Se Alba Parietti era (ed è) la coscia lunga della sinistra, Dietlinde Gruber, detta Lilli, è la rossa, e non solo per il colore dei suoi capelli: dopo il passaggio di Bianca Berlinguer a Rete 4, presidia l’avamposto televisivo del centrosinistra, dal lunedì al venerdì su La7 con il suo Otto e Mezzo. Lo dimostra anche l’ultima polemica che l’ha interessata. Nella puntata di ieri, 12 novembre 2024, ha attaccato Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e la Lega di Matteo Salvini, rei di aver diffuso delle “fake news” sul suo conto all’indomani del furto che ha subito a villa Borghese, a Roma, dove si era recata per fare un pò di ginnastica all’aria aperta.

Non è certo la prima volta che la giornalista nata a Bolzano 67 anni fa polemizza con il centrodestra. C’è da scommetterci che non sarà nemmeno l’ultima.

Lilli Gruber, il furto a villa Borghese e le polemiche contro il centrodestra

Che piaccia o meno, diciamoci la verità: Lilli Gruber è nata per fare televisione. Se ne accorse, tra gli altri, un grande vecchio del giornalismo italiano, Antonio Ghirelli, che nel 1986 la volle al Tg2, all’epoca fortino socialista. Con il suo tono di voce, il suo approccio così determinato, la postura a tre quarti anziché frontale davanti alle telecamere, Lilli non è mai passata inosservata. Anzi: è sempre stata un osso duro. Ma soprattutto per il centrodestra.

Le sue simpatie politiche, del resto, non sono certo un mistero: dal 2004 al 2008 è stata anche europarlamentare in quota Ulivo. E tutta la sua campagna elettorale, terminata con un boom di voti (oltre un milione e 100 mila preferenze personali nelle due circoscrizioni in cui il centrosinistra la mise candidata, nel nord-est e nel centro) la impostò sulla libertà d’informazione in polemica con Silvio Berlusconi e la Rai, l’azienda che lasciava perché troppo compromessa con gli interessi dell’allora presidente del Consiglio.

Ricordato che lasciò il seggio di Bruxelles giusto qualche mese prima la conclusione della legislatura in modo da non maturare la pensione da europarlamentare, nel 2008 tornò a fare la giornalista a tempo pieno rilanciando a modo suo Otto e mezzo. E, quindi, nel bene e nel male, continuando a fare a modo suo politica.

Il duello con Silvio Berlusconi, sette volte nonno

E insomma: quanti duelli si sono consumati nel suo studio con i leader del centrodestra? Quello con Silvio Berlusconi datato 9 gennaio 2013 è davvero emblematico di un rapporto difficile. Undici anni dopo, fa un certo effetto sentire il Cavaliere dire:

“Io ho risposto a tutte le sue domande, tutte d’attacco verso di me, solo perché sono un lottatore”

e poi aggiungere:

“Ma lo sa che sono diventato nonno per la settima volta e non mi ha fatto nemmeno gli auguri?”

Al che, la Gruber, senza scomporsi, rispose:

“Certo che gliel’ho fatti! Presidente, io provengo da una famiglia austro-ungarica dove il bon ton è la prima regola”

I fiori di Matteo Salvini

Dopo il Cav, uno degli scontri epici di Lilli Gruber è stato senz’altro con il leader della Lega Matteo Salvini. L’8 maggio 2019, con lui ministro degli Interni e vicepremier del primo Governo Conte, poco prima delle europee che avrebbero laureato il Carroccio primo partito italiano con il 34,3% dei consensi, la giornalista gli rimproverò il fatto che la sera prima, nel corso di un comizio, aveva detto che non aveva tanta voglia di andare nel suo studio come ospite. E lei, appena si accesero le telecamere, subito partì all’attacco:

“Visto che ne ha fatto una questione di simpatia e visto che comunque lei è qui, mi sarei aspettato almeno un mazzo di fiori per scusarsi, è un fatto di buona educazione…”

E insomma: non sono mai stati rose e fiori tra Gruber e il centrodestra. Anche se Matteo Salvini, almeno restando nel campo floreale, alla fine capitolò: accadde a giugno del 2021, governo Draghi, governo – non a caso – di unità nazionale, in carica

Le “sciocchezze” di Giorgia Meloni

E comunque: poteva mancare lo scontro con l’attuale leader del centrodestra Giorgia Meloni? Ottobre 2019: governo giallo-verde in carica, Fratelli d’Italia all’opposizione e battagliera anche sul dossier conti pubblici/Europa. Proprio a tal proposito è rimasta nella storia una interruzione della Gruber alla futura presidente del Consiglio:

“Mi scusi, ma sta dicendo una sciocchezza!”

Apriti cielo

Lo scontro più duro tra Gruber e Meloni, in ogni caso, si è consumato sul terreno della cultura patriarcale. In una puntata del novembre 2023, all’indomani del barbaro femminicidio di Giulia Cecchettin, la giornalista sostenne che “la destra-destra al governo non stava certo contrastando la cultura patriarcale”, anche perchè Giorgia Meloni si faceva chiamare “il” presidente del Consiglio

“Per me un mistero della fede”

Così, il giorno dopo, la diretta interessata rispose postando sui social una foto con sua figlia, sua mamma e sua nonna e il commento:

“Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo. Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di “cultura patriarcale” della mia famiglia. Davvero senza parole”

Il furto e l’ultima polemica

Così, l’ultimo scontro tra Lilli Gruber e il centrodestra non è arrivato certo come un fulmine a ciel sereno. Ricapitolando i fatti: la giornalista è stata derubata a villa Borghese, a Roma, mentre faceva ginnastica. In una puntata andata in onda nei giorni successivi, la Gruber ha fatto riferimento all’impossibilità per un Paese di accogliere tutti i migranti. Al che Fratelli d’Italia e Lega si sono precipitati sui social per sostenere che finalmente anche lei si rendeva conto dei pericoli dell’immigrazione clandestina.

Esempio numero uno: tweet del deputato meloniano Fabrizio Rossi

Esempio numero due: post del suo vecchio amico Matteo Salvini

Fatto sta che, ieri, dalla sua tribuna televisiva, la giornalista ha tenuto a precisare:

“Ma Fratelli d’Italia e Lega come fanno a sapere se mi ha derubato un immigrato e non un italiano? Questo è un classico esempio di fake news”

Di avvelenamento dei pozzi, si direbbe. Come se di veleno, da anni, non se ne versasse abbastanza.

Lilli Gruber e il centrodestra, storia di un rapporto difficile in 5 colpi

  • Lilli Gruber, ieri, nel corso della sua trasmissione Otto e mezzo, ha avuto modo di polemizzare per l’ennesima volta col centrodestra, accusato di strumentalizzare un furto subito dalla conduttrice a Roma
  • La giornalista non ha mai fatto mistero della sua fede politica: nel 2004, si candidò anche in quota Ulivo per il Parlamento europeo in polemica con Silvio Berlusconi all’epoca premier. Lo rivide nel 2013 nel suo studio televisivo. E furono subito scintille
  • Con Matteo Salvini gli scontri non si sono placati nemmeno con l’omaggio in diretta televisiva del leader della Lega di un mazzo di fiori
  • Con Giorgia Meloni, la polemica prima divampò quando era all’opposizione del governo Conte e poi sul tema del patriarcato, quando da premier ha preteso che la si indicasse come il presidente del Consiglio
  • Ora la polemica con Fratelli d’Italia e Lega è nata dopo il furto a villa Borghese: secondo i partiti del centrodestra, finalmente aveva mostrato di aver cambiato idea in tema di immigrazione. Ma lei li ha smentiti