Il percorso di Davide Giuliodori, poeta emergente e autore di “Cuore Ombreggiato”, rappresenta una ricerca profonda e autentica di libertà e amore, sentimenti che per lui sono al centro di ogni esperienza umana. La poesia è diventata il linguaggio naturale con cui esplora se stesso e il mondo, intrecciando le sue emozioni più intime con una riflessione sul ruolo della poesia nel panorama letterario italiano contemporaneo. Abbiamo intervistato Davide per approfondire il suo processo creativo, le ispirazioni e la visione di un mondo in cui il valore della parola poetica, seppur spesso trascurato, resta essenziale per la ricerca della verità interiore. Ecco un breve riassunto delle sue risposte.
Cosa ti ha spinto ad avvicinarti alla scrittura e alla poesia?
Davide racconta che la passione per la poesia è nata quasi spontaneamente, come se fosse la poesia stessa a trovarlo, e non il contrario. “Già al liceo sentivo una forte attrazione verso la scrittura”, dice, aggiungendo che i suoi studi di letteratura italiana, inglese e francese al liceo linguistico hanno acceso in lui il desiderio di comporre versi. A soli diciotto anni, iniziò così a scrivere i suoi primi componimenti, lasciandosi ispirare dalle emozioni che viveva e da un bisogno di espressione che non ha mai smesso di crescere.
Quali autori e opere hanno influenzato maggiormente il tuo percorso?
Davide ammette di non riuscire a identificare un’opera specifica come fonte di ispirazione predominante, ma cita autori che hanno lasciato un segno profondo nella sua poetica: D’Annunzio, Leopardi, Ungaretti, Montale, Wordsworth, Gibran e Camillo Sbarbaro. “Ognuno di loro,” spiega, “mi ha insegnato qualcosa di essenziale, che emerge nei miei versi sotto forma di una sintesi personale.” È a questi grandi nomi della letteratura che Davide guarda, con rispetto e ammirazione, per trovare modelli di espressione e stile che possano arricchire il suo linguaggio poetico.
Il profilo Instagram recita “Innamorato della libertà e dell’amore”. Cosa rappresentano per te questi valori e come si riflettono nella tua opera?
Per Davide, libertà e amore sono valori imprescindibili e i suoi scritti ne sono intrisi. “Credo che non ci sia nulla di più importante di amare ed essere amati,” afferma, spiegando come la libertà per lui significhi autenticità, il diritto di seguire se stesso senza cedere alle pressioni della società. Citando Oscar Wilde, ci dice: “Nessuno può essere libero se è costretto a essere uguale agli altri.” Con uno spirito anticonformista, Davide definisce i suoi versi come un atto di ribellione e di fedeltà alla propria natura, un’espressione di amore per la vita che trova nella poesia il suo luogo privilegiato.
Come nasce il processo creativo di una tua poesia?
Il processo creativo di Davide è guidato dalle emozioni del momento. “Quando sono triste, parlo di me stesso e metto su carta i miei sentimenti; quando invece sono sereno, descrivo la natura con uno sguardo arioso e disincantato,” spiega. Nelle sue poesie, l’io, l’amore e la natura occupano un posto centrale, riflettendo le due anime che convivono in lui: una introspettiva e meditativa, l’altra aperta e attenta a ciò che lo circonda.
Qual è la sfida più grande nel mettere a nudo i propri sentimenti attraverso la poesia?
Per Davide, la poesia deve essere verità, senza maschere o filtri. “La sfida più grande è essere autentici, ‘pescare’ i versi da dentro di sé senza falsità,” afferma, descrivendo l’arte poetica come un viaggio interiore che richiede coraggio. Tuttavia, per lui esprimere i propri sentimenti è naturale, e ogni verso è un frammento di sincerità che condivide con i suoi lettori.
Come si inserisce la tua poetica nel panorama della poesia contemporanea italiana?
Davide è consapevole delle difficoltà che la poesia incontra oggi: “Viviamo in un’epoca in cui la poesia è sottovalutata rispetto ad altri generi.” Con i suoi versi, però, cerca di riportare al centro l’io e la natura, abbracciando quello che definisce un “nuovo stilnovismo” e un “nuovo romanticismo.” La sua è una poesia che guarda al passato per affrontare i temi eterni dell’essere umano, con un linguaggio arcaico ma necessario, che spera possa restituire dignità alla parola poetica.
Parlaci di “Cuore Ombreggiato”: qual è l’ispirazione dietro la raccolta e cosa speri di trasmettere ai lettori?
Cuore Ombreggiato è nato da un’esperienza personale di amore non corrisposto, un sentimento che Davide ha trasformato in versi e riflessioni profonde. “Non voglio trasmettere messaggi particolari; spero solo che le mie poesie riescano a emozionare,” ci dice, convinto che in poesia, più di tutto, sia essenziale far vibrare il cuore dei lettori.
Il titolo Cuore Ombreggiato richiama l’idea di un dualismo tra luce e ombra: qual è il significato di questa contrapposizione?
Il dualismo evocato dal titolo riflette l’alternanza tra forza e fragilità, luce e ombra, che caratterizza l’animo umano. “Nei miei versi traspare questo alternarsi, come una lotta tra il desiderio di essere forte e la consapevolezza delle proprie debolezze,” spiega Davide, che considera Cuore Ombreggiato una confessione delle sue emozioni più intime.
Che rapporto hai con i tuoi lettori?
Il rapporto con i lettori è per Davide un elemento importante del suo percorso artistico. Afferma di essere sempre aperto a critiche e consigli e di modificare spesso i propri versi sulla base delle opinioni ricevute. “Il giudizio dei lettori è fondamentale,” dice, dimostrando grande umiltà e una sincera volontà di migliorarsi. I social media, in questo, giocano un ruolo cruciale, soprattutto in un contesto in cui la poesia, nelle librerie, trova ancora poco spazio.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Guardando al futuro, Davide desidera ampliare la produzione poetica e si sta già dedicando a una seconda raccolta. Inoltre, rivela l’ambizione di scrivere saggi filosofici e, un giorno, un poema epico, ispirato alla sua passione per la filosofia e la mitologia. “Vorrei farmi conoscere di più e continuare la mia ricerca artistica e interiore,” conclude, con la consapevolezza di essere solo agli inizi di un percorso che promette di evolvere con nuove scoperte.
Cosa consiglieresti a un giovane aspirante poeta?
Davide invita i giovani poeti a non smettere mai di guardare il mondo con curiosità e stupore. “Un tramonto, il sorriso di un bambino, un piacevole ricordo o una delusione amara: tutto può diventare fonte di poesia,” afferma. Il suo consiglio è di non perdere mai la fame di bellezza, di cercare il significato delle cose e di mantenere viva la capacità di emozionarsi.
Come descriveresti il tuo percorso artistico con una sola parola?
Se dovesse scegliere una parola per definire il suo percorso, Davide risponderebbe “emotivo”. Per lui, infatti, emozionare è l’essenza della poesia, la sua missione principale. Ogni verso diventa così un frammento di autenticità, un dialogo aperto tra poeta e lettore, un invito a riscoprire il potere dei sentimenti nella vita di tutti i giorni. Davide Giuliodori ci invita così a un’immersione nel suo mondo poetico, fatto di luce e ombra, verità e introspezione. Una voce che, nella poesia contemporanea, ci ricorda la bellezza e la forza della sincerità, e l’importanza di rimanere fedeli a se stessi.