ranieri ha un’altra missione da portare a termine nonostante le oltre 1400 panchine alle spalle. Lì dove tutto è cominciato, quella Roma eterna impressa nella sua anima.

La carriera di Claudio Ranieri: da Lamezia Terme a Cagliari

  1. Gli inizi nelle serie minori e poi il Cagliari: Ranieri ha iniziato ad allenare alla Vigor Lamezia nel 1986, aprendo poi un ciclo a Cagliari e conquistando due promozioni dalla C1 fino alla Serie A.
  2. La Fiorentina e le prime esperienze all’estero: Dopo le soddisfazioni al Cagliari passa alla Fiorentina, dove rimane quattro anni prima di approdare al Valencia e poi all’Atlético Madrid.
  3. Quattro anni al Chelsea e poi la Juventus: Dal 2000 al 2004 Ranieri è stato allenatore del Chelsea, passando anche per Parma e Juventus.
  4. La prima chiamata della Roma fino alla vittoria della Premier League: Nel 2009 la Roma lo chiamò per la prima volta. Poi Ranieri scelse il progetto dell’Inter, passando anche per il Monaco e la Grecia. Nel 2016 poi vinse la Premier League con il Leicester.
  5. Gli ultimi anni tra Serie A e campionati esteri: Negli ultimi anni ha guidato di nuovo la Roma e la Sampdoria, tornando a Cagliari per compiere l’ultima missione della sua carriera. Fino ad un’eventuale terzo ciclo in giallorosso.