Può capitare, per un motivo o per un altro, di non pagare la TARI. La prima cosa da ricordare quando non si provvede per tempo a pagare le tasse e le imposte è che, sempre, si dovranno pagare le relative sanzioni.

Il recente decreto Sanzioni ha l’obiettivo di ridurre lo squilibro tra il tributo non pagato e le sanzioni applicate.

Alla luce delle novità in tema sanzioni, vediamo quali sono le conseguenze per la TARI non pagata, anche in relazione ai giorni di ritardo accumulati.

Qual è la scadenza del pagamento TARI

La Tassa sui rifiuti (TARI) è un tributo comunale necessario a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Devono pagarla tutti i cittadini che possiedono un qualsiasi locale o area suscettibile alla produzione di rifiuti.

La scadenza della tassa non è uguale per tutti, ma viene stabilita autonomamente dai singoli Comuni. Il più delle volte, l’importo viene diviso in due rate, ma anche in tre soluzioni. In questo secondo caso, l’ultima deve avere scadenza successiva al 30 novembre di ciascun anno.

I cittadini ricevono i bollettini precompilati, con le scadenze da rispettare. Si può anche optare per il pagamento della tassa in un’unica soluzione. Non di rado, i Comuni fissano una soglia bassa al di sotto della quale non è possibile rateizzare l’importo.

Come spiegherò di seguito, la tassa deve essere pagata rispettando le scadenze: in caso di ritardo si applicano sanzioni amministrative. Invece, quando il pagamento non avviene affatto, allora le conseguenze diventano decisamente più gravi.

Cosa succede se la TARI non arriva

Ci sono delle volte in cui il cittadino non riceve il bollettino per effettuare il pagamento della TARI. Il cittadino, se nota un ritardo, deve contattare immediatamente il Comune di residenza per sapere, con certezza, se deve aspettare oppure se deve provvedere, in autonomia, al calcolo e al pagamento.

Non preoccupatevi, fare il calcolo TARI è molto semplice e si può fare tranquillamente online per tutti i Comuni. Ovviamente, prima è opportuno consultare i dati, le aliquote e le procedure.

Quindi, non ricevere il bollettino non vi classifica come esenti dal pagamento della tassa. In assenza del bollettino, la TARI può essere pagata utilizzando il Modello F24, indicando nella sezione “IMU e altri tributi locali” il codice tributo 3944.

Quali sono le sanzioni applicate

Possono esserci diversi motivi alla base di un pagamento in ritardo: dalla semplice dimenticanza al non avere, in quel preciso momento, la disponibilità economica.

Tuttavia, a prescindere dalla motivazione, chi paga la TARI in ritardo va incontro all’applicazione di una sanzione. Si può ridurre il carico della sanzione ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso.

Di cosa si tratta? Il ravvedimento operoso è un istituto che permette di regolarizzare omissioni, errori e illeciti fiscali pagando spontaneamente il tributo, la sanzione ridotta e gli interessi calcolati sull’importo non pagato.

A partire dal 1° settembre, le sanzioni sono così di seguito applicate:

  • 15% ridotta a 1/15 per giorno, per ritardi fino a 14 giorni;
  • 12,5% dell’imposta, per ritardi tra i 15 o i 90 giorni;
  • 25%, per ritardi superiori a 90 giorni.

Per quanto riguarda, invece, il tasso di interesse legale, per il 2024 è fissato al 2,5%. Decisamente meno del 2023, quanto era fissato al 5%.

Un discorso completamente diverso fa fatto se la TARI non viene pagata affatto. Se, per il ritardo, si può in qualche modo ravvedersi, in caso di mancato pagamento le conseguenze sono più gravi.

Il Comune può chiedere l’esecuzione forzata: il tribunale può disporre il pignoramento dei beni del debitore per soddisfare il diritto del creditore. Si va ben al di là della semplice sanzione amministrativa.

In sintesi

Come per le altre tasse e imposte, anche chi non paga la TARI in tempo rischia l’applicazione di sanzioni. Quello che devi sapere in sintesi:

  • Sanzioni per ritardo TARI: il pagamento tardivo della TARI comporta sanzioni che variano in base ai giorni di ritardo.
  • Conseguenze del mancato pagamento: il Comune può avviare azioni legali, inclusi pignoramenti.
  • Ravvedimento operoso: è possibile ridurre le sanzioni pagando spontaneamente il tributo e con interessi ridotti.