“Non sai cos’è successo… Storie, aneddoti e segreti svelati da chi fa spettacolo”, Paper First, è il libro di Alessandro Ferrucci che raccoglie circa 1200 aneddoti su persone tipo Silvio Berlusconi, Sandra Milo, Edwige Fenech, Bobby Solo, e un’infinità di altri. Un lavoro che rivela retroscena privati, di persone molto famose, in grado di rivelare davvero chi sono. O sono stati. “Non sai cos’è successo…” è anche l’espressione più pronunciata da curiosi, al momento del ritrovo, è un modo di dire che attira l’attenzione degli altri, avvicina, crea interesse: una sorta di collante dello stare insieme.

“Non sai cos’è successo…”, perché nasce?

La raccolta vuole ricostruisce la storia del Paese, “è una commedia all’italiana – ha spiegato Alessandro Ferrucci, in esclusiva a TAG24.IT – da Bobby Solo a Silvio Berlusconi a Ennio Fantastichini: mi ha incuriosito far notare come le generazioni precedenti cercavano l’errore come esperimento. Internet ci ha resi più liberi di esprimerci, ma ci ha imbrigliati in un paradosso della perfezione che non è degli umani. Tant’è che è più difficile intervistare gli under 40: sono imbrigliati e preoccupati dall’idea di dover sbagliare. Se guardate MasterChef le zucchine e le patate sono tagliate allo stesso modo! Così come la perfezione estetica è fonte di grande insicurezza.”

Bobby Solo, il rocchettaro

“La commedia anni ’70, tipo Malizia di Semperi, viene distrutta dal racconto di Bobby Solo che aveva un vicino di casa, dipendente della FAO, va a citofonare per chiedere una sigaretta, ma non c’era e trova una donna di servizio 55enne grassa, coi baffi, puzzolenti che gli salta addosso. E lui, dopo un rapporto devastante dice se questo è il sesso mi faccio prete. Bobby Solo era un rocchettaro, un bad boy, dopo aver preso gli acidi torna a casa si fa una doccia esce fuori tutto l’odore dell’acido e la mamma entra nel bagno e dice sei andato in chiesa a confessarti!” era un rocchettaro, un bad boy, dopo aver preso gli acidi torna a casa si fa una doccia esce fuori tutto l’odore dell’acido e la mamma entra nel bagno e dice sei andato in chiesa a confessarti!”

Il nazionalpopolari che fa discutere

“Ho collezionato 400 interviste in otto anni e mi sono reso conto che gli aneddoti che emergono non possono finire lì, sono la nostra storia! E’ incredibile che ci sia una frattura generazionale importante. Cosa è rimasto del nazionalpopolare vecchio stile? Soltanto il Festival di Sanremo. Forse i mondiali. Tutti vedono Sanremo e si discute. Io trovo piacevole avere un argomento in comune tra le persone.”

Enrico Bertolino su Silvio Berlusconi

“Enrico Bertolino racconta Berlusconi, vissuto nello stesso quartiere di Milano il quartiere Isola, rivela quanto ai tempi il ruolo del panettiere fosse incisivo. Una volta erano i negozianti il punto di raccordo dei quartieri, non i centri commerciali come oggi. Un giorno la mamma di Berlusconi va dal lattaio e dice: ‘Costa tanto il latte!?’ E il lattaio rispose: ‘La cifra è la stessa cifra.’ E scopre che il giovane Berlusconi fingeva il costo fosse aumentato e si intascava la differenza. Poi Berlusconi è diventato Berlusconi, ma riveliamo i prodromi di un attitude.”

Gli attori di una volta, i veri attori

Per non parlare degli attori. “Oggi sono tutti accademici, mentre gli attori di una volta erano delle canaglie. Flavio Bucci era pericolosissimo. Ennio Fantastichini, anche, era un soggetto imprevedibile. Parliamo di gente che, aveva una fame bestiale, capiva sulla propria pelle le emozioni! Il vero attore è colui che va a nudo sul set. L’altro giorno ho visto un documentario su Marcello Mastroianni che esprimeva un concetto che oggi gli attori mettono in pratica con fatica, e diceva: ‘Recitare in francese si dice giocare. L’attore è un bambino nudo che va sul set a giocare, a rischiare, va a trovare il coraggio di impersonare quello che avrebbe voluto essere e che nella vita normale non ha trovato il coraggio di essere’.”

Francesco Montanari

“C’è un racconto di Francesco Montanari che interpretava il ruolo del libanese e diceva che il personaggio lo sentiva talmente tanto che quando era sposato con Andrea Delogu non ha trovato la forza di avere un rapporto sessuale: per sbloccare il sesso è dovuto andare dallo psicologo. Il problema era legato al personaggio, gli è entrato talmente dentro che non aveva più istinti sessuali!”

La solitudine degli artisti

“Non sai cos’è successo…” è un modo per raccontare chi sono le celebrities quando si spogliano del ruolo, nella vita privata. Sono essere umani come tutti, ma vengono percepiti così lontani, perfetti e impeccabili, che la sola idea che abbiamo le loro fragilità rende increduli. “Bruno Voglino pioniere di RAI3 degli anni ’80 afferma che non c’è niente di più fragile dell’artista. La maggior parte degli artisti si rendono conto a un certo punto della vita di essere persone sole, molti non hanno avuto la forza e il tempo di costruire una famiglia. Si trovano schiacciati da loro stessi, dall’ego, è angosciante. Bob Dylan, invece, spiega ad Alberto Fortis che l’artista è qualcuno che ha le antenne più alte e riesce a sintetizzare cosa accade intorno a noi.”